Cava Colvalca, nessuna conversione in vista per la discarica di inerti
Il presidente della commissione Ambiente, Marco Cacciatore: il gestore del sito è stato chiaro, non ha intenzione di ospitare i rifiuti urbani indifferenziati.
31/03/2022 - Il gestore della discarica di inerti di Cava Covalca, nel territorio del IX Municipio di Roma non ha alcuna intenzione di riconvertire l’impianto e farne una discarica per l’indifferenziata di Roma. E nessun procedimento di questo genere è stato chiesto alla direzione Rifiuti della Regione. Questa la notizia principale emersa durante l’audizione che si è svolta nella commissione Rifiuti del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da
Marco Cacciatore.
E’ stato lo stesso Cacciatore, in apertura, a dare notizia della volontà del gestore dell’impianto, resa nota con una lettera alla commissione. “Questo e altri siti – ha precisato il presidente – sono stati individuati dalla Città metropolitana come idonei per una discarica di rifiuti urbani non pericolosi in una procedura di emergenza, prima dell’approvazione del Piano regionale rifiuti. Ora bisognerebbe ripetere la procedura, proprio nel rispetto delle previsioni di quel piano”.
Per i comitati dei cittadini sono intervenuti
Mario Pagani (comitato di quartiere Eur Vallerano),
Domenico Foffo (presidente cdq Fonte Laurentina) e
Massimiliano Coppola (Legambiente Agro romano meridionale). Unamine la richiesta di partecipare con più potere di intervento nelle conferenze dei servizi che riguardano questo tipo di impianti.
Da parte sua
Alessandro Lepidini, assessore all’Ambiente del IX Municipio, ha ricordato la mozione approvata all’unanimità contro ogni ipotesi di discarica su quel territorio. “Su Cava Covalca - ha dichiarato - abbiamo fatto un gran lavoro, un Patto territoriale, che ha messo insieme cittadini e l’impresa. Sono state registrate le richieste dei comitati, siamo vicini alla conclusione”
La direzione regionale rifiuti, rappresentata da
Sara Palombi, ha precisato che “La Regione non ha contezza di nessun provvedimento di variante da inerti a rifiuti speciali non pericolosi”.
La consigliera
Chiara Colosimo (FdI) ha chiesto chiarimenti sui procedimenti necessari per una trasformazione di questo tipo. Palombi ha parlato, in generale, di “procedura non vietata dalla legge, ma che richiederebbe una variante sostanziale”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio