Strategie di ripresa e gestione delle attività scolastiche, se ne è parlato in commissione
Il grido di allarme dall 'Associazione nazionale presidi e alte professionalità della scuola: " A rischio una generazione tra dispersione scolastica e gravi disturbi sociali".
14/01/2021 -
Nella seduta odierna della IX commissione, presieduta da Eleonora Mattia si è tenuta l'audizione sulle "Strategie di ripresa e gestione delle attività scolastiche" con l' Ufficio scolastico regionale; il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Lazio; ANCI Lazio, l'Associazione nazionale presidi e alte professionalità della scuola (ANP), la Rete degli studenti medi del Lazio, il Forum regionale dei genitori nella scuola (Forags); hanno concluso l'incontro i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL, UGL.
Unanime il coro sulla necessità di far rientrare i ragazzi delle scuole superiori in presenza che sia al 50% o al 75% ma comunque in aula, anche alla luce dei disagi riscontrati sugli adolescenti che trascorrono vite confinate sui divani, con risvolti sociali e psicologici denunciati sia dal presidente dell'Associazione nazionale presidi e alte professionalità della scuola (ANP), Antonello Giannelli che dalla preside del Liceo Newton di Roma, Caterina Costarelli.
Molte le riflessioni sulle condizioni degli adolescenti in questo preciso momento storico "la scuola è un grande contenitore - ha dichiarato Gianelli - i ragazzi hanno bisogno di confini, mi dicono che i ragazzi adolescenti passano le giornate in pigiama.,è importante che i ragazzi tornino a scuola. Sul piano trasporti siamo stati ascoltati dopo e mai prima, occorre individuare i ragazzi che non pososno connettersi così rischiamo la dispersione scolastica".
Non è mancato l'appunto del Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza, Jacopo Marzetti, all'attività dell'assessorato che fa capo a Claudio Di Berardino. " la Regione Lazio - ha dichiarato Marzetti - non ha riaperto le scuole per sostanziale disorganizzazione, ho chiesto e scritto più volte di sapere a che punto fosse il monitoraggio sulle scuole e degli studenti carenti di dotazioni per la dad e non ho mai avuto risposte, ho chiesto informazioni sui trasporti, sui dati dei contagi nelle scuole, ma non ho avuto informazioni".
Anche ANCI Lazio ha parlato delle criticità relative allo scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita da scuola, soprattutto per i comuni delle province. Il rischio per i paesi più piccoli e periferici è far rientrare i ragazzi troppo tardi la sera, e non permettere a molti di loro, ad esempio, di partecipare alle attività sportive pomeridiane.
Di tamponi a tappeto nelle scuole e della necessità di conoscere il dato sulla diffusione del virus nei licei ha parlato Cgil Roma Lazio. Dal referente Cisl Lazio è arrivata la richiesta di personale sanitario nelle scuole, quindi dell'importanza di interconnessione tra scuola e sanità, infine l'invito all'ultizzo di mascherine FFp2 e la campagna vaccinale destinata agli istituti superioi. L'Ugl ha parlato della carenza di copertura della banda larga, ha spiegato che interi territori regionali non sono coperti. Il referente della Rete degli studenti medi del Lazio ha chiesto più chiarezza e tempestività nella comunicazione, accesso alle informazioni sui trasporti.
Per l'Ufficio Regionale scolastico è intervenuto Rocco Pinneri, che ha spiegato come " le fasce di scaglionamento di ingresso dalle 8 alle 10 è servita per lenire il trasporto su ferro, con queste fasce - ha precisato - è possibile organizzare le ore di 50 minuti che sposteranno in avanti di poco l’uscita di quelli delle 10. Infine - ha conluso Pinneri - Il piano trasporti si trova agevolemnte su internet".
A conclusione della seduta è inetrvenuto l'assessore Claudio Di Berardino che ha spiegato come il rinvio dell'apertura delle scuole superiori sia stata dettata da ragioni sanitarie e non perchè la regione fosse disorganizzata, "Per cautela e come è giusto che sia - ha concluso l'assessore - la Regione Lazio attende il Dpcm che uscirà nel fine settimana, perchè vogliamo seguire le linee nazionali. Ad oggi non conosciamo le percentuali, non si sa se si rientrerà al 50 o al 75 % ma comunque sempre con un occhio attento al tema sanitario. Tutti questi elementi devono viaggiare di pari passo".
Sono intervenute le consigliere Marta Bonafoni, Roberta Lombardi e Valentina Grippo.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio