Caccia al cinghiale, le associazioni: semplificare l'attività venatoria

Audizione in commissione Agricoltura e ambiente, tutti d’accordo: “Interventi rapidi per fronteggiare l’emergenza”
Un momento dell'audizione. 16/07/2024 - Un'emergenza con più fronti, da quello dei danni causati all’agricoltura, alla diffusione della peste suina africana, da affrontare in tempi rapidi, con una semplificazione delle procedure.

In sintesi, è quanto è emerso dall’audizione sulla caccia al cinghiale che si è svolta nella commissione Agricoltura e ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Giulio Zelli,

Sono intervenuti: Alfio Guarnieri (Anlc Lazio), Giulio Bernardini (Associazione migratoristi Lazio), Giuseppe Pilli e Giancarlo Siddera (Arcicaccia Lazio), Antonietta Mechelli (Enal Caccia Lazio), Landolfo di Napoli Rampolla (Eps Lazio), Stefano Tiozzo (Cia), David Granieri (Coldiretti), Giuseppe Chiarini e Andrea Virgili (Confagricoltura), Guido Colasanti (Copagri Lazio).  

Dall’audizione è emerso un generale apprezzamento per i primi provvedimenti messi in campo dall’assessorato, con una delibera di indirizzo e il Piano interventi rapidi, ma anche la necessità di approvare un regolamento che consenta procedure più semplici per gli abbattimenti dei cinghiali. Nessun contrasto fra agricoltori e cacciatori, è stato sottolineato. Serve un’azione coordinata e omogenea su tutto il territorio, tenendo conto delle peculiarità delle diverse zone.

Arcicaccia ha sollevato il problema del commissariamento degli Ambiti territoriali, chiedendo che i commissari si attengano alle loro funzioni.

Una richiesta a cui ha fatto riferimento, nel suo intervento, anche il consigliere Enrico Tiero (FdI) che ha ricordato come l’assessorato sia già intervenuto in tal senso, annullando alcune decisioni dei commissari, e ha auspicato “il ritorno a una gestione ordinaria in tempi brevi, con la partecipazione delle associazioni. Sulla caccia al cinghiale stiamo facendo un lavoro positivo, sono convinto che il mondo venatorio sarà di aiuto ai territori”.

Un giudizio condiviso anche dal presidente Zelli, che sottolineato “la convergenza delle idee. Viviamo situazione di emergenza servono strumenti eccezionali”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio