Consulta regionale per i servizi educativi, via libera allo schema di delibera
Esaminato in commissione, ora torna in Giunta regionale per l’approvazione definitiva.
22/02/2024 - La commissione Politiche giovanili e istruzione del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da
Angelo Tripodi, ha dato parere favorevole allo schema di delibera di Giunta che disciplina l’organizzazione e il funzionamento della Consulta regionale per i servizi educativi. L’organismo è previsto dalla legge regionale su sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia, è un luogo di incontro e confronto tra famiglie, Comuni, organizzazioni sindacali e datoriali, le cooperative sociali e i gestori dei servizi educativi.
Ha essenzialmente un ruolo consultivo e può formulare analisi e fornire pareri sullo sviluppo del sistema integrato, sulle condizioni di accesso delle famiglie ai servizi, sulla programmazione delle risorse regionali e statali, sulla qualità dei servizi pubblici e privati, sui servizi sperimentali.
I componenti della Consulta sono nominati con decreto e restano in carica per tre anni, viene convocata almeno due volte l’anno dall’assessore competente, la partecipazione è a titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese di viaggio.
Nel corso della commissione sono state approvate tre osservazioni e una raccomandazione: con la prima osservazione, presentata dalla consigliera
Chiara Iannarelli (Fdi), si chiede di inserire la liberà di scelta educativa fra le premesse della delibera, con la seconda, della consigliera
Eleonora Mattia (Pd), si chiede di inserire fra i componenti un rappresentante del Coordinamento genitori democratici, mentre con la terza, sempre a firma Mattia, si chiede di verificare i requisiti del Moige, indicato fra le associazioni che fanno parte della Consulta. Nella raccomandazione, infine, si chiede di inserire fra i componenti anche un membro della Consulta per la disabilità.
Dopo il parere della commissione, adesso lo schema di delibera torna in Giunta per l’approvazione definitiva.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio