Concessioni idroelettriche, modifiche alla proposta di legge n. 65 in commissione Bilancio
Il testo sarà all’ordine del giorno del Consiglio di domani, con una importante novità: gli indennizzi ai vecchi concessionari per le opere non ammortizzate saranno a carico dei subentranti e non della Regione.
14/11/2023 - La commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da
Marco Bertucci (FdI), oggi ha approvato due emendamenti di natura finanziaria relativi alla proposta di Legge regionale n. 65 del 10 agosto 2023, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica) e successive modifiche. Legge regionale di adeguamento agli obblighi europei”.
La quarta commissione ha esaminato la proposta di legge ai sensi dell’art. 59 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale, vale a dire in “secondaria”, visto che il provvedimento era stato assegnato alla commissione Lavori pubblici e infrastrutture che, nella
seduta del 7 novembre scorso, aveva deciso di rinviarlo direttamente all’esame dell’Aula consiliare. In quell’occasione,
Massimiliano Valeriani (Pd) aveva criticato l’utilizzo – a suo avviso eccessivo – del rinvio all’Aula dei provvedimenti da parte della maggioranza. Una critica che oggi è stata riproposta dalla vicepresidente della commissione Bilancio,
Emanuela Droghei (Pd), “perché – ha detto – questa prassi svilisce il ruolo delle commissioni”. La consigliera, nell’annunciare il voto di astensione del Pd, ha anche criticato il ritardo di più di un’ora dell’inizio della seduta per l’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza.
La proposta di legge n. 65, che disciplina la concessione di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, era stata illustrata in commissione Lavori pubblici e infrastrutture nella
seduta del 3 ottobre scorso dall’assessore regionale
Fabrizio Ghera, il quale aveva spiegato che si tratta di un provvedimento volto ad adeguare la legislazione regionale a quella nazionale ed europea, “norme già approvate dalla precedente Giunta nel 2021 – aveva detto Ghera – e che ci consentiranno di aumentare anche le entrate per la Regione, grazie all’adeguamento dei canoni”.
Oltre ad aumentare le entrate, con gli emendamenti approvati oggi dalla commissione Bilancio, si ridurranno anche i costi a carico della Regione. Infatti, il primo emendamento proposto dalla Giunta (approvato con sei voti favorevoli e due astenuti) modifica il comma due dell’articolo quattro della proposta di legge, disponendo a carico del concessionario subentrante – e non più a carico della Regione – gli oneri derivanti dagli investimenti sulle opere idroelettriche funzionali alla produzione di energia idroelettrica fatte dal precedente concessionario, limitatamente all’indennizzo pari al valore della parte di opera non ammortizzata. Di conseguenza, col secondo emendamento (approvato sempre con sei voti favorevoli e due astenuti) vengono riscritte le disposizioni finanziarie della proposta di legge (articolo 29), eliminando la decurtazione del 10 percento sulle entrate previste dalla componente variabile dei canoni di concessione, prima destinata a indennizzare i vecchi concessionari per il mancato ammortamento. Nelle previsioni finanziarie, restano stimate in 7,4 milioni di euro le entrate derivanti dalla componente fissa dei canoni di concessione e in 3,35 milioni di euro quelle derivanti dalla componente variabile.
Va ricordato che la proposta di legge n. 65, composta da 30 articoli, divisi in 5 capi, disciplina il passaggio in proprietà alla Regione delle opere idroelettriche (in tutto 19 centrali) e anche, tra l’altro, il loro regime giuridico, la durata e le procedure di assegnazione delle nuove concessioni, la determinazione del canone di concessione. Gli impianti diventeranno di proprietà della Regione alla scadenza delle concessioni in essere (prevista per la maggior parte a marzo del 2029) o in caso di revoca. Per questo, la proposta di legge prevede un indennizzo delle opere realizzate dal concessionario e non ancora ammortizzate che, con le modifiche di oggi, la Regione trasferisce sui concessionari subentranti. La durata delle nuove concessioni sarà compresa tra venti e quaranta anni, termine che può essere aumentato per ulteriori dieci anni.
La proposta di legge sarà all’ordine del giorno della seduta n. 21 del Consiglio regionale, prevista per domani, mercoledì 15 novembre.
Oltre al presidente della commissione Bilancio, Marco Bertucci, hanno votato a favore degli emendamenti: il vicepresidente Cosmo Mitrano (FI) e i consiglieri Daniele Sabatini, Edy Palazzi (entrambi di Fratelli d’Italia), Mario Luciano Crea (Lista civica Rocca) e Nazzareno Neri (Noi Moderati). Astenuti i due consiglieri del Partito democratico, Emanuela Droghei e Mario Ciarla.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio