Coronavirus, nel Lazio somministrati 78 mila vaccini
L’assessore D’Amato in commissione Sanità fa il punto sulla campagna vaccinale e annuncia il coinvolgimento dei medici di base per la fase due che riguarderà gli over 80.
12/01/2021 - La commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone (FI), oggi si è riunita in modalità telematica per fare il punto sulla campagna vaccinale anti Covid, insieme all’assessore regionale alla Sanità e integrazione socio-sanitaria, Alessio D’Amato.
D’Amato ha spiegato che attualmente nel Lazio sono circa 78 mila le persone alle quali è stata somministrata la prima dose del vaccino anti Covid, di cui circa 30 mila (il 38,46 per cento) sono uomini e circa 48 mila (61,54 per cento) sono donne. “Il Lazio ha ricevuto circa 95 mila vaccini – ha detto l’assessore – e la campagna si sta svolgendo secondo le linee del piano strategico del Ministero della Salute approvate il 12 dicembre scorso, che per questa prima fase hanno indicato i soggetti da vaccinare con priorità: gli operatori sanitari e sociosanitari, sia pubblici che privati accreditati, i residenti e il personale dei presidi residenziali per gli anziani. Una platea di circa 128 mila persone.”. D’Amato ha poi parlato anche della seconda fase, che dovrebbe partire dopo il 28 gennaio e che riguarderà le persone con più di 80 anni. “Si tratta di circa 400 mila anziani – ha detto – e si è ritenuto opportuno coinvolgere anche i medici della medicina generale per somministrare i vaccini, che ovviamente saranno a loro volta vaccinati prima di iniziare.”.
Dopo aver ricordato che dal 18 gennaio partirà anche la campagna dei richiami delle dosi già somministrate, l’assessore ha detto che al momento il Lazio effettua in media 7-8 mila vaccini al giorno, in linea con le dosi distribuite “ma – ha aggiunto D’Amato – auspichiamo che nel frattempo le autorità regolatorie europee e nazionali possano portare all’approvazione e alla garanzia di sicurezza anche tutti gli altri vaccini che stanno in dirittura d’arrivo, in particolare quello di AstraZeneca, perché l’obiettivo ambizioso di arrivare a una immunità di gregge nel minor tempo possibile passa dalla disponibilità delle dosi di vaccino, da un lato, e dalla buona capacità organizzativa dall’altro.”. Su questo punto, l’assessore ha detto che il Lazio sta operando bene, “anche se i 95 mila vaccini messi a disposizione della nostra Regione fino ad ora non sono coerenti con la nostra capacità produttiva – ha detto – cioè la capacità di somministrazione di vaccini, di gran lunga superiore a ciò che ci viene attualmente fornito. Auspichiamo vivamente che con l’approvazione di altri vaccini possa essere messa a disposizione del Lazio una quantità di dosi molto superiore all’attuale.”. Su questo punto, l’assessore ha precisato che “il piano vaccinale prima fase dovrà essere aggiornato sulla base delle dosi successive che avremo e delle scelte che a livello nazionale verranno fatte sulle classi di priorità. Attualmente si lavora sette giorni su sette, su una base oraria H12, ma siamo pronti anche ad H24 e ad aprire alla rete delle farmacie, oltre che ai medici di medicina generale, se come auspichiamo aumenteranno le dosi a disposizione del Lazio.”.
Prima dell’audizione dell’assessore D’Amato, la settima commissione ha dato parere favorevole a maggioranza allo schema di decreto del Presidente della Giunta regionale n.89, per la nomina a direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I di Roma di Fabrizio D’Alba, attualmente dg del San Camillo-Forlanini. Hanno espresso parere favorevole: il presidente Simeone, il vicepresidente della commissione Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti), Marco Vincenzi (Pd), Eleonora Mattia (Pd), Enrico Panunzi (Pd), Rodolfo Lena (Pd). Contraria Chiara Colosimo (FdI), astenuto l’altro vicepresidente, Loreto Marcelli (M5s).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio