Molti i punti a sostegno della manovra, ma altrettanti sono stati i rilievi, soprattutto dal mondo delle associazioni rappresentanti l’artigianato e la cooperazione.13/12/2021 -
Al via le audizioni in commissione Bilancio, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, sulla Legge di Stabilità e Bilancio regionale 2022-24. Oggi hanno aperto i lavori le organizzazioni datoriali, la commissione, presieduta da Daniele Ognibene, ha ascoltato le diverse istanze provenienti dal mondo datoriale. Molti i punti a sostegno della manovra, ma altrettanti sono stati i rilievi, soprattutto dal mondo delle associazioni rappresentanti l’artigianato e la cooperazione.
Corrado Felici, settore Edili ANCE Lazio ha espresso plauso per l’ ipotesi della riduzione dell’ Irap, che a suo avviso dovrebbe collegarsi a iniziative e progetti dei potenziali beneficiari, soprattutto sui temi formazione e sicurezza sul lavoro, ha inoltre chiesto misure specifiche per enti bilateri che possano operare come strutture specifiche, infine ha sottolienato l’importanza dell’ accesso al credito alle piccole e medie imprese.
Per il presidente di Cepi, Rolando Marciano, due sono le priorità da perseguire, la facilità per l’accesso al credito, e la detassazione per le imposte regionali. Entrambe però subordinate a progetti aziendali che dimostrino di voler innovare. “Perché – ha chiosato Marciano - gli interventi a pioggia e generalizzati non risolvono il problema”.
Critico, invece, l’intervento di Antonio Fainella per Confartigianato Lazio, pur condividendo la predisposizione del bilancio, per la parte destinata alle attività produttive, in particolare al sostegno alle impresa, secondo Confartigianato, il punto dolente di questa Legge rimane l’artigianato. Fainella ha ripercorso alcune tappe e ricordato come nel bilancio del 2021 erano previsti un milione e 700 mila euro, ma non fu fatto alcun bando, ora all’artigianato sono destinati 500 mila euro. “Signifca – ha dichiarato Fainella - non fare bandi anche nel 2022. Dal 2015 al 2021 sono passati 6 anni, in questi anni è stato fatto un solo bando, sembra una presa in giro, oggi mettere 500 mila euro a sostegno e tutela per l’artigianato del Lazio, è come dire nulla. Le imprese preferiscono non iscriversi più all’albo delle imprese artigianali, questo settore o si valorizza oppure andrà decadendo”.
Per Confidi Roma è intervenuto Danilo Cerretti, che ha condiviso quanto sostenuto dal rappresentante di Confartiganato, aggiungendo che “per il comparto artigianato del Lazio, le notizie sono pesantissime”.
Marco Marcocci di Confcooperative Lazio ha chiesto che nel Bilancio vi sia un incremento dei fondi, soprattutto per le cooperative di reinserimento lavorativo per persone con svantaggio fisico e sensoriale.
Giudizio positivo sull’impianto della norma è stato espresso da Cosimo Peduto di Confesercenti Roma, e da Antonella Gobbo di Confimprese italia, che ha ribadito l’importanza della riduzione Irap, quale piccolo grande sostegno alle imprese. Sara AMICI di Confcommercio ha dichiarato :"anche noi non siamo così convinti di questi interventi a pioggia. Speriamo sempre di più in una programmazione che possa veramente prevedere delle anche delle misure di accesso al credito, ovviamente su un accesso al credito che sia di facile utilizzo per le imprese. Con la crisi di oggi le aziende hanno bisogno di fare rete".
Per Massimo Pelosi, Lega Coop Lazio, c’è bisogno di un patto per lo sviluppo da pensare insieme, aldilà di un elenco di interventi che non scaturisce all’interno di un processo di sviluppo, Ha poi definito insufficienti i 200 mila euro destinati al piano della cooperazione.
Per Lorenzo Stura di Unicoop Lazio, esigue le risorse destinate alla cooperazione, soprattutto dopo due anni di pandemia, dove molte cooperative sociali hanno svolto una attività incessante nei servizi essenziali. Rita Palombi di Confederazioni AEPI la sfida per i prossimi anni, dopo la nascita del distretto industriale unico, sarà la premialità alle aziende per produzioni specifiche, ha inoltre chiesto bandi per implementare la tecnologia, perché le aziende da sole, non riusciranno a raggiungere obiettivi virtuosi per le sfide dei prossimi anni. Ha infine chiesto maggiore attenzione per il Made in Lazio. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio