Via libera in terza commissione alla relazione programmatica del Corecom per il 2025
La presidente Cafini ha spiegato che il Comitato insediato nel 2020 è in scadenza a febbraio prossimo e che quindi è stata pianificata solo l’attività ordinaria.
11/09/2024 - La commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, presieduta da
Claudio Marotta, ha espresso parere favorevole (all’unanimità dei presenti) alla “Relazione del Comitato Regionale per le Comunicazioni, ai sensi del comma 1, art. 23 della L.R. 13/2016, in merito al programma per l’annualità 2025”, illustrata dalla presidente del Corecom,
Maria Cristina Cafini.
Si è trattato dell’ultima relazione resa ai sensi della L.R. n. 13 del 2016 (Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione) dall’attuale Comitato, approvata nell’adunanza del 6 settembre scorso, in quanto lo stesso terminerà il suo mandato all’inizio del 2025, essendosi insediato il 7 febbraio 2020. La presidente Cafini, infatti, ha spiegato che, “in considerazione della scadenza del proprio mandato, si ritiene non opportuno procedere alla programmazione delle attività progettuali per l’anno 2025, fermo restando che il Comitato ha già provveduto agli opportuni finanziamenti tali da assicurare lo svolgimento in continuità delle attività ordinarie della programmazione delle funzioni istituzionali proprie e delegate”.
Con riferimento alle
“funzioni proprie” (Regione Lazio, Consiglio regionale e Commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione), le linee programmatiche per l’annualità 2025, prevedono:
- la formulazione di pareri preventivi sui provvedimenti che la Regione intende adottare a favore di emittenti radiotelevisive, di imprese di editoria locale e di telecomunicazione operanti in ambito regionale o di pareri richiesti dagli organi regionali o previsto da leggi e regolamenti in materia di telecomunicazioni, di radiotelevisione e di editoria;
- la possibilità di proporre attività di formazione e di ricerca sui temi e sui problemi dell’informazione e della comunicazione a livello regionale oppure per contribuire a diffondere un’immagine equilibrata di donne e uomini contrastando gli stereotipi di genere nei media;
- le attività di vigilanza in materia di elettromagnetismo, di tutela della reputazione digitale, di prevenzione e di contrasto al cyberbullismo e di educazione all’uso responsabile dei mezzi di comunicazione digitale nonché di regolamentazione e attivazione dei Programmi di accesso;
- il monitoraggio e la vigilanza della testata regionale della Rai sui limiti ed i divieti alla comunicazione istituzionale nei periodi elettorali (“Par condicio”) e la gestione dei messaggi autogestiti gratuiti.
Per quanto riguarda invece le
“funzioni delegate” dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (svolte a valere sulle deleghe previste dall'Accordo quadro stipulato tra l’Agcom e la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali), si tratta di quelle di vigilanza nella materia di tutela dei minori con riferimento al settore radiotelevisivo locale, conciliazione e definizione delle controversie tra utenti ed operatori, della tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (ROC), di monitoraggio e vigilanza dell’emittenza televisiva locale e dell’alfabetizzazione digitale dei cittadini delle Regioni di competenza. Le attività di conciliazione e definizione delle controversie fra consumatori e operatori nei mesi scorsi ha consentito un recupero di somme per i cittadini del Lazio di importo pari a circa 550mila euro.
Il Comitato Regionale per le comunicazioni del Lazio attualmente in carica si è insediato il 7 febbraio 2020 e ne fanno parte, oltre alla presidente Cafini, altri quattro consiglieri: Iside Castagnola, Federico Giannone, Oreste Carracino e Roberto Francesco Giuliano.
Hanno partecipato alla seduta della terza commissione ed espresso parere favorevole alla relazione del Corecom, oltre al presidente Marotta, il vicepresidente Massimiliano Valeriani (Pd) e i consiglieri di Fratelli d’Italia Maria Chiara Iannarelli, Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, Michele Nicolai e Laura Corrotti.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio