Via libera in commissione Sanità a due schemi di delibera di Giunta
Parere favorevole all'unanimità alle linee guida del 'Servizio Tobia' e alle nuove modalità di gestione associata a livello distrettuale del processo di compartecipazione alla spesa sociale per le Rsa.
17/01/2025 - La commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da
Alessia Savo (Fratelli d’Italia), oggi ha espresso parere favorevole all’unanimità a due schemi di delibera di Giunta, il n. 79 (Linee Guida 'Servizio Tobia' per l’organizzazione di percorsi assistenziali ospedalieri ad elevata integrazione socio sanitaria, rivolti alle persone con disabilità complessa non collaborante) e il n. 80 (Gestione associata a livello distrettuale del processo di compartecipazione alla spesa sociale per le residenze sanitarie assistenziali-RSA e per le attività riabilitative erogate in modalità di mantenimento, in regime residenziale e semiresidenziale). Entrambi i provvedimenti sono stati illustrati da
Antonio Mazzarotto, dirigente dell’Area “Minori e persone fragili” della Direzione regionale “Inclusione sociale”, e torneranno in Giunta per l’approvazione definitiva.
Le Linee guida del “Servizio Tobia” sono articolate in due parti: la prima, di contesto generale sia normativo che amministrativo, richiama gli obiettivi strategici; la seconda, di natura tecnica, specifica i diversi aspetti caratterizzanti del modello, in cui viene fissato anche il termine temporale di dodici mesi per procedere, con appositi atti aziendali, all’adeguamento organizzativo delle strutture ospedaliere.
Il “Servizio Tobia” (Team Operativo per Bisogni Individuali Assistenziali) è stato avviato nel 2019 presso l’Ospedale S. Camillo Forlanini come progetto all’interno della Rete D.A.M.A. (Disabled Advanced Medical Assistance). Oggi il servizio è stato esteso ad altre strutture sanitarie regionali ed rivolto alle persone con disabilità intellettiva o relazionale, già presi in carico per la propria patologia specifica da centri specialistici, attuando un modello funzionale di presa in carico ad elevata integrazione sociosanitaria e accoglienza facilitata che garantisce l’accesso alle procedure diagnostiche e terapeutiche ospedaliere utili e necessarie a prevenire e curare patologie non direttamente legate alla principale condizione di disabilità.
In tutte le Aziende Ospedaliere, Presìdi ospedalieri pubblici e privati convenzionati, Policlinici Universitari, IRCSS, è prevista la progressiva creazione del Team Operativo del “Servizio Tobia”, un’equipe sociosanitaria multiprofessionale e multispecialistica dedicata con funzione di raccordo tra la persona con disabilità, la sua famiglia o chi per essa, la medicina territoriale e i servizi specialistici ospedalieri, ai fini della presa in carico diagnostica e clinico-assistenziale delle persone con disabilità complessa e/o cognitivo-relazionale.
Il vicepresidente della commissione,
Rodolfo Lena (Pd), è intervenuto per esprimere apprezzamento per il “Servizio Tobia”, avviato nella precedente legislatura, sottolineando però che occorre implementare i servizi e aumentare le risorse economiche, anche per la formazione del personale. Anche
Salvatore La Penna (Pd) è intervenuto per annunciare il parere favorevole e per condividere le questioni poste da Lena, soprattutto la previsione di cure di odontoiatria per i soggetti rientranti nel “Servizio Tobia”.
Per quanto riguarda invece lo schema di delibera n. 80, Mazzarotto ha spiegato che rispetto al passato non cambia molto nelle modalità attuative della compartecipazione alla spesa sociale per le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e le strutture che erogano attività riabilitative in modalità di mantenimento, in regime residenziale e semiresidenziale, accreditate con il Sistema sanitario regionale. L’unica e importante novità riguarda le modalità organizzative, per aumentare la semplificazione e i vantaggi per gli utenti, con i ristori assegnati ai Distretti e non più ai Comuni. Nella parte iniziale del provvedimento, infatti, si legge che “le nuove modalità si rendono necessarie al fine di consentire la gestione associata a livello distrettuale del processo di presa in carico degli utenti che usufruiscono delle suindicate prestazioni, nonché di unificare la modalità di rendicontazione della spesa al fine di promuovere una maggiore semplificazione amministrativa sia nella elaborazione dei rendiconti da parte dell’ente locale sia nella fase istruttoria da parte dei competenti uffici regionali che, conseguentemente, consentirà di velocizzare le operazioni di riparto del relativo contributo regionale”.
Le disposizioni relative alle nuove modalità attuative dell’articolo 2, commi 87-91, della legge regionale del 14 luglio 2014, n. 7, entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025, secondo le indicazioni contenute paragrafo “Fase transitoria” del provvedimento e, pertanto, da tale data cesseranno di avere efficacia le disposizioni delle deliberazioni di Giunta regionale n. 790/2016 e n. 583/2020 regolanti la materia. Inoltre, viene stabilito che, nelle more dell’adozione del sistema informativo di certificazione e rendicontazione delle spese, finalizzato a facilitare i distretti sociosanitari nell’avvio e nella gestione delle nuove procedure, gli uffici regionali procederanno con apposita circolare all’invio ai comuni delle indicazioni e della documentazione necessaria per la rendicontazione delle spese sostenute nell’annualità 2024.
Hanno partecipato alla seduta: il vicepresidente della commissione Orlando Tripodi (Forza Italia) e i consiglieri: Enrico Tiero, Edy Palazzi, Laura Corrotti (tutti di Fratelli d’Italia), Giorgio Simeoni, Marco Colarossi (entrambi di Forza Italia), Mario Luciano Crea (Lista Civica Rocca), Nazzareno Neri (Gruppo Misto).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio