Aree naturali protette, nuove norme all'esame della commissione Ambiente
La proposta di legge illustrata dall’assessora Lombardi. Al via anche l’esame del testo unificato sull’apicultura.
22/02/2022 - La commissione Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da
Valerio Novelli, ha iniziato oggi l’esame della proposta di legge sul riordine delle aree protette “non riformate”, di iniziativa della Giunta.
Le norme sono state illustrate da
Roberta Lombardi, assessora alla Transizione ecologica. “Si tratta di una proposta che deriva da quanto previsto nella legge regionale di stabilità del 2020 – ha spiegato - e riguardano le aree naturali protette non riformate. Viene prevista la fine della gestione di alcune aree da parte dei Comuni o dei consorzi di Comuni e l’accorpamento ad altri enti e viene prevista la possibilità di nominare un direttore”.
In particolare, si tratta della riserva di Tor Caldara, affidata al parco dei Castelli Romani, della Riserva di Macchiatonda, accorpata al parco naturale regionale di Bracciano - Martignano, del parco sub-urbano Valle del Treja, accorpato alla riserva naturale Lago di Vico, e della riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, affidata alla riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia. I sindaci dei Comuni interessati, per quattro anni, potranno partecipare, senza diritto di voto, al consiglio direttivo dei nuovi enti di gestione. La proposta di legge disciplina le modalità di passaggio, con particolare riferimento ai beni e al personale, e disciplina, inoltre, lo scioglimento dei due consorzi di Comuni che erano stati costituiti per la gestione.
È, infine, prevista la nomina di un direttore per sei aree naturali protette, la riserva naturale di Monte Rufeno, la riserva naturale Selva del Lamone, la riserva naturale Monterano, la riserva naturale lago di Posta Fibreno, il parco Marturanum e la riserva naturale delle Montagne della Duchessa.
Secondo
Marietta Tidei (gruppo misto) si tratta di “un provvedimento di cui c’era assoluto bisogno per garantire la protezione e lo sviluppo di queste aree protette”. La consigliera
Silvia Blasi (M5s), invece, ha chiesto chiarimenti sull’accorpamento della riserva della Valle del Treja a quella del Lago di Vico.
In precedenza, la commissione aveva preso atto all’unanimità del testo unificato sull’apicultura, redatto da due sottocomissioni, che sono arrivate a una unica proposta di legge partendo da quelle di iniziativa di
Giancarlo Righini (Fdi) e del presidente Novelli, una votazione propedeutica alla prosecuzione dell’iter della proposta nella commissione stessa.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio