In commissione Sanità il punto su medico scolastico e dematerializzazione dei certificati medici
Audizione richiesta da Roberta Lombardi e Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle.
02/02/2021 - La commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da
Giuseppe Simeone (Forza Italia), si è riunita oggi in modalità telematica per un’audizione con l’assessorato regionale alla Sanità, sulla reintroduzione del medico scolastico e la dematerializzazione dei certificati medici pediatrici, chiesta dal vicepresidente Loreto Marcelli (M5s) e da Roberta Lombardi (M5s).
E’ stata proprio quest’ultima a spiegare le ragioni della richiesta, che nasce – per quanto riguarda la reintroduzione del medico scolastico – da due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale. “Volevo capire lo stato dell’arte – ha detto
Roberta Lombardi – a che punto è l’attuazione della misura. Si è creato un ampio dibattito tra tutti i soggetti coinvolti e, nel valutare la strutturalità della misura, va preso in considerazione l’aspetto della multidisciplinarietà e quindi anche dell’introduzione di figure di supporto psicologico.”. Con riferimento invece all’altro tema dell’audizione, la dematerializzazione dei certificati medici, Lombardi ha spiegato che la proposta mira a semplificare e snellire le procedure che afferiscono al rientro a scuola dei bambini dopo brevi malattie, non ascrivibili al Covid, attraverso l’invio dei certificati da parte dei pediatri direttamente agli istituti scolastici. Sui due argomenti al centro dell’audizione,
Giuseppe Simeone ha espresso totale condivisione: “Faccio miei questi temi – ha detto il presidente della settima commissione – e sono al fianco della consigliera Lombardi nel portare avanti questa missione.”.
Alla presidente del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle ha risposto
Egidio Schiavetti, capo della segreteria dell’assessore regionale alla Sanità, il quale ha spiegato che già dal mese di giugno dell’anno scorso, quando il Consiglio ha approvato il primo ordine del giorno, la Regione si è dichiarata favorevole alla reintroduzione del medico scolastico. In tal senso, ha chiarito Schiavetti, il 23 luglio l’assessorato ha inviato una nota al Ministero della Salute, competente in materia, insieme al Ministero dell’Istruzione. “Finché non ci sarà l’intervento statale – ha aggiunto il rappresentante dell’assessorato – noi non possiamo assumere la figura del medico scolastico. Abbiamo ribadito la nostra posizione anche in sede di Conferenza Stato-Regioni e auspichiamo una iniziativa interministeriale che ci consenta di superare questo limite.”. Schiavetti ha poi comunicato che, nel frattempo, “la Regione ha reclutato complessivamente 291 figure all’interno delle dieci aziende sanitarie, che sono di collegamento e di raccordo con i responsabili Covid delle scuole e con l’ufficio scolastico regionale.”. Su questo punto,
Alessandra Barca, dirigente dell’Area Promozione della salute e Prevenzione, ha precisato che “queste persone sono state reclutate al fine di formare delle equipe anti-Covid per svolgere un lavoro di sinergia con le scuole nella gestione dei focolai e nel predisporre tutte le misure di sicurezza preventive.”.
Rodolfo Lena (Pd) ha sottolineato l’importanza di introdurre nelle scuole la figura dello psicologo, “fondamentale – ha detto – perché la sofferenza dei nostri giovani è palese e quindi non può essere lasciato alla libera volontà o capacità di un dirigente scolastico di capire se aprire o meno uno sportello psicologico all’interno delle scuole.”. Sulla presenza di un medico scolastico, Lena ha detto che andrebbe valutata anche la soluzione di introdurre, in alternativa, anche la figura dell’infermiere scolastico, a seconda dei casi.
Hanno preso parte all’audizione anche
Antonio Aurigemma (Fratelli d'Italia) e
Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio