Ristorazione alla stazione Termini, audizione sulla situazione dei lavoratori in commissione nona

Assente Grandi Stazioni, i sindacati hanno ascoltato le spiegazioni di Chef express e le conclusioni dell'assessore Di Berardino.
Viaggiatori. 11/02/2021 - Il punto oggi, in una audizione in IX Commissione - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia, sulla vertenza nel settore ristorazione alla Stazione Termini di Roma”: si tratta del problema della chiusura, per gli effetti perduranti della pandemia, della gran parte dei locali ubicati a Roma Termini con conseguenti ripercussioni sul destino dei lavoratori. Assente Grandi Stazioni, le parti sindacali hanno potuto ascoltare la posizione espressa dalla società di ristorazione Chef express e il contributo dell’assessore Claudio Di Berardino sul tema.

Per l’UGL, Armando Valiani ha detto che l’assenza della parte datoriale che doveva rispondere ai lavoratori determina una sostanziale inutilità dell’audizione. Giulio Demitri della stessa sigla ha aggiunto che ciò che si chiede alla Regione è una forma di pressione nei confronti di Ferrovie dello stato, cui Grandi stazioni fa capo, al fine di garantire la posizione dei lavoratori dell’azienda. Per Confintesa Smart, Alfredo Magnifico ha concordato sulla gravità dell’assenza di Grandi stazioni; in ogni caso ha riepilogato le proposte dell’azienda, tra cui trasferimento su altri impianti e prepensionamenti. Il comune di Roma, ha ricordato ancora Magnifico, aveva posto la clausola sociale, che va attivata. Auspicata quindi una mossa della Regione presso il sindaco Raggi. Per Flaica, Giancarlo Desiderati ha auspicato una interazione tra istituzioni che aiuti a superare lo stallo anche istituzionale seguito alla perdita del posto di lavoro da parte degli operatori del settore, circa 160. Da parte CISL, Cristina Silvetri ha precisato che ad oggi non ci sono ancora lavoratori licenziati; vi è un dialogo in corso, ha proseguito la rappresentante Cisl, quindi la situazione è in fase di definizione.

La presidente Mattia ha ricordato a questo punto che le audizioni in commissione servono ad ascoltare le varie posizioni e che comunque non si dispone di strumenti ad hoc, nel caso in cui gli invitati non si presentino in audizione ad esporre le loro ragioni al cospetto della controparte. Ancora per le sigle sindacali, CGIL con Sabrina Chiarito ha spiegato che il numero dei lavoratori in bilico è anche superiore a quanto detto da chi la ha preceduta; si sta cercando di prolungare il periodo cuscinetto al fine di trovare una soluzione, quello che si chiede alle istituzioni è di fare la loro parte nel far sedere a un tavolo l’azienda. Il rappresentante della UIL ha richiesto da parte sua un intervento straordinario per questa crisi occupazionale, che può innescare una situazione di emergenza sociale nella città di Roma.

Da parte di Chef Express, Massimo Lauro ha ribadito la disponibilità, già manifestata presso tutti i tavoli istituzionali attivati, a garantire percorsi di riqualificazione del personale e anche uscite agevolate su base volontaria, stante la chiusura causa Covid dei due terzi dei locali disponibili a Roma Termini al 30 novembre scorso, che ha determinato la necessità di reimpiego del personale. In una fase successiva, in un’ottica di ripresa si pensa di proporre al personale di accettare sedi diverse di lavoro.

Prima di lasciare la parola all’assessore Di Berardino, Mattia ha preso l’impegno di ricontattare Grandi Stazioni, assente oggi. Di Berardino ha preso atto dell’accordo intercorso tra azienda e sindacati sulle ricollocazioni e le uscite volontarie, auspicando che il comune di Roma continui a esercitare un controllo sull’evoluzione della situazione. Di Berardino ha parlato anche di una interlocuzione avuta presso il ministero dello Sviluppo economico, che si riproponeva di aprire un tavolo sulla questione, proposito su cui la crisi di governo subentrata nel frattempo ha avuto la conseguenza di farlo arenare.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio