Violenza sulle donne non ha colori, né luogo, né tempo
Persichetti (Consulta Femminile): "La nostra richiesta è quella di non limitarsi ad affrontare il problema con le misure di sicurezza, ma di attuare strategie più complessive attraverso un piano di azione nazionale. Siamo contro le ronde"C'è fermento da parte della Consulta Femminile del Lazio, presieduta dalla rieletta
Donatina Persichetti. Il tema allarmante sulla sicurezza e violenza sulle donne, resta al centro dell'interesse ed è prioritario su qualsiasi altro argomento.
L'azione della Consulta Femminile ad oggi:
- il 19 febbraio scorso: 'incontro con il capo Dipartimento per le Pari Opportunità, Prof.ssa
Isabella Rauti, delegata dalla Ministra
Mara Carfagna, a seguito della richiesta di audizione presentata dalla Consulta femminile per le Pari Opportunità della Regione Lazio con l'adesione degli altri organismi paritari delle altre regioni;
- presentazione del documento di proposta contro la violenza;
- incontro, con la dott.ssa
Simonetta Matone, Capo di Gabinetto del Ministero delle Pari Opportunità, per giovedì 26 febbraio alle ore 11, presso il Ministero.
Alla Prof.ssa Rauti, da parte della delegazione della Consulta, la richiesta è stata quella di non limitarsi ad affrontare il problema con le misure di sicurezza, ma di attuare strategie più complessive attraverso un piano di azione nazionale e comunque è stato espresso un giudizio contrario alle ronde. Prevedendo risorse economiche dedicate e che individui le diverse e specifiche competenze tra le responsabilità delle Istituzioni nazionali e quelle locali. Un piano che deve essere condiviso tra Istituzioni e Associazionismo che opera in questo campo.
Questi i punti evidenziati nella proposta, ritenuti indispensabili, agendo con immediatezza e prioritariamente sulla:
Riteniamo indispensabile agire con immediatezza e prioritariamente sulla:
1.
Prevenzione: - con la diffusione e pubblicizzazione dei numeri antiviolenza
- con l'affermazione di una cultura del rispetto della persona e della sua dignità che parta dalla scuola primaria attraverso la sensibilizzazione ed educazione alla non violenza, al rispetto delle differenze, alla cittadinanza multietnica;
- con una campagna informativa che metta al bando la pubblicità e le trasmissioni che diffondono immagini sessiste , distorte e misogine e degradano la qualità etica dell'intera comunità umiliando tutti, in particolare le donne, esaltando una "cultura" maschilista;
- con una adeguata illuminazione stradale, con trasporti e fermate a richiesta in ore serali e notturne, con servizi agevolati di taxi;
- con investimenti e stanziamenti in favore delle forze dell'ordine e delle amministrazioni locali, per un piano di sicurezza, controllo e governo del territorio;
2. tempestività ed incisività degli interventi delle forze dell'ordine opportunamente formate, con allontanamento dei soggetti pericolosi, in caso di segnalazione di violenza in ambito domestico e non;
3. protezione, con adeguate reti di servizi di ascolto e accoglienza a partire dalle forze dell'ordine, pronto soccorso, case famiglia, consultori, dove le vittime di violenza si rivolgono;
4. approvazione di una legge nazionale sulla violenza che vada oltre quella sullo stalking;
5. inasprimento e certezza della pena;
6. istituzione di un Osservatorio nazionale e di Osservatori locali sulla violenza;
7. approvazione di un Piano straordinario di contrasto alla violenza con assegnazione di risorse economiche certe, finalizzate a portare la violenza domestica e la tratta ad emersione, con misure di protezione ed accoglienza e con appositi corsi di formazione;
8. Costituzione di parte civile delle Amministrazioni istituzionali contro gli autori di violenza sulle donne, ribadendo il concetto che ogni violenza procura la distruzione psichica e fisica della persona e un danno all'intera società.
In vista dell'incontro di giovedì 26 febbraio, la presidente Donatina Persichetti, ha invitato le Presidenti degli Organismi regionali di Parità, scrivendo che:
"Sono giorni nei quali gli avvenimenti che ci riguardano si accavallano rapidamente, oltre all'incontro con la prof.ssa Rauti, Capo Dipartimento delle Pari Opportunità, incontreremo la dott.ssa Simonetta Matone, Capo di Gabinetto del Ministero delle Pari Opportunità, vi propongo pertanto, non solo di formare una delegazione delle diverse regioni all'incontro, ma di cogliere l'occasione, per partecipare anche ad una breve riunione di approfondimento e confronto sui temi, che organizziamo subito dopo".Gaetano Orticelli
Addetto stampa Consiglio regionale del Lazio