Audizione del Corecom Lazio in commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione
La presidente Cafini ha illustrato funzioni e attività dell’organismo. Attenzione anche verso i minori.
05/06/2023 - La commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da
Enrico Panunzi (Pd), si è riunita oggi per un’audizione con il Comitato regionale per le Comunicazioni, in cui la presidente
Maria Cristina Cafini ha illustrato le funzioni e le principali attività dell’organismo regionale. Presenti anche i componenti del Corecom
Iside Castagnola,
Federico Giannone e
Oreste Carracino.
In apertura di seduta,
Maria Cristina Cafini ha ricordato le funzioni del Corecom, che hanno una duplice natura: da un lato quelle delegate a livello nazionale dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e, dall’altro, quelle proprie, attribuite a livello regionale soprattutto dalla legge 13/2006. Nel primo ambito ricadono quelle basate sulla convenzione con l’Agcom, che stanzia una somma annuale soprattutto per le conciliazioni e le definizioni tra cittadini e operatori delle telecomunicazioni. “Si tratta di un importante servizio reso ai cittadini – ha spiegato Cafini – perché evita agli utenti il ricorso dispendioso presso i tribunali nel caso in cui avessero subito dei disservizi”. Tra le funzioni delegate dall’Agcom, la presidente ha anche citato la gestione del ROC, il Registro degli operatori di comunicazione, il monitoraggio sull’emittenza radiotelevisiva locale per il rispetto del pluralismo dell’informazione e l’esercizio di rettifica dei sondaggi pubblicati sulle testate cartacee.
Prima di passare all’elenco delle funzioni proprie del Corecom, Cafini si è soffermata su un’attività definita “a cavallo tra i due ambiti” e, cioè, il monitoraggio per il rispetto della par condicio nei periodi elettorali. Tra le funzioni proprie del Corecom, la presidente ha elencato: la gestione delle domande ai programmi dell’accesso, per gli spazi Rai riservati ad associazioni culturali, partiti, enti locali, sindacati, gruppi etnici e linguistici, confessioni religiose; il monitoraggio della Tgr della Rai durante i periodi elettorali (il Corecom, tra l’altro, sovrintende ai sorteggi per le tribune elettorali televisive); la vigilanza in materia di elettromagnetismo; la consulenza offerta al Consiglio regionale e agli altri organi regionali nelle materie di propria competenza.
La componente del Corecom
Iside Castagnola, esperta di media e minori, è intervenuta per ricordare che “nel campo della Media Education il Lazio è una best practice a livello nazionale, con programmi che, grazie al protocollo d’intesa con la Polizia postale, hanno coinvolto circa 28mila studenti regionali”. Castagnola, che fa parte anche del tavolo nazionale in materia, ha spiegato che “questo format funziona molto bene, coinvolge esperti della società civile, psicologi e avvocati, e produce ottimi risultati nella prevenzione dei fenomeni negativi, attraverso incontri periodici nella scuole, anche on line per raggiungere gli istituti più lontani”. A questa attività riservata ai ragazzi, la presidente Cafini ha aggiunto anche il laboratorio interattivo sul giornalismo, per gli studenti delle superiori, e lo sportello “helpweb”, un utile strumento per minori e genitori per la segnalazione di abusi o violazioni in rete che possano danneggiare i ragazzi. Infine, Cafini ha annunciato la convocazione degli “Stati generali dell’informazione”, finanziati dal Consiglio regionale del Lazio, per fare il punto sull’editoria regionale con tutti gli operatori del settore.
Rispondendo a una domanda del consigliere regionale
Michele Nicolai (FdI), inoltre, la presidente Cafini ha potuto spiegare anche la situazione relativa all’apertura di sportelli territoriali del Corecom. “Si tratta di un nostro pallino dal giorno dell’insediamento – ha spiegato Cafini – perché riteniamo importante portare il servizio più vicino possibile ai cittadini. Abbiamo aperto sportelli a Latina, Fiumicino e Rieti, ma abbiamo difficoltà di funzionamento che stiamo cercando di risolvere con i comuni, perché noi mettiamo a disposizione la formazione e ogni forma di collaborazione ma serve il supporto degli enti locali per il personale”.
Il vicepresidente della terza commissione,
Claudio Marotta (Verdi e Sinistra – Europa Verde – Possibile), ha chiesto informazioni in merito alla diffusione della banda larga e degli accessi a internet sul territorio regionale, se vi siano problemi di accessibilità. Cafini ha risposto che questa tematica non è di competenza del Corecom ma dell’Agcom, che si occupa del monitoraggio planimetrico, e della stessa Regione Lazio, che gestisce direttamente la tecnologia 5G. “Il Corecom si limita a inviare le segnalazioni di eventuali disservizi o mancanza di copertura” ha precisato la presidente Cafini.
Presente all’audizione anche l’altra vicepresidente della terza commissione,
Marika Rotondi (FdI).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio