Stellantis, tutti d'accordo: l'azienda faccia chiarezza sul futuro dello stabilimento
Audizione sulla situazione della fabbrica di Piedimonte San Germano, preoccupazione per la crisi dell’indotto e per l’occupazione.
30/07/2024 - Stellantis faccia chiarezza sul futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano. Questa la richiesta unanime arrivata dalla commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale, presieduta da
Enrico Tiero, nell’audizione di oggi convocata per fare il punto sulla situazione.
Tre i punti emersi dal dibattito, che saranno portati all’attenzione del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso: produzione di almeno un milione di auto l’anno a livello italiano, attenzione al piano industriale che non può prevedere solo l’elettrico per lo stabilimento del Lazio, cassa integrazione straordinaria per le imprese dell’indotto.
L’audizione è stata introdotta dal presidente Tiero: “Torniamo a occuparci della vicenda legata a questo stabilimento - ha dichiarato – perché c’è preoccupazione. La produzione è diminuita, neanche 16mila veicoli in sei mesi, dobbiamo remare tutti insieme nella stessa direzione, fare sistema".
La vicepresidente e assessora allo Sviluppo economico,
Roberta Angelilli ha spiegato che "il 7 agosto ci sarà un tavolo con Stellantis convocato da Urso. Lo stesso ministro ha scritto una lettera all’azienda per chiedere garanzie precise sulla prouzione di almeno un milione di veicoli, sulla componentistica e sull’occupazione. La Regione sta facendo lavoro importante sulle infrastrutture, adesso abbiamo la disponibilità di 50 milioni di euro per il Consorzio industriale: si tratta di 39 progetti, di cui 8 riguardano la Provincia di Frosinone”.
Per le associazioni datoriali sono intervenuti
Francesco Borgomeo (Unindustria),
Nino Polito (Federlazio Frosinone) e
Pasquale Perrone (Confimpreseitalia). Nei loro interventi hanno sottolineato il valore della manifattura, “un Paese senza fabbriche non ha prospettive, se perdi le industrie perdi Pil”. Hanno chiesto la creazione di una Zona economica speciale di filiera, dedicata all’automotive. “Per rilanciare lo staibilimento di Cassino – hanno dichiarato – bisogna renderlo competitivo, dal punto di vista dei costi, a partire da quello dell’energia e dalla ricerca: serve un centro da realizzare insieme all’università”.
E’ poi stata la volta dei rappresentanti sindacali:
Mirko Marsella (Fim Cisl),
Donato Gatti (Fiom Cgil),
Gerardo Minotti (Ugl Lazio),
Maurizio Stabile (Fismic),
Francesco Giangrande (Uilm – Uil). Preoccupazione ma anche fiducia nel futuro dello stabilimento per il quale, visti gli investimenti, non prevedono chiusure imminenti. Ma il rilancio non può passare soltanto per l’elettrico, per di più su auto di alta fascia come Stelvio, Grecale e Giulia, per i sindacati bisogna affiancare anche la produzione di vetture ibride. Preoccupazione per la situazione delle aziende dell’indotto, in cui a partire dalla fine dell’estate scadrà la cassa integrazione.
Per
Raffaele Trequattrini (commissario del Consorzio industriale unico del Lazio) “dobbiamo cercare di mettere le aziende dell’indotto nelle migliori condizioni per competere, creare le infrastrutture necessarie per attrarre nuovi investitori nel settore dell’automotive, partendo dai bisogni delle industrie”.
Infine, sono intervenuti
Leonardo Capuano (vicesindaco Piedimonte San Germano),
Gaetano Ranaldi (vicesindaco di Cassino),
Adamo Pantano (consigliere provinciale): molto preoccupati, soprattutto per le conseguenze sociali della crisi dello stabilimento Stellantis.
A conclusione dell’audizione è toccato ai consiglieri regionali e all’assessore Angelilli chiudere la seduta. Per
Daniele Maura (FdI) dobbiamo capire quali sono le intenzioni di Stellantis, “preoccupa che l'azienda abbia optato per il full electric, bisogna pensare a un piano b, con la produzione di auto ibride se si vogliono salvaguardare i livelli occupazionali”.
Luciano Nobili (Iv) ha invitato a “pensare a quello che possiamo fare noi, se pensiamo che il futuro per quel territorio sia l’automotive dobbiamo creare le condizioni per renderlo competitivo”. Infine
Sara Battisti (Pd), che aveva chiesto l’audizione, secondo la quale “questo è il modus operandi che dobbiamo applicare anche su altre questioni. Al tavolo con l’azienda bisogna portare i punti emersi oggi”.
L’assessora Angelilli ha invitato, a partire da settembre, a creare un tavolo permanente “partendo da questa audizione, con sessione dedicate ai vari aspetti e alle proposte emerse, invitando anche i tecnici”.
L’audizione è stata chiuda dal presidente Tiero che ha riassunto i tre punti accennati all’inizio, su cui c’è “l’accordo di tutti e la volontà di proseguire il lavoro”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio