ll capo della Rappresentanza della Commissione Europea parla del forte iimpatto dei fondi europei sulle regioni19/02/2021 -
In commissione Affari Europei e Internazionali, presieduta da Alessandro Capriccioli, oggi è stata la giornata dell’audizione di Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, con la relazione sul Programma di lavoro della Commissione Europea per l’anno 2021.
Il presidente Capriccioli ha aperto la seduta con lauspicio di una sempre maggiore partecipazione delle regioni alla formazione degli atti e delle politiche europee ma anche l’auspicio per una più intensa attività e coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Antonio Parenti nella sua lunga e articolata relazione ha ripercorso le tappe degli ultimi anni della commissione, dall’insediamento dell’attuale presidente, Ursula von der Leyen che ha immediatamente messo in piedi una trasformazione complessiva dello sviluppo economico per rendere l’Europa più verde, più digitale e più equa. Creare un pilastro europeo dei diritti sociali che per tanto tempo sono rimasti a una
materia discussa ma non effettivamente sviluppata. “La crisi sanitaria mondiale – ha dichiarato il capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea - che purtroppo ha colpito duramente tutti, e infatti noi usciamo da un anno il 2020 che è un anno che dovremmo certamente dimenticare o che vorremmo sicuramente dimenticare ma che dovremmo anche ricordare perché la pandemia che abbiamo tuttora ci ha colto alla sprovvista. La ricorderemo anche da un punto di vista sociale per le perdite economiche. L’Europa di fronte ad una situazione di crisi così drammatica è riuscita a fare un salto e di responsabilità politica per agire rapidamente coordinare il governo nazionale sulla materia la salute pubblica e la sanità che ricordiamolo non era una materia di competenza e europea, lo ha fatto attraverso interventi programmatori legislativi finanziari grazie ai fondi della Unione europea che erano ancora disponibili”. Antonio Parenti ha ricordato che nell’anno appena passato la Commissione europea ha adottato più di 800 misure in tutti i settoriI, in sintonia con il Consiglio e il Parlamento europeo e dunque è stato un anno che ha portato una grande accelerazione su tanti temi come quelli del lavoro , dei cambiamenti climatici, delle tecnologie digitali, della geopolitica, sfide già in programma ma che la pandemia ha accellerato.
Parenti ha poi spiegato come la commissione guiderà la transizione verde digitale per poter rendere le economie dei vari Stati membri più resilienti, tutto questa porta a definire un programma di azione per il 2021 della commissione europea che si concentrerà su due obiettivi fondamentali il primo è quello naturalmente di proseguire gli sforzi per provare a finanziare e garantire un vaccino che sia sicuro ed accessibile a tutti i cittadini d’Europa e non solo.”. Il secondo punto, secondo Parenti, è naturalmente il progetto Next generation Eu, insieme ad un bilancio a lungo termine che copre gli anni che vanno dal 2000 del piano al 2027 . Ha quindi spiegato che questi fondi, previsti dalla politica di coesione, avranno un impatto regionale importante, saranno oltre 80 miliardi che verranno allocati
A dettare l’attività comunitaria, ha precisato Parenti, sarà anche l’ agenda 2030 delle Nazioni Unite . Nel discorso non sono mancati alcuni passaggi sulla Conferenza sul clima, sulle conversioni all’europeismo da accogliere sempre in maniera assolutamente positiva.
Al termine dell’intervento di Parenti è intervenuta la consigliera Marietta Tidei ( Iv) che ha parlato di quanto oggi l’Europa sia percepita come meno matrigna, ha manifestato apprezzamento per il nuovo pilastro sociale, perché secondo la Tidei “ tutte le politiche di inclusione devono assolutamente accompagnare un atteggiamento coerente” Ha poi parlato dei troppi ritardi su progetti ambientali fermi dentro la commissione, e quindi dell’importanza di fissare obiettivi ambiziosi, come strada per uscire dalle maglie della burocrazia e dalla lentezza amministrativa. .
Alessandro Capriccioli (+ Europa) ha ricordato come “ abbiamo citato più volte in questa commissione e anche in questo incontro il coinvolgimento delle regioni e dei territori nella politica europea, che significa non soltanto fare degli adempimenti dovuti, ma significa vivere come una normale appartenenza anziché come una straordinaria adesione a degli ideali che stanno fuori da no. Occorre lasciare questa visione come se l’Europa fosse un interlocutore estraneo, senza tenere conto del fatto che stiamo parlando di noi stessi e quindi anche le amministrazioni locali sentirsi parte del progetto. L’europa è quella di diritti perché se c’è una
cosa che abbiamo conquistato con l’Unione europea e di cui non ci rendiamo conto più di ogni altra cosa è
che siamo soprattutto titolari di diritti e che in nessun altro angolo del pianeta diritti dell’individuo e della persona sono e valorizzati e tutelati “.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio