12/06/2020 -Nella commissione Mobilità e trasporti prosegue l'illustrazione del muovo modello elaborato dalla Giunta ai sindaci e alle associazioni di categoria.
La commissione Mobilità e trasporti del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eugenio Patanè, ha proseguito oggi il programma di audizioni sul nuovo modello di trasporto pubblico locale urbano. “Prima del lockdown - ha spiegato Patanè – abbiamo già illustrato il progetto ai Comuni delle zone di Rieti e di Frosinone, con audizioni convocate in loco, oggi proseguiamo con le aree Tuscia e Tirreno Nord in videoconferenza”.
Il piano è stato illustrato dall'assessore ai Trasporti, Mauro Alessandri, che ha fatto un quadro sulla situazione attuale: dalla ripartizione dei fondi regionali in base al criterio della spesa storica, alla mancanza del servizio di trasporto pubblico in 196 Comuni del Lazio, alla disparità nella distribuzione delle risorse, sia in rapporto alla popolazione che su base geografica, alla mancanza di coordinamento fra Comuni e con la Regione, alla polverizzazione del servizio, per finire con l'assenza di integrazione tariffaria.
“Gli obiettivi che ci poniamo – ha proseguito l'assessore – con la riprogrammazione del trasporto pubblico urbano sono: maggiore equità e efficienza, un riparto delle risorse in base al fabbisogno dei territori, assegnando i fondi a tutti i Comuni attraverso la definizione delle unità di rete”.
Stefano Fermante, direttore regionale Infrastrutture e mobilità, ha ricordato “il rapporto costante con i Comuni che abbiamo cominciato da oltre un anno, attraverso la creazione di un osservatorio regionale, l'invio di un questionario alle amministrazioni comunali. Il tema che affrontiamo oggi oggi va integrato con la revisione del trasporto extraurbano e del sistema delle ferrovie locali. L'applicazione del progetto che illustriamo deve puntare anche alla tutela sociale, a partire dai livelli occupazionali. E' un altro elemento centrale. Il nuovo modello è basato sui servizi minimi e su 11 unità di rete, il nuovo ambito in cui viene definito il servizio di trasporto, più i capoluoghi e la zona di Roma, che costituiscono un discorso a parte. Sarà attuato gradualmente attraverso un programma di esercizio che andrà messo a gara. I nuovi servizi dovranno entrare in funzione dal primo gennaio 2022”.
La terza relazione sul progetto della Regione è stata di Alessandro Avenali, professore del dipartimento di ingegneria della Sapienza, che ha collaborato all'elaborazione. Avenali è partito dai parametri di equità ed efficienza usati per elaborare il modello di ripartizione dei fondi ai Comuni. Secondo punto affrontato è stata la definizione delle unità di rete, che permetteranno, attraverso l'aggregazione di più Comuni, maggior efficienza nel trasporto e costi minori del servizio, grazie alla dimensione: “Siamo ancora da quella ottimale in base alle economie di scala – ha spiegato – ma abbiamo tenuto conto delle specificità dei territori”.
Dopo le introduzioni è stata la volta degli interventi degli amministratori locali, delle associazioni e dei sindacati. Gran parte delle domande poste hanno riguardato le caratteristiche delle singole unità di rete, la possibilità di eventuali modifiche e il passaggio al nuovo modello in relazione ai contratti esistenti. Sia Fermante che Alessandri hanno assicurato che il programma di esercizio e le eventuali modifiche dei confini saranno elaborati attraverso un confronto continuo con le amministrazioni. Per quanto riguarda i contratti in essere, nella fase transitoria, l'assessorato si è messo a disposizione per aiutare i Comuni nella definizione dei singoli rapporti con le imprese.
Il consigliere Emiliano Minnucci (Pd), nel suo intervento, ha sottolineato “la disponibilità dimostrata dai Comuni. Al netto di alcune variazioni nella perimetrazione delle unità di rete, la flessibilità dello strumento scelto è molto importante: siamo sulla strada giusta”.
In conclusione della seduta, il presidente Patanè ha annunciato che le audizioni continueranno nelle prossime settimane, sempre il venerdì, per coinvolgere tutto il territorio della Regione. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio