Audizioni in quinta commissione sul Piano annuale degli interventi in materia di Cinema e Audiovisivo 2023
Apprezzamento degli operatori del settore per la conferma degli interventi regionali. Auspicato un incremento delle risorse economiche.
22/06/2023 - La commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da
Mario Luciano Crea (Lista Civica Rocca), oggi ha svolto un’audizione sullo schema di deliberazione n. 7, “Legge regionale 2 luglio 2020, n. 5 - Approvazione del Piano annuale degli interventi in materia di Cinema e Audiovisivo 2023”, con gli operatori del settore. Il provvedimento, illustrato
nella scorsa seduta da Lorenza Lei, responsabile della struttura “Cinema” all’interno dell’ufficio di Gabinetto del presidente della Giunta, ha ricevuto un generale apprezzamento dai soggetti intervenuti nel corso dell’audizione, i quali hanno anche auspicato un incremento delle risorse messe a disposizione dal Piano per i bandi pubblici. Tutti hanno accolto l’invito del presidente Crea a inviare, entro le ore 12 di lunedì 26 giugno, osservazioni e proposte prima che la commissione possa esprimere il parere sul provvedimento della Giunta (voto previsto per martedì 27 giugno).
Cristina Ritossa, responsabile Area amministrativa della Fondazione Cinema per Roma, ha sottolineato l’importanza dei contributi regionali per l’intero settore. Parole condivise da
Cristiana Priarone, direttore generale della Fondazione Film Commission di Roma e Lazio, la quale ha specificato che quelle risorse “innescano processi di ricaduta su tutta la filiera”. Un settore che, secondo
Francesco De Blasi (Unindustria), rappresenta una eccellenza per il Lazio, sia in termini di produzioni che di competenze professionali. Su questo punto, De Blasi ha chiesto di aggiungere nella formulazione dei bandi pubblici una più puntuale specificazione sulla corretta allocazione dei lavoratori rispetto alle loro qualificazioni.
Massimo Arcangeli (Anec Agis – Associazione regionale esercenti Cinema Lazio/Associazione generale italiana dello Spettacolo) ha fatto il punto sulla situazione delle sale cinematografiche, dopo la crisi dovuta alla pandemia: “Siamo passati dai 31 milioni di euro di incassi del 2019 – ha detto il Segretario generale – ai 10 milioni del 2022 e dai 6 milioni di spettatori nell’ultimo anno prima del Covid, a 1,7 milioni di presenze nei cinema nel 2022”. Per questo motivo, Arcangeli ha auspicato interventi non solo attraverso i bandi ma anche agendo sul sistema nel suo complesso e, a tal proposito, ha citato la contraddizione – a suo avviso – tra la liberalizzazione dell’accesso all’attività, operata dalla Regione nel 2019, e il vincolo della destinazione d’uso delle sale cinematografiche, “che impedisce di fatto la possibilità di riconvertire le sale chiuse o abbandonate e restituirle al territorio”.
Diana Tocci (Anica – Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e digitali), nel sottolineare gli aspetti positivi delle politiche regionali, che pongono il Lazio in una posizione di avanguardia, ha tuttavia espresso preoccupazione per il taglio delle risorse regionali messe a disposizione del settore, da lei quantificato in un meno 45 per cento.
Tilde Corsi (Anica) ha auspicato una maggiore vicinanza tra operatori e istituzioni. A tal proposito,
Gianluca Stuard (Superotto Film Production) ha richiamato l’attenzione su una problematica che ha riguardato la sua società ma non solo: il rischio che il contributo, una volta assegnato ai partecipanti ai bandi regionali, possa essere revocato con scarsa chiarezza sulle motivazioni e assenza di interlocuzione con la Regione.
Sulle finalità dei bandi sono intervenuti
Valerio Ialongo (100 Autori-Associazione dell’autorialità cinetelevisiva) e
Nina Baratta e
Carlo Aragona dell’Associazione culturale “Le Moscerine”, che si occupa in particolare della educazione all’immagine per la fascia di età 0-12 anni. Secondo Ialongo, “i bandi rappresentano un importante supporto per la creatività, per la scrittura, perché il sistema tende a favorire le grandi multinazionali”. Tema ribadito da Aragona, secondo il quale “le piccole realtà hanno difficoltà anche in termini di rendiconti e di recupero delle somme investite”.
Per le rappresentanze sindacali sono intervenuti:
Luca Bozzi (Cisl Lazio),
Laura Aluisi (Cgil Spettacolo e cinema) e
Maddalena Imperiali (Ugl sezione Spettacolo), che hanno sottolineato l’importanza delle maestranze che operano in tutta la filiera del settore e che vanno supportate sia da un punto di vista contrattuale e sia nella formazione.
Al termine degli interventi, hanno preso la parola i consiglieri regionali presenti all’audizione, per ribadire l’importanza di questo settore per la Regione Lazio e l’impegno istituzionale a garantirne lo sviluppo e la crescita, promettendo i tal senso un incremento delle risorse stanziate. Sono intervenuti: i vicepresidenti della commissione
Edy Palazzi (FdI) e
Marco Colarossi (M5s), le consiglieri
Sara Battisti (Pd) e
Maria Chiara Iannarelli (FdI) e i consiglieri
Marco Bertucci (FdI) e
Claudio Marotta (Verdi e Sinistra).
In chiusura di seduta, il presidente
Luciano Crea ha riassunto e ribadito le intenzioni della quinta commissione di considerare il settore del Cinema e degli audiovisivi un tema centrale delle proprie attività: “Non abbiamo dubbio – ha detto Crea – che questo tavolo ci accompagnerà per tutta la legislatura, che la commissione resterà sempre aperta all’ascolto, al confronto e alla collaborazione con tutti i soggetti interessati, in un clima sereno e costruttivo che sicuramente farà bene a tutto il comparto”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio