Turismo, in commissione gli operatori sulla modifica della legge di settore
Bene l’aggiornamento della 13/2007 ma occorre visione d’insieme, facendo attenzione alla frammentazione sui territori.
02/03/2021 - Proseguono le audizioni sulle modifiche alla legge di organizzazione del sistema turistico laziale, di iniziativa della Giunta regionale. Uno strumento che, secondo la visione unanime, potrà essere occasione di rilancio per il settore turistico, uno dei più colpiti dall’emergenza pandemica.
Concordi sulla necessità di un aggiornamento della legge 13 risalente al 2007 tutte le varie sigle di settore presenti oggi in commissione Turismo del Consiglio regionale del Lazio, presieduta per l'occasione dalla vice presidente
Marta Leonori. Legge che, dopo la pandemia, “rappresenta una realtà che non esiste più”, come ha sintetizzato
Gianluca De Gaetano di Confederalberghi/Confcommercio Lazio.Gli operatori sono risultati uniti anche nelle osservazioni e proposte per migliorare il testo. “Fare un lavoro il più possibile condiviso”, l’obiettivo degli incontri, come ha detto la consigliera
Gaia Pernarella (M5s) “cercando di far uscire un testo che risolva i vulnus che ci trasciniamo da anni”.
Inserire nella proposta di legge il Convention Bureau di Roma e Lazio, soggetto di riferimento della meeting industry, quale asset fondamentale per contribuire allo sviluppo non solo di Roma ma di tutto il Lazio, una delle richieste giunte praticamente da tutte le associazioni insieme al potenziamento dell’Osservatorio turistico regionale.
Quanto alla formazione prevista dal testo, secondo
Antonio Fainella di Confartigianato, occorre attivare forme e modalità innovative per raggiungere migliaia di operatori, come ad esempio la Dad.
Nella sfida che si prospetta quando la pandemia sarà passata, il turismo che verrà dovrà essere basato sulla qualità. “Si scatenerà una vera e propria guerra commerciale, non possiamo farci trovare impreparati alla ripresa”, ha detto
Marco Misischia, CNA che propone un potenziamento del portale VisitLazio, con una campagna di comunicazione affidata a grandi player.
Qualità significa per gli operatori anche lotta all’abusivismo ricettivo, adottando una disciplina specifica e potenziando il sistema sanzionatorio, ma anche nel settore delle professioni turistiche e degli agenti di viaggio. Questi ultimi – Assoviaggi, Fiavet e Fto - in un’ottica di coesione, hanno annunciato di star lavorando a proposte comuni che verranno esposte nel dettaglio in un prossimo incontro, per esprimere un’unica voce.
Le agenzie di viaggio infatti, come ha spiegato Leodori, avranno un focus particolare in una prossima audizione, così come il settore ricettivo. In seguito ci sarà spazio anche per l’ascolto dell’associazionismo locale e delle professioni, mentre un prossimo incontro sarà dedicato proprio al Convention Bureau di Roma e Lazio, ai sindacati e alle altre sigle non presenti in questo primo giro di audizioni.
Anche le altre associazioni stanno provando a definire una piattaforma comune e gli spunti odierni prenderanno forma scritta, come ha annunciato anche
Fabio Mestici di LegaCoop, che ha riscontrato qualche criticità sul partenariato pubblico-privato ma dando, come gli altri, un giudizio positivo sulla pl.
“Le proposte di dettaglio saranno condivise con le altre associazioni”, ha spiegato
Daniele Brocchi, direttore Turismo Confesercenti Lazio che, sintetizzando il pensiero degli altri partecipanti, ha esortato a programmare secondo una visione d’insieme, “per la promozione turistica è la cosa più importante”, ha detto.
Secondo
Laura Italiano di Unindustria turismo, “i Sistemi turistici regionali introdotti nella pl sono un elemento di interesse così come la partecipazione di soggetti pubblici e privati nella gestione della promozione, tuttavia rispetto all’impianto generale proposto riteniamo non sia pienamente condivisibile perché si prevede una sorta di parcellizzazione di una funzione strategica per la regione e segue una logica localistica, di fatto antitetica rispetto a una visione unitaria di insieme che invece dovrebbe essere garantita”.
Anche per
Rita Palombi di Aepi, “il principio di modifica dovrebbe rientrare in una più ampia visione organizzativa della Regione Lazio” e tenere presente testo e strumenti attuativi. Ma soprattutto, “tenere presente che la programmazione per lo sviluppo turistico non può prescindere da una programmazione più a lungo termine”.
Per
Barbara Pescatori di Confcooperative, occorre infine sviluppare un modello di turismo capace di rivolgersi a tutti i settori e creare un turismo di qualità attraverso anche attività di promozione, dal marketing territoriale alla riqualificazione di aree che possono richiamare investimenti.
All’audizione erano presenti anche i consiglieri Francesca De Vito (M5S), Fabrizio Ghera (FdI) e Pasquale Ciacciarelli (Lega).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio