Cultura, ok a piano interventi 2021 e audizione su proposta di modifica della legge 13 del 2007
Dopo l'ok all'atto di Giunta, la commissione quinta ha ascoltato altre realtà interessate dalla modifica della legge 13 del 2007.
13/04/2021 - Parere favorevole oggi a maggioranza, con un astenuto, in commissione quinta del Consiglio regionale, presieduta da Pasquale Ciacciarelli, per lo schema di deliberazione n. 164 concernente: "L.R. 15 novembre 2019, n. 24. Approvazione del Piano annuale degli interventi in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale, annualità 2021". L’atto ha ricevuto l’ok, con il quale torna ora in Giunta, con sei osservazioni (delle otto presentate, due sono state ritirate) votate invece all’unanimità.
A seguire, audizione avente come
oggetto la Proposta di legge regionale n. 274 del 1 febbraio 2021, di modifica alla Legge 13 del 2007, di organizzazione del sistema turistico laziale. Prima a prendere la parola, Assohotel, il cui presidente Francesco Gatti ha voluto affermare con forza il concetto secondo cui le conseguenze commerciali devono seguire la destinazione d’uso urbanistica degli immobili, sicché in un edificio non possono coesistere attività di natura diversa.
Per UGL Lazio, Luigi Giulio De Mitri Pugno ha sostenuto che le strutture extra alberghiere devono avere gli stessi oneri di quelle alberghiere, attraverso il rafforzamento dell’articolo 24 della legge. Per Unindustria turismo, la responsabile del settore industria del turismo e tempo libero, Laura Italiano, ha detto che un documento contenente osservazioni puntuali sarà inviato alla commissione. A nome di Federalberghi, il vicedirettore generale Gianluca De Gaetano ha parlato di una “grandissima occasione” per ripartire per il settore, dopo la devastazione della pandemia, ma bisogna combattere l’abusivismo, specie per quanto riguarda i soggiorni brevi, a suo avviso. Trenta o quaranta per cento di forza lavoro a rischio, dopo quello che è successo, nel settore, secondo De Gaetano, quindi grande importanza per la formazione del lavoratore del turismo.
Secondo AIGO confesercenti, il presidente Claudio Cuomo si è concentrato sull’articolo 5, dicendo che l’obbligo di prezzi nelle camere non è più di attualità, perché necessita di aggiornamento continuo ed espone a sanzioni gli operatori con molta facilità, da parte della polizia locale. Un documento circostanziato verrà inviato alla commissione, ha detto. A nome di ALBAA - B&B e affittacamere, il presidente Federico Traldi ha detto che esiste a suo avviso un po’ di confusione sull’extralberghiero: in esso coesistono figure imprenditoriali e non, quindi parlare di lavoratori dell’extralberghiero è un concetto un po’ vuoto, a suo avviso.
Per AIASC, Associazione Italiana Aree Sosta Camper, il presidente Massimo Tomellini ha detto di parlare a nome di un settore in forte trend positivo e all’insegna della sostenibilità. Ma ha aggiunto di essere rimasto perplesso alla lettura dell'articolo 23 che riguarda il settore: non si può fare confusione, ha detto, tra il settore camper e altri settori. Scarsità di riferimenti normativi e inoltre quei pochi sono vessatori, secondo Tomellini. Estendere il pernottamento almeno a 72 ore, dalle 48 attuali, è una delle richieste minime per equiparare la normativa italiana ai parametri europei. Per FAITA – Federcamping, il direttore Marco Sperapani si è detto soddisfatto del lavoro fatto dalla regione in questi anni per il settore, che ha incrementato in modo notevole il numero delle presenze. A parziale rettifica di quanto detto in precedenza, le ore di sosta sono già 72 per i camper, ha detto Sperapani, ma il problema vero per il settore è al livello di regolamentazione comunale. Meglio ancora, sono gli strumenti urbanistici a dover essere adeguati ai regolamenti, ha concluso Sperapani.
Per il settore delle agenzie di viaggi, la prima a esprimere la sua posizione è stata Assoviaggi, con la presidente Cinzia Renzi, che ha sostenuto che il problema è l'abusivismo che viene anche dalle realtà istituzionali, talvolta. Occorre una task force che limiti la concorrenza sleale, ad esempio di pro loco o istituzioni scolastiche, ha aggiunto Renzi, che ha espresso la proposta di affidare i punti di informazioni turistiche alle agenzie di viaggi. No ai corner delle agenzie di viaggio nei centri commerciali e no anche a più agenzie nei medesimi locali, da Renzi, invece. Al contrario, trasferire l'attività di agenzie di viaggio nella propria abitazione può essere una buona idea, non solo in funzione anti pandemia. Per FIAVET il presidente Stefano Corbari ha concordato con quanto detto da chi lo ha preceduto e ha parlato della necessità di una regolamentazione delle sanzioni. L’articolo 6 va integrato a suo avviso con alcuni punti, meglio descritti in documento inviato alla commissione.
La vicepresidente della commissione Marta Leonori, che presiedeva i lavori dell’audizione in sostituzione del presidente Ciacciarelli, ha ricordato, prima di lasciare la parola ai consiglieri, come la materia delle guide sia stata stralciata dai lavori, per il fatto che le professioni sono regolamentate da legge statale. "Trampolino per in rilancio del settore” deve essere questa legge per Francesca De Vito del Movimento 5 stelle, che ha aggiunto che dei preziosi suggerimenti degli intervenuti oggi si terrà senz’altro conto. Pianificazione, controllo e investimenti sono le esigenze manifestate dagli intervenuti oggi, “esigenze che la pandemia ha acuito ma non modificato, rispetto alla situazione di prima”, secondo Valentina Grippo: quindi questi sono i temi su cui lavorare, per la consigliera del Partito democratico.
Necessità di chiarezza dei ruoli e lotta all'abusivismo sono temi emersi dall’audizione che vanno pienamente condivisi, ha detto l'assessore Valentina Corrado. Importante anche fare passi avanti da parte dei comuni sul tema del turismo all'aria aperta. Chiesta dall’assessora anche agli intervenuti un’opera di promozione dei bandi regionali, specie di quello da 4,5 milioni di euro sulle destinazioni turistiche, che è ancora aperto. “Risollevare un settore che è il volano della nostra economia” è comunque la parola d’ordine, a suo avviso.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio