Concorso Allumiere, in commissione Trasparenza la proposta di Colosimo
Il documento riassuntivo delle audizioni, inviato dalla presidente ai commissari, ha avviato il dibattito sui criteri e la tempistica relativi alla stesura della relazione finale.
26/07/2021 - La commissione Trasparenza e pubblicità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Chiara Colosimo (FdI), ha avviato oggi la fase conclusiva dell’indagine conoscitiva sul concorso di Allumiere, che porterà alla stesura della relazione finale da parte dei commissari. Dopo sette sedute, in cui sono state effettuate dieci audizioni (otto sindaci, il segretario generale e l’ex presidente del Consiglio regionale), lo scorso 22 luglio, la presidente ha inviato ai membri della commissione la sua proposta di relazione finale. Nella seduta odierna, trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube del Consiglio, la stessa Colosimo ha illustrato le parti salienti delle circa 90 pagine che compongono il documento, specificando che si tratta – appunto – di una proposta sulla quale iniziare il lavoro collegiale che porterà alla stesura della relazione definitiva da inviare poi al presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi.
Chiara Colosimo ha spiegato che la sua proposta di relazione contiene le dichiarazioni di coloro che sono intervenuti nelle audizioni e i documenti inviati alla commissione, ma anche alcune conclusioni che cercano di analizzare le procedure concorsuali mettendo insieme i due elementi, “per capire – ha detto – se ci sono state anomalie, alcune delle quali abbiamo già messo in evidenza poiché sono emerse da quelli che sembrano errori macroscopici a livello amministrativo”. Prima di elencare quella che ha definito “la sintesi degli errori”, Colosimo ha precisato che “nonostante il parere pro veritate dell’avvocato Trippanera, richiesto dal comune di Allumiere, non risulta che il concorso sia stato annullato” e che “il sindaco non ha trasmesso alcun documento alla commissione né al Consiglio, nonostante si sia impegnato a farlo nel corso della prima audizione”.
“La sintesi degli errori”, l’elenco cioè delle anomalie che secondo Colosimo avrebbero “alterato la preselezione e il punteggio delle prove scritte e orali, incidendo in maniera determinante sulla graduatoria finale”, inizierebbe già dalla prova preselettiva. Secondo la ricostruzione proposta dalla presidente, infatti, questa prova è stata superata da 107 candidati, “molti più di quelli previsti dal bando. In più, il verbale n. 4, cioè quello che contiene i risultati delle preselezioni, ad un certo punto sparisce dal sito e poi ricompare con un elenco di 107 nomi in ordine alfabetico e senza i punteggi. Se si fossero rispettati i principi stabiliti dal bando le persone ammesse alla prova successiva sarebbero dovute essere soltanto 27”, ha spiegato Colosimo.
La seconda anomalia nella prova preselettiva, secondo la presidente della tredicesima commissione, è che “nel verbale numero n. 1 la commissione ha stabilito che il punteggio assegnato per ogni domanda lasciata in bianco nella prova preselettiva sarebbe stato meno 0,5 e invece abbiamo visto che all'atto dell'assegnazione dei punteggi questo criterio non è stato applicato, alterando il risultato finale della già viziata prova preselettiva”. Un’altra anomalia riguarderebbe l’assegnazione dei punteggi nella prova orale, poiché – sempre secondo Colosimo – il bando prevedeva un punteggio massimo di 30 punti “ma il successivo verbale n. 6 ha abbassato questo valore a 25, con i 5 punti restanti assegnati per le prove di inglese e informatica”.
Infine, la presidente ha citato un punto toccato molte volte durante le audizioni e cioè la presunta anomalia relativa alla procedura di trasmissione della graduatoria agli altri enti che ne avevano fatto richiesta per attingervi personale da assumere, “poiché – ha spiegato Colosimo – è risultato dalle audizioni dei sindaci che questi hanno ricevuto dal comune di Allumiere solo degli ‘specchietti’ con i nomi dei candidati da assumere e non l’intera graduatoria con tanto di punteggio individuale e posizione nell’elenco, fatta eccezione per il Consiglio regionale del Lazio”.
Fabrizio Ghera (FdI) e
Francesca De Vito (M5s) hanno dichiarato di condividere la proposta di relazione presentata dalla presidente Colosimo. Ghera ha detto che “i fatti che si stanno delineando sono molto gravi, risulta difficile emendare una relazione in cui sono riportate dichiarazioni verbalizzate. Va bene dare a tutti la possibilità di presentare osservazioni, a patto però che non venga stravolto il lavoro di base”. De Vito ha parlato di “conclusioni essenziali, considerando le audizioni e i documenti presentati e quelli non presentati”.
Diversi esponenti della maggioranza di centrosinistra, invece, hanno chiesto del tempo per visionare con più attenzione il documento e poter presentare degli emendamenti.
Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) ha parlato di “un tema molto delicato, sul quale vanno proposti emendamenti con attenzione. Emendamenti e non osservazioni, poiché si tratta di un documento della commissione e non di altro organismo”. Opinione condivisa da
Marta Leonori (Pd), la quale ha precisato, rispetto alla tempistica, che va valutato anche il fatto che il Consiglio da domani sarà impegnato nell’esame del collegato al bilancio. Opinioni condivise anche da
Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti) e dal vicepresidente
Eugenio Patanè (Pd), che ha chiesto di dare il tempo a tutti i commissari di “poter verificare che le cose che sono scritte nel documento siano corrispondenti ai fatti e agli atti che noi abbiamo verificato, che siano attinenti al lavoro che abbiamo svolto, mantenendo il rigore che abbiamo tenuto fino a questo momento per accertare la verità”.
Chiara Colosimo ha replicato che “la prima parte di questa relazione è costruita in modo tale da non esserci giudizi di merito ma semplicemente la sequenza dei punti salienti emersi dalle audizioni e dai documenti ricevuti, mentre nella parte finale ho provato a tirare delle linee rispetto a quanto sappiamo e a quanto appare evidente”. La presidente ha inoltre precisato che ogni commissario ha facoltà di presentare osservazioni e, con riferimento alla tempistica, ha dichiarato di non avere intenzione di accelerare o di sovrapporre i lavori della commissione a quelli del Consiglio sul collegato: le modalità di prosecuzione dei lavori saranno stabilite nei prossimi giorni dall'ufficio di presidenza della commissione.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio