Covid 19, D'Amato: eliminare limite di età per dose di richiamo del vaccino
L’assessore alla sanità alla commissione speciale: “Bene anticipo a 150 giorni, già attiva la prenotazione con questa modalità per gli over 40”
23/11/2021 - Bene l’anticipo della terza dose a 150 giorni dalla seconda, come richiesto da tempo proprio dalla Regione Lazio, ora eliminare anche il limite dei 40 anni per accedere al richiamo del vaccino anti covid. Questo il messaggio dell’assessore regionale alla Sanità,
Alessio D'Amato, durante il consueto aggiornamento sull’evoluzione della pandemia con la commissione speciale Covid del Consiglio regionale, presieduta da
Paolo Ciani.
“Il 23 novembre di un anno fa – ha ricordato D’Amato - avevamo 3.351 ricoveri, oggi sono 677, 335 posti occupati in terapia intensiva, oggi sono 84, 80.203 persone in isolamento domiciliare contro i 15.080 di oggi, 48 decessi a fronte di 4 di oggi, di cui 3 senza copertura vaccinale. Questo miglioramento è dovuto al gran lavoro fatto con la campagna vaccinale, a oggi siamo arrivati a complessivamente a 9.150.000 somministrazioni”.
“La circolare pubblicata oggi che anticipa l’intervallo fra secondo dose e richiamo a 150 giorni – ha proseguito l’assessore - consente una maggiore copertura a fronte della progressiva diminuzione della protezione che avviene dopo i primi 5 mesi. Nel Lazio siamo già a 486 mila terze dosi effettuare, il 10 per cento della popolazione. Da oggi ci si può prenotare, chi lo avesse fatto nei giorni scorsi può anticipare la dose di richiamo, utilizzando la funzione gestisci prenotazione del sito”.
“Abbiamo dosi a sufficienza di moderna e pfizer – ha concluso D’Amato - abbiamo 300mila slot liberi per dicembre e oltre 500mila per gennaio. Si sta facendo un lavoro prezioso nelle farmacie (243mila prenotazioni) e fra i medici di base, che fanno le vaccinazioni anti covid contestualmente alla campagna di vaccinazione antiinfluenzale.
Segnalo anche
che all’800.118.800 è attivo un servizio di triage telefonico per gli over 65 che riscontrano la positività per valutare la somministrazione anticorpi monoclonali. Abbiamo avuto un incremento del 25 per cento nell’ultima settimana. Il Lazio è tra le prime regioni italiane”.
Il presidente Ciani, chiudendo l’audizione, ha voluto ricordare “il giusto sforzo per provare a raggiungere tutti. Il fatto di non essere nelle condizioni di altri Paesi europeo è anche frutto del grande lavoro fatto in questi quasi due anni di lavoro, un sicenro ringraziamento a tutti gli operatori”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio