Due le proposte di legge ancora in fase di discussione.06/10/2022 -
La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Rodolfo Lena, ha svolto oggi l’audizione dell’ARAS (Associazioni in Rete per l’Amministrazione di Sostegno) per affrontare, appunto, le criticità sulla figura dell’ amministratore di sostegno e le proposte alle PDL n. 3 del 2018 e 219 del 2020.
“Questa audizione è per noi un passaggio importante, per le migliorie al testo normativo nazionale, almeno a livello regionale per l’attuazione della legge 6 del 2004 che ha introdotto la figura dell’amministratore di sostegno – ha dichiarato Marinella Cornacchia, coordinatrice dell’Aras, Associazioni in Rete per amministrazioni di sostegno – Siamo venuti a contatto con altre realtà regionali che hanno già avviato la co-progettazione con tutti le figure coinvolte alla gestione della persona sottoposta ad amministrazione di sostegno, assistiamo alla trasformazione dell’istituto in qualcosa che esula dallo spirito originario della legge, perdendo di vista il “sostegno” e trasformando l’amministratore in una figura meramente burocratica o in un business”.
Riportare al centro la persona e i familiari dei soggetti fragili è la richiesta delle associazioni presenti oggi in audizione, i quali hanno ribadito la necessità di istituire gli uffici di prossimità presso i tribunali o i Comuni, così come previsti da una proposta di legge regionale per facilitare la comunicazione e l’informazione a beneficio degli interessati e dei loro familiari, una formazione che "umanizzi" la figura dell'amministratore di sostegno. Silvio D’Angerio ha parlato delle criticità della legge nazionale, invece sulla necessità di intervenire e anche presto con la PDL regionale che dovrebbe integrare quella nazionale e introdurre alcuni correttivi in fase di attuazione, ha parlato Silvana Bencivenga.
Tra le altre cose è stata ribadita la richiesta di un’indagine conoscitiva di tipo sia quantitativo sia qualitativo del numero di amministratori di sostegno nel Lazio.. Infatti, negli ultimi anni sono aumentati in modo esponenziale, secondo i dati illustrati da Marinella Cornacchia solo a Roma si è passati da 800 cartelle aperte a 20 mila, “o siamo diventati un popolo di fragili o c’è qualcosa che non va”, ha concluso la coordinatrice dell’Aras.
Al termine dell’audizione il presidente Rodolfo Lena ha ribadito la volontà di affrontare il tema, del resto come già fatto con una delle proposte di legge che lo vedono primo firmatario.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio