Il Sindaco di Atina sulle inondazioni del Melfa e del torrente Mollarino: "Siamo in ginocchio"
Sergio Pirozzi, la frammentazione delle competenze sui corsi d'acqua va rivista aggiorando la legge del 1998.
29/03/2021 -
Il rischio idrogelogico nel Comune di Atina e le conseguenze della grande esondazione del fiume Melfa e del torrente Mollarino sono stati gli argomenti al centro dell'audizione telematica, in commissione straordinaria Tutela del territorio, emergenza e grandi Rischi, presieduta da Sergio Pirozzi.
Il sindaco di Atina, piccolo comune della ciociaria, Adolfo Valente, presente con il presidente del Consiglio comunale Paolo Fallena, ha parlato di una situazione ormai insostenibile, "queste due alluvioni ci stanno mettendo in ginocchio" ha tuonato. Ha poi parlato della questione della manutenzione dei due corsi d'acqua che non ricade sul Comune e - nonostante questo - delle denunce personali che ha ricevuto, di richieste di risarcimenti danni da parte dei cittadini, di un comune ingolfato e in sofferenza per le pratiche di accertamento danni, cui va dato seguito. A fargli eco il presidente del Consiglio comunale, Paolo Fallena che ha ricordato di aver denunciato il pericolo di inondazioni proprio in una delle quattro audizioni proprio in Consiglio regionale, sullo stesso tema. Ha spiegato come il Comune è al palo, fermo nel rimpallo di responsabilità tra la Regione e il Consorzio di Bonifica della Valle del Liri. Nel suo intervento ha registrato che è in atto un importante intervento della Regione Lazio, sul Fiume Melfa, ma anche di una delega della stessa al Consorzio di Bonifica ad oggi lavori insufficienti o inesistenti.
Il commissario straordinario del Consorzio di Bonifica della Valle del Liri , Stefania Ruffo, ha precisato il ruolo svolto dal Consorzio e ha ripercorso le tappe dello stato dei corsi d'acqua, degli interventi realizzati, dei tavoli tecnici con la stessa Regione Lazio, ha parlato della necessità di ridisegnare la geografia dei corsi d'acqua di tutta la Valle del Liri, ha parlato di un nuovo piano d'assetto idrogeologico perchè quello attuale risale al 2006, e per questo ha già avviato un lavoro per realizzarlo in collaborazione con l'Università di Cassino.
Al termine della seduta il presidente Sergio Pirozzi ( FdI) ha chiesto al Consorzio di Bonifica una mappature dei corsi d'acqua e le relative competenze, ha poi parlato di "come la frammentazione delle competenze, spesso denunciata, porta a situazioni di stallo - ha continuato Pirozzi - gli assetti di rischio idrologicici sono vecchi, questa richiesta di audizione mi serviva anche per avere un quadro esaustivo e per capire le incogruenze. Sono fermamente convinto - ha concluso - che i Comuni debbano avere la competenza propria sulla manutenzione dei corsi d'acqua, e a tal fine andrebbe rivista la legge del 1998, come avevo già tentato di fare in passato."
Il consigliere Valerio Novelli (M5S) nel suo intervento ha espresso disponibilità nel rivedere la legge del 1998 ormai superata, ma ha anche ricordato come i Comuni siano già presenti nella manutenzione dei corsi d'acqua proprio attraverso i Consorzi di Bonifica. Infine, ha spiegato come questi abbiano un compito strategico e importante, ma è pur vero che i commissari straordinari dei consorzi hanno ereditato una gestione disastrosa dal passato. Ha quindi invitato gli amministratori del Comune di Atina a una nuova audizione congiunta, con quella da lui presieduta, ovvero Ambiente e agricoltura.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio