Piano dei porti, audizione in commissione sesta sull'atto di Giunta

La proposta di deliberazione consiliare n. 19 è stata al centro dei lavori di oggi dell'organismo consiliare che si occupa di infrastrutture e trasporti.
Un natante. 07/05/2024 - Audizione oggi in VI Commissione - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti sulla proposta di deliberazione consiliare n. 19 del 28 novembre 2023, concernente: "Approvazione del Piano dei Porti di interesse economico regionale", di iniziativa della Giunta regionale. Dieci giorni il termine fissato agli intervenuti e anche a chi non ha potuto partecipare per inviare contributi utili per questo atto, che è importante ai fini della cosiddetta Blue economy. Giusto, per il presidente, che la Regione conservi la regia della situazione.

Il Piano dei porti ha accolto alcune delle candidature ma quelle respinte hanno la possibilità di una seconda chance in futuro, è stato detto dall’assessorato, aggiungendo che si tratta di un lavoro atteso da anni e non portato a termine dalle precedenti amministrazioni. 

Tra le associazioni di settore intervenute, Assonautica italiana ha infatti detto che questo documento di programmazione era atteso da molto. Assonautica si è detta pronta a collaborare anche per migliorare questo documento.

Assonat ha affermato anzitutto la sua condivisione di questo Piano dei porti. L'associazione ha ricordato quindi anche le esigenze di compatibilità ambientale che esistono in questa materia.

Alle istanze della transizione ecologica ha richiamato l'intervento della rappresentante dell'Osservatorio nazionale per la tutela del mare, ente che offre il proprio supporto nella materia. Importanti anche le ricadute occupazionali di questo Piano, secondo l’Osservatorio, come già sottolineato in precedenza da altri intervenuti. 

Tra le organizzazioni sindacali, Filt Cgil ha esordito dicendo che il documento nasce vecchio, perché basato su analisi datate, ma soprattutto su tutto incombe la questione del porto di Isola sacra, caso in cui è stato snaturato il concetto di porto turistico: per il futuro questo non si deve ripetere, secondo la Cgil. Ingresso dei privati non dia luogo a diminuzione delle garanzie contrattuali, ha raccomandato ancora la Cgil.

Per quanto concerne Fit Cisl, che ha prodotto un documento ad hoc, lo sforzo di avere una visione sulla materia è sicuramente da apprezzare. Gli interventi infrastrutturali vanno selezionati e al primo posto va messa la Roma-Latina e a seguire la Civitavecchia-Orte-Terni. Ma anche a Fiumicino, con le ricadute del nuovo porto in fase di realizzazione, va data la dovuta attenzione. Settore che può sviluppare occupazione specializzata, comunque, secondo Cisl. 

Per Ugl Lazio ottima è l'idea del partenariato pubblico privato, in cui il privato è chiamato a operare in modo ravvicinato sul territorio. Ma ci si chiede a questo punto se nell’ambito del perimetro del “pubblico” venga adeguatamente considerato il ruolo degli enti minori. 

Tra i consiglieri, l’opposizione si è detta in sintonia con quanto detto in precedenza sulla esigenza di svecchiare il piano e ha ricordato anche il tema della sicurezza del lavoro dei portuali. Il vero tema è però il porto di Isola sacra, che non tiene in alcun conto la questione delle strutture viabilistiche locali, anche per i problemi di scarsa attualità del Piano, di cui si diceva. Da parte dei rappresentanti della maggioranza, si è sottolineata invece l’importanza del ruolo dato ai privati nello sviluppo di quanto previsto da questo piano.  

 

 

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio