Concessioni idroelettriche, audizione in sesta commissione sulla proposta di legge n. 65
Presente ai lavori di oggi l'assessore Fabrizio Ghera, che ha ascoltato i rilievi di due associazioni che si occupano della materia.
17/10/2023 - Audizione
oggi in
VI Commissione - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da Cosmo Mitrano, sulla proposta di legge regionale n. 65 del 10 agosto 2023 concernente: "Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica) e successive modifiche. Legge regionale di adeguamento agli obblighi europei", di iniziativa della Giunta regionale. Era presente l’assessore regionale alla Mobilità, trasporti, tutela del territorio, ciclo dei rifiuti, demanio e patrimonio, Fabrizio Ghera.
Delle due associazioni presenti, la prima a prendere la parola è stata l’Associazione gruppi di ricerca ecologica Ets, con il dott. Antonio Cruciani, che ha in sintesi chiesto il ritiro di questo testo e l'approvazione di uno che tenga conto solo della normativa nazionale, in modo che ci si possa prendere più tempo per esaminare gli altri aspetti della materia. La rilevanza della norma non è esclusivamente tecnica ma prettamente politica, anche perché i territori saranno impegnati per i prossimi decenni, ha aggiunto Cruciani.
L’intervento, molto dettagliato dal punto di vista tecnico, è iniziato con un riferimento a una precedente proposta di legge in materia, dicendo che, se è pur vero che l'Italia era stata posta sotto procedura di infrazione nel 2019, questa poi era stata ritirata. La questione è la scadenza delle concessioni idroelettriche, che all'estero non ne hanno mentre in Italia sì. In un mercato concorrenziale in cui non ci sono le stesse regole per tutti, questa concorrenza sarebbe naturalmente falsata, ha detto Cruciani, che ha ricordato come esistano anche concessioni miste. Osservazioni puntuali sul testo sono arrivate relativamente all’art. 3 e all'articolo 4, in particolare osservando che si rischia il paradosso per cui, in assenza delle verifiche, la Regione si trovi costretta anche a erogare delle somme al concessionario per il mancato ammortamento.
Anche la seconda associazione intervenuta, l’ass. Nome officina politica, ha concordato sul fatto che questa normativa, per quanto si autodefinisca organizzatoria, contiene in realtà delle valutazioni e delle scelte tecniche e politiche. A prendere la parola prima Fabrizio Forlani, quindi Daniele Rinaldi, che ha ricordato gli eventi calamitosi succedutisi nella provincia di Rieti in questi anni. Il dato dei cambiamenti climatici si somma al fatto che le strategie economiche non sempre vanno di pari passo con quelle energetiche.
L'impianto della legge non prevede le modalità degli investimenti importanti che sono necessari, anche in considerazione del fatto che il monitoraggio è stato inadeguato, ha aggiunto Rinaldi. Inoltre il crollo del ponte Morandi ha fatto spostare l'attenzione sulle condizioni di manutenzione in cui versano i ponti, in particolare nel reatino, così ancora Rinaldi. Tuttavia questa normativa offre delle opportunità, a proposito dei rapporti col concessionario.
L’assessore Ghera è intervenuto in conclusione, dicendo che il testo è sicuramente migliorabile, ma alcuni tipi di osservazioni tra quelle ascoltate non hanno molto a che vedere con esso, a suo avviso. Ad esempio, questo testo non c'entra molto col rischio idrogeologico, ma può essere una occasione per affrontare il tema. Si resta comunque in attesa della assegnazione di questi impianti ad opera della normativa nazionale, ha concluso così Ghera.
Presenti ai lavori anche la vicepresidente Micol Grasselli, cui il presidente Mitrano ha lasciato la presidenza in corso di audizione, il consigliere Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia e il consigliere Luciano Nobili di Azione Italia viva.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio