Ascoltate in audizione le associazioni sul programma di lavoro della Commissione europea
Si tratta dell'appuntamento annuale dedicato a individuare le aree prioritarie che saranno poi sintetizzate in una risoluzione della commissione seconda.
28/01/2022 - Audizione oggi in II Commissione - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, presieduta da Alessandro Capriccioli sul tema dell’ individuazione delle aree e delle iniziative di interesse prioritario del programma legislativo e di lavoro della commissione europea per l’anno 2022 ai fini della successiva approvazione della risoluzione ai sensi dell’articolo 4 della l.r. 1/2015, atto che verrà poi portato all’esame dell’Aula consiliare. Il lavoro è partito quest’anno con largo anticipo rispetto agli anni scorsi e anche alle altre regioni, ha detto il presidente nell'introdurre i lavori.
In apertura Daniele Leodori, vicepresidente della Giunta regionale, ha ricordato che la Commissione europea ha individuato nel mese di ottobre sei obiettivi, di cui il primo consiste nell’obiettivo impatto climatico zero per il 2050; il secondo riguarda il digitale, per completare il processo di trasformazione entro il 2030. Economia al servizio delle persone è il terzo obiettivo: condizioni di lavoro più eque dovrebbero scaturirne, tra l'altro. Il quarto consiste nel rafforzare l’Europa dal punto di vista commerciale e degli investimenti; il quinto riguarda la definizione di un nuovo stile di vita europeo, specie con riferimento ai giovani. La democrazia europea è il sesto e ultimo obiettivo fissato dalla commissione, specie con riferimento ai diritti e alla loro tutela. Questi obiettivi, che sono fissati in una serie di documenti, richiedono ora la partecipazione degli stati e delle regioni in quella che è nota come fase ascendente della attività europea. Un programma di Giunta che verrà inviato alla Commissione consiliare conterrà le iniziative cui si è deciso di dare la priorità: tra esse, un pacchetto inquinamento zero e uno sul clima, che si trovano all’interno del Documento di economia e finanza regionale, ma ci sono anche il digitale e il commercio a km zero, oltre a un pacchetto istruzione. Il Def regionale ha quindi quasi anticipato alcuni temi enucleati dalla commissione, ha detto in chiusura Leodori.
Prima ad intervenire tra le associazioni audite, AICEM, Associazione Internazionale per la Cooperazione e l'Educazione nel Mondo, con Alessia De Iulis, che ha detto di essere particolarmente interessata, date le tematiche di cui si occupa l’associazione, all’obiettivo quinto della Commissione europea. Il coinvolgimento delle giovani generazioni è il momento fondamentale per aumentare la loro coscienza di cittadini, infatti, a suo avviso.
Sulla stessa linea, Mario Leone per l’Istituto di studi federalisti Altiero Spinelli, che ha detto che appare necessario concentrarsi sul tema della Next generation Eu: formazione delle professionalità e incremento delle stesse sono gli elementi decisivi per superare la crisi in atto. Gli indicatori della disoccupazione giovanile sono molto preoccupanti, infatti.
Per il Centro studi politiche europee, che si occupa dell’analisi della politica europea, il pacchetto inquinamento zero è di grande mole, ha detto il suo rappresentante Stefano Milia, e comporta un grande sforzo da parte di istituzioni e cittadini. Un po’ di confusione ancora esiste tra gli obiettivi specifici, a suo avviso, comunque, nella normativa europea, e soprattutto si procede in parallelo sui vari binari della tutela ambientale. Importante anche però la questione del digitale, secondo Milia.
Secondo Università per l’Europa, con Francesco Gui che ne è il coordinatore, università e Regione dovrebbero dialogare di più a proposito della formazione. Ma anche un maggior approfondimento della storia e delle radici dell’Unione europea sarebbe utile a chiarire i termini della questione della cittadinanza europea; inoltre si potrebbe studiare la fattibilità di un servizio civile europeo.
A seguire, Gioventù Federalista europea Lazio e Movimento Federalista Europeo hanno concentrato i loro interventi nella persona di Diletta Alese, che ha detto di volersi soffermare soprattutto sugli obiettivi 5 e 6 come declinati dalla commissione europea . Un cambiamento dei meccanismi decisionali, ha detto Alese, potrebbe rendere molto più efficiente il funzionamento della macchina europea e coinvolgere molto di più il mondo giovanile.
Per La Nuova Europa , Raffella Rizzo ha detto che anche questa associazione lavora molto con i giovani, ai fini di educarli a questa coscienza europea che sembra a volte scontata, ma non lo è affatto. Una convenzione con Roma tre è stata realizzata dalla associazione, ma anche un progetto per le scuole di Ventotene si sta portando avanti in contemporanea.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio