AdR presenta in sesta commissione nuovo progetto di sviluppo aeroporto Fiumicino
Superate molte criticità rispetto al piano del 2012, ma restano perplessità per i terreni della Riserva naturale e per l'inquinamento acustico.
11/02/2021 - La commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da
Eugenio Patanè (Pd), si è riunita oggi in modalità telematica per un’audizione sulle prospettive di sviluppo dell'aeroporto di Fiumicino. E’ stata Aeroporti di Roma spa (AdR) a chiedere l’incontro per illustrare il nuovo progetto di allargamento dell’infrastruttura, che tiene conto dei rilievi e delle criticità che hanno portato alla bocciatura del precedente piano del 2012. Nel corso dell’audizione sono intervenuti anche il sindaco di Fiumicino,
Esterino Montino, l’assessore regionale ai Lavori pubblici e tutela del territorio, mobilità,
Mauro Alessandri, e numerosi consiglieri regionali. La proposta di AdR, presentata dall’amministratore delegato
Marco Troncone, è stata accolta positivamente dalla commissione, con qualche dubbio però in merito all’impatto ambientale, alla tutela dell’occupazione e all’inquinamento acustico, pur riconoscendo il gran passo in avanti compiuto rispetto al precedente progetto. Alcune risposte ai quesiti sono state fornite già oggi dai manager di AdR; altri punti, invece, saranno approfonditi in successive audizioni e tavoli tecnici, come ha spiegato il presidente Patanè.
In apertura di seduta,
Marco Troncone ha dunque illustrato nel dettaglio il nuovo progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, non prima però di aver fatto una breve premessa sulla situazione attuale: “Nel 2020 purtroppo si è andati sotto la soglia psicologica dei 10 milioni di passeggeri, nel 2019 erano stati 43 milioni”, ha detto l’amministratore delegato di AdR. “La situazione è drammatica – ha aggiunto Troncone - ma riteniamo che tra il 2023 e il 2024 si tornerà ai volumi pre-crisi. Anche con un tasso di crescita moderato, del 3% annuo, riteniamo che nel lungo termine i passeggeri possano essere più del doppio di oggi”. Dopo aver ricordato che l’aeroporto di Fiumicino è stata giudicato il migliore d’Europa per tre anni consecutivi (dal 2017 al 2019), il manager ha descritto i punti salienti del nuovo progetto, che prevede una quarta nuova pista di volo parallela alla numero tre, la riduzione del traffico sulla pista numero uno e l'espansione ad Est dell'attuale scalo, con un netto taglio di nuovi ettari rispetto al progetto del 2012. Il nuovo masterplan presentato all'Enac prevede 8,2 miliardi di investimenti fino alla fine della concessione nel 2046 e – secondo AdR – riduce al minimo il consumo di suolo e l’inquinamento acustico, ingloberà una nuova area adiacente all’attuale sedime, liberandone una più prossima al centro abitato per restituirla ai cittadini per altre attività.
Come ha spiegato l’ing.
Giorgio Gregori, direttore Sviluppo Infrastrutture di AdR, il precedente programma prevedeva lo sviluppo a Nord dello scalo, con un consumo di circa 1.300 ettari di suolo aggiuntivo, buona parte dei quali ricadenti nell'area della riserva naturale. Il nuovo progetto, invece, implica un ampliamento del sedime di circa 260 ettari, di cui solo 151 ricadenti nella riserva. “Sarà uno sviluppo all'insegna della sostenibilità ambientale”, ha sottolineato l’Ad Marco Troncone, che ha poi riportato i dati di una proiezione fatta sul 2046: “Il traffico nello scalo di Fiumicino viene ipotizzato in crescita fino ad 88 milioni di passeggeri per quella data, aumentato in particolare dai flussi internazionali e intercontinentali. La previsione è che, con questo trend, nel 2030-2032 per il ‘Leonardo da Vinci’ sarà utile realizzare una nuova pista di volo per non perdere l'opportunità di accogliere circa 200 milioni di passeggeri in 15 anni”, ha concluso Troncone.
Infine, l’ing. Gregori ha illustrato la parte del progetto relativa al potenziamento della rete di mobilità e di accessibilità all’hub di Fiumicino, sia per il trasporto su ferro sia per quello su gomma, attraverso interventi mirati sulle linee ferroviarie regionali e sulle principali strade di collegamento con la Capitale e con l’asse tirrenico verso Civitavecchia e la Toscana.
Il sindaco
Esterino Montino, intervenuto subito dopo, ha espresso soddisfazione per le modifiche migliorative apportate al precedente progetto, “un quadro di discussione molto più favorevole e agevole”, lo ha definito. Ma il sindaco ha anche messo in evidenza due questioni che riguardano la popolazione locale e che a suo avviso richiedono attenzione: da una parte quella dell’inquinamento acustico, che andrebbe risolta con la dismissione completa della pista numero uno, quella più vicina all’area antropizzata; dall’altra, la questione dei trasporti, che richiede un potenziamento della rete ferroviaria per limitare il trasporto su gomma. Su quest’ultimo tema, Montino ha invitato Patanè a convocare in audizione anche Roma Capitale, Anas e Rfi. D’accordo sulla dismissione della prima pista anche
Fabio Refrigeri (Pd), che ha invitato ad andare avanti col progetto “per dare sviluppo e competitività al settore e al territorio interessato”. Anche
Antonello Aurigemma (FdI) ha definito “condivisibili” le richieste di Montino e ha espresso apprezzamento per il nuovo progetto proposto da AdR, auspicando un ruolo attivo della commissione e “un indirizzo politico ben preciso di sviluppo e di realizzazione di questo nuovo percorso da fare.”. Parere favorevole al progetto anche da parte di
Orlando Tripodi (Lega), che ha chiesto di “agire rapidamente”, ed
Enrico Cavallari (gruppo Misto), il quale ha auspicato un intervento dello Stato, visto l’interesse nazionale sotteso all’investimento, e ha rivendicato un ruolo centrale della sesta commissione.
Altri consiglieri, pur esprimendo apprezzamento per gli interventi correttivi apportati da AdR rispetto al progetto del 2012, hanno tuttavia sollevato dubbi su altri punti, a partire dal problema dell’ampliamento previsto nelle zone sottoposte a vincolo perché ricadenti nella Riserva naturale. Lo hanno sottolineato
Devid Porrello e
Valerio Novelli (M5s): “La revisione del progetto è sicuramente un elemento di novità che merita attenzione – ha detto Porrello – anche per il piano mobilità più intelligente, ma merita una ulteriore riflessione il progetto della quarta pista, su cui nutriamo seri dubbi, visto che, seppur in misura inferiore rispetto al progetto originario di AdR, continua ad impattare sulla vicina riserva naturale a tutela integrale e su alcuni casali sottoposti a vincolo paesaggistico. Un fattore che ha già determinato la bocciatura del progetto originario di AdR da parte della Commissione competente per la Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente”, ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale.
“Importante passo avanti” anche per
Emiliano Minnucci (Pd), che però ha richiamato l’attenzione sul tema occupazionale, a suo avviso assente nel nuovo progetto. “Capacità di investimento pubblico ma soprattutto privato – ha detto Minnucci – in cambio di buona occupazione. Da troppo tempo, in generale, l’occupazione vive un fenomeno di precarizzazione, di salari bassi e di incertezza. In una idea di sviluppo non può e non deve mancare nuova buona occupazione, affinchè il lavoro torni ad essere di eccellenza e ben pagato. Sarebbe un gran bel segnale.”.
Michela Califano ha detto che bisogna partire da due punti fermi: Fiumicino è l’aeroporto più importante d’Italia e il progetto “rivisitato” presentato da AdR è migliore del precedente. Detto questo, la consigliera del Pd ha ricordato che “vi è stato negli anni un indirizzo politico ben preciso da parte sia del Consiglio regionale sia di quello comunale di Fiumicino, che dice no al raddoppio dell’aeroporto e no a ulteriore consumo di suolo”. Califano ha quindi auspicato un allargamento del tavolo di confronto anche ad altri soggetti coinvolti nel piano di sviluppo, per mantenere l’ecosostenibilità e l’armonia con il territorio che ospita l’aeroporto.
In chiusura di seduta, il presidente Patanè ha annunciato che nelle prossime settimane saranno ascoltati in sesta commissione anche tutti gli altri soggetti coinvolti nella vicenda.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio