Le "Donne in equilibrio tra vita e lavori". Iniziativa della Consulta femminile del Lazio
Convegno conclusivo di un ciclo d'incontri che hanno portato la Consulta Femminile Regionale del Lazio nelle province a parlare di Conciliazione.Riunione-incontro formativo
“Donne in equilibrio tra vita e lavori” – venerdì 20 marzo 2009, ore 10.00 - 13.30 a Roma -
Sala ANIENE della Giunta Regionale, via Cristoforo Colombo 212.
Così il programma:
Ore 10,00 Saluti. Guido Milana Presidente del Consiglio Regionale del Lazio. Patrizia Germini, Vice-Presidente della Consulta Femminile Regionale del Lazio.
Ore 10,30 La Conciliazione nel territorio: Claudia Bella coordinatrice gruppo di lavoro “Occupazione”. Serenella Ranucci coordinatrice gruppo di lavoro “Imprenditoria”.
Ore 11,00 La conciliazione possibile: Salvatore Monni Ricercatore Economia dello Sviluppo Università di Roma 3. Alessandra Cancedda Sociologa ASDO. Alida Castelli Consigliera di Parità, Regione Lazio. Tiziana Pompei Responsabile area Relazioni istituzionali Union Camere.
Ore 12.00 La Conciliazione ne discutiamo con: On. Anna Salomé Coppotelli Assessore alle Politiche Sociali. On. Silvia Costa Assessore all'istruzione, Diritto allo studio e Formazione. On. Francesco De Angelis Assessore alle Attività Produttive. On. Alessandra Tibaldi Assessore al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili. On. Daniela Valentini Assessore Agricoltura
Dibattito. Conclusioni: Donatina Persichetti Presidente della Consulta Femminile Regionale del Lazio
Modera: Tiziana Bartolini direttora “Noi Donne”.
L'iniziativa è stata realizzata dai gruppi lavoro ed imprenditoria femminile della Consulta regionale femminile del Lazio sulla decisione della Consulta di porre particolare attenzione al tema dei “Lavori delle donne“ affrontando una riflessione che nel mettere al centro i bisogni delle donne, possa aiutare a fotografare la composita realtà dei “
lavori“: sia dal punto di vista del lavoro dipendente che del lavoro autonomo/di impresa.
Tema individuato come unificante rispetto alle diverse forme di lavoro femminile (dipendente, autonomo, imprenditoriale, parasubordinato) è il tema della Conciliazione tempi di vita/ tempi di lavoro.
L’incapacità di attuare politiche efficaci di conciliazione nel nostro Paese è infatti una tra le principali cause del basso livello di occupazione femminile e della presenza insoddisfacente di donne nei ruoli di responsabilità in tutti i settori. Ma è anche, a ben vedere, un freno allo sviluppo dell’intero sistema economico:la mancata conciliazionenon è quindi solo un problema delle “donne”. La dimensione locale assume una particolare rilevanza, in quanto, come le politiche di sviluppo in genere, anche le politiche di pari opportunità sono maggiormente efficaci quanto più sono progettate e praticate “vicino” alla popolazione e adattate “su misura” ai differenti contesti (urbani, rurali, ecc).
Obiettivo dell’iniziativa: rappresentare la realtà dei “lavori“ delle e per le donne nella Regione Lazio, mettendo al centro la conciliazione come tema trasversale al fine di produrre una iniziativa che partendo da una riflessione sulla portata “culturale“ del tema possa determinare l’adozione di definizioni e di un linguaggio condiviso per analizzare l’insieme dei servizi a supporto per la realizzazione della conciliazione nei diversi contesti lavorativi e nelle diverse realtà territoriali provinciali.
Ulteriori obiettivi riguarderanno l’acquisizione, l’analisi e la diffusione degli strumenti per la realizzazione di una “conciliazione possibile” utilizzando le dotazione normativa, la pratica contrattuale, le esperienze di percorsi di concertazione svolta a livello territoriale ed implementando, anche grazie ad un azione di sensibilizzazione, la cultura della condivisione nei contesti dei rapporti famigliari e sociali.
Il ciclo dei seminari è stato svolto nei diversi territori delle province del Lazio e l'iniziativa di domani 20 marzo a Roma concluderà a livello regionale questo progetto, finalizzato alla conoscenza delle diverse realtà presenti nella nostra Regione anche al fine di promuovere un cultura della conciliazione ed a contribuire all'elaborazione di proposte da sottoporre al Consiglio Regionale.