18/03/2021 -Il presidente dell'autorità portuale alla commissione Trasporti: con il nostro piano porteremo i conti al pareggio già nel 2021.
Una situazione di grave deficit finanziario, aggravata ma non causata dall'emergenza Covid, con un sistema di porti che senza interventi rischia di morire. Questo il senso della relazione che il presidente dell'autorità portuale del mar Tirreno centro-settentrionale, Pino Musolino, alla commissione Trasporti del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eugenio Patanè.
Musolino è partito da una premessa: “E' assolutamente vero – ha spiegato - che questo sistema portuale è stato colpito dalla pandemia in maniera molto maggiore che altrove, vista la natura delle entrate legate quasi esclusivamente al traffico crocieristico, ma la situazione di disavanzo non è stata causata solo da questo”. Il presidente ha poi elencato le varie ispezioni che hanno evidenziato gravi criticità già a partire dal 2013. In sintesi: rilevante rigidità del bilancio, elevatissimo contenzioso esistente, elevato costo del personale.
“A oggi, senza piano di risanamento – ha proseguito - abbiamo 10 milioni di buco fra consuntivo 2020 e preventivo 2021. Il piano che abbiamo preparato a tempo di record (mi sono insediato da 92 giorni) porterà al pareggio in entrambi i bilanci, che dovremo approvare entro aprile. Siamo intervenuti con un piano di ristrutturazione del personale (compreso il rinvio del pagamento del premio di produttività per il 2020), un piano di ristrutturazione dei debiti e una ristrutturazione del budget, con una consistente riduzione dei compensi per le società di servizi che lavorano al porto. Un lavoro di taglio fino di tutto il grasso. Senza chiedere un euro a nessuno arriviamo al pareggio tecnico dei risultati finanziari”.
Secondo il presidente dell'autorità portuale però “si tratta solo della prima parte di un percorso per il risanamento complessivo dell'ente. Serve l'aiuto della Regione, che ha già fatto uno sforzo importante, anche per ottenere più risorse da parte del governo”.
Un tema che è tornato negli interventi dei consiglieri Marietta Tidei (Gruppo misto), Emiliano Minnucci (Pd), Gino De Paolis (Lista Zingaretti) e Devid Porrello (M5s), che hanno espresso apprezzamento per l'opera di risanamento portata avanti da Musolino, ma hanno anche ribadito la necessità di aprire una vertenza con il Governo nazionale per ottenere un riconoscimento del porto di Civitavecchia, completare le infrastrutture e renderlo più competitivo.
Prima dell'intervento dell'assessore regionale Mauro Alessandri, il presidente Patanè, di intesa con i consiglieri presenti ha aggiornato l'audizione a lunedì 22 marzo, alle ore 14, “in maniera da avere più spazio per approfondire tutti gli aspetti insieme all'assessore e al presidente Musolino”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio