Proposta di legge su open innovation, votati sette articoli in commissione
Restano le disposizioni finanziarie da esaminare in commissione bilancio, quindi il provvedimento tornerà in Undicesima per il voto dell'articolo 8 e quello finale.
09/03/2021 - Votati oggi in XI Commissione - Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione, presieduta da Marietta Tidei, sette articoli su otto complessivi della
proposta di legge regionale n. 229 del 30 luglio 2020, concernente "Disposizioni per la realizzazione di open innovation center". Il tutto alla presenza dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Paolo Orneli.
Dopo la loro approvazione con i relativi emendamenti, la presidente ha sospeso la votazione perché restavano da votare due articoli aggiuntivi concernenti disposizioni finanziarie, che in quanto tali dovranno essere esaminati in commissione bilancio. Una volta compiuto questo passaggio, resta da votare in commissione Sviluppo il solo articolo 8 (Entrata in vigore) e infine il provvedimento nel suo complesso.
I primi cinque articoli della proposta sono stati approvati come emendati in vari punti; solo gli articoli 6 (Elenco regionale degli open innovation center) e 7 (Rispetto della normativa dell’Unione europea sugli aiuti di stato) non hanno subito modifiche rispetto al loro testo originario.
Nel dettaglio, sono stati approvati cinque emendamenti all’articolo 1 (Finalità e oggetto), tre all’articolo 2 (Definizioni), otto all’articolo 3 (Ruolo della Regione), due all’articolo 4 (Piano triennale di indirizzo in materia di open innovation) e quattro all’articolo 5 (Piano operativo annuale degli interventi a favore degli open innovation center).
Autori della maggior parte delle riformulazioni i consiglieri Angelo Tripodi della Lega con otto proposte accolte, Roberta Lombardi del Movimento 5 stelle con sei proposte, la presidente Tidei con cinque, lo stesso assessore Orneli con tre (ma numerose le sue riformulazioni di emendamenti presentati da altri), Marta Leonori e Enrico Maria Forte, primo firmatario della proposta di legge, del Partito democratico con una a testa.
Con questa proposta, presentata nella seduta del 14 gennaio scorso poi oggetto di un ciclo di audizioni, si intende favorire l’apertura delle piccole e medie imprese del Lazio a forme stabili di collaborazione con il mondo dell’istruzione, l’università, la ricerca, e ancora altri soggetti sia pubblici che privati. Al centro il concetto di innovation, nuovo approccio strategico e culturale in base al quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, scelgono di ricorrere ormai non più soltanto a idee e soluzioni interne, ma anche tratte dalla realtà esterna ad esse.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio