Comunità di Capodarco, audizione congiunta delle commissioni VII e IX sulla situazione di crisi
A giorni è attesa la sentenza del tribunale che potrebbe decretare il fallimento, con tutti i drammatici risvolti conseguenti per i lavoratori e gli utenti.
26/01/2021 - La situazione della Comunità Capodarco di Roma Onlus, i cui libri sono al vaglio del tribunale, è stata al centro di una audizione congiunta della IX commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio
con la VII Commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta dal vicepresidente della settima commissione Paolo Ciani. Attenzione alla storia di questa importante esperienza, ma anche necessaria tutela del mondo del lavoro ad essa facente capo sono state le direttive scaturite da questa audizione.
Primi ad intervenire i sindacati, tra cui Cisl Fp di Roma, che con Sergio Pero ha parlato di una situazione drammatica, che viene da lontano e che si sta avviando all’epilogo, dicendosi preoccupato soprattutto per la sorte dei lavoratori, oltre che per gli altri aspetti sociali e sanitari. Per la Cgil Fp, Claudio Maggiore ha espresso analoghe preoccupazioni per i lavoratori della comunità, oltre che per l’utenza. Per Clap - Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Tiziano Trobia ha ricordato che tra un paio di giorni soltanto il tribunale dovrebbe pronunciarsi e le previsioni non sono buone, quindi la preoccupazione è molta.
Per la Comunità Capodarco di Roma, Augusto Battaglia ha detto che sicuramente sono stati fatti degli errori in passato, ma il lavoro di risanamento avviato ha già dato dei frutti; si sta predisponendo una memoria per il tribunale, in risposta a una serie di obiezioni sollevate sul piano di risanamento. Quest’ultimo si basa prevalentemente su vendite immobiliari, cosa che in questa fase non è facile, ha proseguito Battaglia. L’intento è salvaguardare il patrimonio di servizi offerti dalla comunità negli anni passati, anche eventualmente avvalendosi di affiancamento con operatori in possesso di analoghe qualificazioni.
Anche Umberto Gialloreti, presidente della consulta cittadina permanente per i problemi delle persone disabili, ha portato la sua testimonianza a favore del lavoro della comunità di Capodarco nel sociale.
Tra i consiglieri, Marta Bonafoni della lista Zingaretti ha detto di auspicare che si esca da questa audizione con una linea di difesa comune della comunità e della sua storia, ma ci sono delle criticità che derivano anzitutto dal fatto di essere una realtà composita, specialmente ma non solo a livello di tipologie di lavoro presenti nella comunità. La presumibile sentenza di fallimento comunque non potrà non chiamare in causa la Regione, che avrà l’onere di garantire la continuità dei servizi e del lavoro, come in casi analoghi a questo.
Per gli uffici regionali, la dottoressa Giulia Sforza ha garantito l’attenzione dell’ente per questa vicenda, in attesa della sentenza. Anche in caso che l’udienza non avesse l’esito temuto, ha detto in conclusione il vicepresidente Ciani, ci saranno comunque degli elementi su cui la Regione dovrà porre la sua attenzione. “Inaccettabile anche soltanto pensare che questa esperienza possa finire nel peggiore dei modi” ha detto Eleonora Mattia, presidente della commissione IX; il contributo della Regione non potrà mancare, a suo avviso, e a questo scopo ha proposto di aggiornarsi a quando ci saranno notizie più certe dal fronte della giustizia.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio