Lavoro, rinnovo del tirocinio in attesa di una soluzione definitiva per i precari della giustizia
Mattia: “sollecitare il pagamento di dicembre ed avere un quadro chiaro dei lavoratori rimasti per capire quali azioni concrete mettere in campo”. Presto riconvocata la commissione per un emendamento in Bilancio.
07/12/2021 - La commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia (Pd) è tornata oggi sulla vertenza dei lavoratori in politiche attive presso gli "Uffici giudiziari del Lazio". All’audizione erano invitate le sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl e alcuni lavorati rimasti fuori dal reclutamento di 616 operatori della giustizia tramite liste di collocamento (legge 56) e di un altro bando per titoli per altri mille operatori presso il Ministero della Giustizia.
Il caso dei tirocinanti della giustizia – che riguarda tutte le regioni italiane – va avanti ormai da anni, come hanno avuto modo di ricordare sia i rappresentanti delle OOSS che i consiglieri presenti all’audizione.
Come ha ricordato
Fiorella Puglia di Cgil Roma e Lazio facendo il punto della situazione, il periodo formativo si concluderà il 31 dicembre e restano in attesa di ottenere un contratto a tempo determinato ancora 540 lavoratori e lavoratrici. Tuttavia, secondo la sindacalista, molti di questi 540 in attesa potrebbero avere destinazioni anche lontane dal Lazio. Si tratta “anche di persone con età vicino al pensionamento che potrebbero non accettare la destinazione. Poter accogliere i lavoratori che non ce la faranno ad affrontare un anno fuori dalla nostra regione” - le richieste di Puglia - insieme a “sostenere il bacino residuo anche successivamente alla scadenza del 31/12 e prevedere, anche alla luce delle risorse del PNRR, una destinazione adeguata, anche tenendo in considerazione il protocollo delle politiche attive stilato fra OOSS e la RL” lo scorso marzo. “Siamo arrivati in un momento in cui non possiamo parlare certo di carenze di risorse”, ha detto Puglia, chiedendo “di poter prevedere un quantum economico adeguato (attualmente circa 500 euro mensili), più consistente”.
Anche per
Marco Sozzi della Cisl, “dai prossimi 540 che scorreranno a inizio 2022 resteranno fuori ancora dei tirocinanti del Lazio (e di altre regioni). È necessario rinnovare questo percorso formativo per non lasciarli senza un sostegno, ma anche perché la prima scadenza per alcuni TD sarà giugno 2022, se il contratto non verrà rinnovato. Ad oggi, il Ministero della Giustizia non ha dato alcun cenno di riscontro alle sollecitazioni di parte sindacale su un eventuale rinnovo. Rischiamo che quelli con TD possano ritrovarsi senza il tirocinio offerto dalla Regione Lazio e senza il contratto del Ministero, per cui il rinnovo del tirocinio è fondamentale”.
“Bisogna dare delle risposte definitive, si tratta di lavoratori che da più di 10 anni sono impegnati in questo percorso”, ha detto
Pier Luigi Talamo della Uil critico con la politica nazionale che “ritiene di dare risposte solo parziali. Dobbiamo tentare di fare tutto ciò che è possibile per dare loro un percorso più certo. In attesa delle prossime banditure bisogna continuare a dare una continuità ai precari della giustizia che per molti anni hanno consentito lo svolgimento delle attività all’interno degli uffici di grazia e giustizia”.
Secondo le OOSS verrà indetto un nuovo concorso al Ministero Giustizia ma i requisiti potrebbero non essere utili per la collocazione dei lavoratori che residuano dal bacino regionale. Infatti, secondo quanto riportato da una lavoratrice, Cristina Serantoni, la mancanza di punteggi aggiuntivi per i tirocinanti del Lazio, ha precluso, a differenza di quelli di altre regioni, di rientrare nelle graduatorie del Ministero.
“Chiediamo di aprire un tavolo inerente questo argomento dove deve sedere il Ministero della Giustizia, ci devono far capire qual è il percorso che dobbiamo tracciare”, ha detto
Armando Valiani della Ugl.Ulteriore problematiche sono il sapere quanti lavoratori e lavoratrici restano nel bacino e il fatto che LazioInnova ogni anno rimanda a gennaio i pagamenti di dicembre.
Secondo l’assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Politiche per la ricostruzione, Personale
Claudio Di Berardino, si tratta di 44 persone per le quali la Giunta può “assumere l’impegno di valutare, in occasione della prossima sessione di bilancio, un emendamento per consentire la prosecuzione di questa attività per queste 44 persone. Lavoreremo nei prossimi giorni per avere un confronto con le OOSS e per ridefinire con un atto deliberativo il tema della premialità per coloro che hanno fatto un percorso formativo che potrà essere speso in occasione dei prossimi bandi”.
Positiva la risposta dell’assessore per Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti); “tirocini che durano per decenni di persone che sono da anni impiegate, figure senza le quali probabilmente i tribunali non riuscirebbero ad andare avanti. Ricordo di questa questione fin dagli albori di questa legislatura, l’attenzione di questa consiliatura è stata assidua e attiva ma arriva dove può”. “Quasi ogni anno sotto Natale ci ritroviamo ad affrontare questa situazione: fine tirocinio mai”, ha ricordato anche Daniele Giannini (Lega) che ha proposto di “dare 12 mesi di tirocinio ed esplorare la possibilità di stabilizzazione anche all’interno delle varie società regionali come LazioCrea, visto l’esiguo numero”.
“È un tema molto chiaro alla commissione, ai colleghi di maggioranza e opposizione – ha concluso Mattia - dovremmo sollecitare il pagamento di dicembre, ed avere un quadro chiaro dei lavoratori rimasti per capire quali azioni concrete mettere in campo anche perché alcuni sono vicini alla pensione”. Per questo la presidente ha annunciato una riconvocazione della commissione sul tema in vista della seduta di Bilancio.
Hanno partecipato all’audizione anche i consiglieri
Silvia Blasi (M5s) e Mauro Buschini (Pd). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio