Semplificazione, infrastrutture e competenze: i tre punti da cui far ripartire l'industria a Frosinone
Audizione in commissione Sviluppo economico. L’assessora Angelilli: “Tavoli tematici specifici per trovare insieme le soluzioni".
12/09/2023 - Meno burocrazia, infrastrutture adeguate, a partire dalla stazione della Tav, puntare sulle competenze. Sono questi i tre filoni di intervento emersi da tutti gli interventi che si sono svolti nell’audizione sul rilancio del settore industriale della Provincia di Frosinone, nella commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale.
La seduta è stata introdotta dal presidente della commissione,
Enrico Tiero, che ha spiegato come questo sia soltanto “il primo di una serie di incontri che toccheranno tutte le province del Lazio”.
La consigliera
Sara Battisti (Pd), che ha chiesto l’audizione, ha invitato a non “lanciare troppi allarmi, dobbiamo individuare i problemi e trovare le soluzioni”. Battisti ha posto con forza la questione della perimetrazione del Sito di interesse nazionale (Sin) della Valle del Sacco: “Va individuata con precisione la zona da bonificare e vanno trovate procedure nuove e più snelle per le imprese”.
L’assessore
Pasquale Ciacciarelli, subito dopo, ha annunciato che “nel collegato al Bilancio ci sarà un importante pacchetto di norme per garantire tempi certi sulle procedure di autorizzazione. Dobbiamo anche lavorare sulle infrastrutture e sui piani regolatori dei consorzi”.
E sul tema “tempi burocratici e infrastrutture” sono tornati tutti gli interventi delle parti sociali:
Davide Rossi (Cna Frosinone),
Miriam Diurni (Unindustria Frosinone),
Guido D’Amico (Confimprese),
Nino Polito (Federlazio Frosinone) e
Daniele Del Monaco (Legacoop). Altro punto cruciale è la concorrenza con gli altri territori, specie quelli compresi nel cosiddetto decreto sud: pochi chilometri di distanza da Frosinone, molti vantaggi per gli imprenditori, con un costo del lavoro decisamente ridotto.
Francesco De Angelis, presidente del Consorzio industriale unico del Lazio, è tornato a porre l’accento sulla perimetrazione del Sin: “Comprende quasi tutta l’area industriale, arriva praticamente fino al centro di Anagni: bisogna rimetterci mano in tempi rapidi. In generale la situazione non è così drammatica: nonostante tutto l’agglomerato di Frosinone è importante per tre settori di eccellenza, l’automotive nella zona sud, il chimico farmaceutico a nord e il settore aerospazio. Adesso aprirà anche Fincantieri a Cassino e siamo pronti a far partire un importante progetto sull’idrogeno. Siamo intervenendo con importanti progetti per le infrastrutture”.
Per i sindacati sono intervenuti
Giuseppe Massafra (Cgil Frosinone),
Enrico Coppotelli (Cisl Lazio),
Armando Valiani (Ugl Lazio) e
Massimo Arilli (Cisal). Anche nei loro interventi è tornato con forza il tema dei tempi burocratici, ma è emersa anche la necessità di politiche industriali certe e di ripartire con interventi sulla formazione, in sinergia con enti di ricerca e università.
Enzo Salera, sindaco Cassino, ha riassunto le questioni in campo: “Servono strumenti di semplificazione, innovazione e formazione”.
Infine,
Roberta Angelilli, vicepresidente della Giunta e assessora allo Sviluppo economico, che ha parlato degli interventi già messi in campo dall’amministrazione, a partire dai 2 miliardi di euro a disposizione del settore fino al 2027 e dai 660 milioni di finanziamenti del Pnrr per la provincia di Frosinone: “La nostra linea è chiara, non solo salvaguardare i posti di lavoro, ma investire sulle competenze, sul futuro. Bene questo primo incontro, ma adesso dovremo continuare affrontando, tutti insieme, i vari argomenti in tavoli tematici specifici sui vari problemi che sono emersi”.
Il consigliere
Daniele Maura (FdI) ha ricordato che “proprio domani ci sarà un incontro con il ministero sulla riperimetrazione del Sin della Valle del Sacco”.
D’accordo con l’assessora Angelilli anche il presidente Tiero: “La burocrazia è l’aspetto principale su cui intervenire – ha dichiarato chiudendo l’audizione: Bene proposta dei tavoli tematici, proseguiremo con il metodo dell’ascolto”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio