"ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE PROVINCIALE MONTE CASOLI DI BOMARZO".

Numero della legge: 30
Data: 26 ottobre 1999
Numero BUR: 31
Data BUR: 10/11/1999

L.R. 26 Ottobre 1999, n. 30
"ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE PROVINCIALE MONTE CASOLI DI BOMARZO".

s.o. n. 4



IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga la seguente legge:



Art. 1
(Istituzione)

1. E' istituita l'area naturale protetta Monte Casoli di Bomarzo, ai sensi dell'articolo 9 della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e successive modificazioni, compresa nel sistema regionale delle aree naturali protette del Lazio.

2. L'area di cui al comma 1 e' classificata riserva naturale ed e' definita di interesse provinciale, ai sensi dell'articolo 5 della l.r. 29/1997 e successive modificazioni.


Art. 2
(Finalità)

1. L'istituzione della riserva naturale Monte Casoli di Bomarzo, di seguito denominata riserva, e' finalizzata:

a) a garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione del territorio e delle risorse naturali e culturali dell'area;
b) alla tutela e recupero degli habitat naturali ed alla conservazione di specie animali e vegetali;
c) allo sviluppo economico e sociale delle comunita' locali interessate;
d) alla corretta utilizzazione delle risorse naturali a fini educativi, didattici e ricreativi.


Art. 3
(Perimetrazione)

1. La riserva, che ricade nel Comune di Bomarzo, e' delimitata dai confini riportati nella cartografia in scala 1:10.000, di cui all'allegato A, e descritti nella relazione, di cui all'allegato B, che sono parte integrante della presente legge.


Art. 4
(Misure di salvaguardia e divieti)

1. Fino alla data di pubblicazione del piano della riserva, si applicano le misure di salvaguardia di cui all'articolo 8 della l.r. 29/1997 e successive modificazioni, salvo quanto previsto al comma 2.

2. All'interno del perimetro della riserva e' vietata l'attivita' venatoria, salvo eventuali prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi necessari per ricomporre squilibri ecologici, in conformita' alla normativa vigente.


Art. 5
(Organizzazione, gestione, sorveglianza e sanzioni)

1. Ai sensi dell'articolo 12, comma 1, lettera b) della l.r. 29/1997 e successive modificazioni, la gestione della riserva e' affidata alla Provincia di Viterbo, che vi provvede nelle forme ivi previste, adottando i relativi provvedimenti entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto di quanto previsto nel capo II, sezione II e nel capo III della l.r. 29/1997 e successive modificazioni.

2. Per la sorveglianza e le sanzioni si applicano le disposizioni del capo IV della l.r. 29/1997 e successive modificazioni.


Art. 6
(Figure professionali per la redazione del piano della riserva)


1. Le figure professionali cui affidare la redazione del piano della riserva sono individuate dall'organismo di gestione, tenendo conto delle specificita' della riserva, tra le seguenti:

a) un esperto in pianificazione territoriale;
b) un esperto botanico;
c) un esperto geologo;
d) un esperto faunistico;
e) un esperto agronomo e forestale;
f) un esperto storico-archeologo.


Art. 7
(Disposizioni finanziarie)


1. Per l'attuazione della presente legge e' autorizzata la spesa di lire 100 milioni per l'anno 1999 finalizzata agli interventi di prima attivazione, alla tabellazione e alla redazione del piano e del regolamento della riserva.

2. L'onere di cui al comma 1 rientra nella riserva di lire 8 miliardi prevista per l'anno 1999 sullo stanziamento del capitolo 52152 "Fondo regionale per l'ambiente (articolo 3, comma 27, legge 28 dicembre 1995, n. 549)" dell'articolo 48 della l.r. 29/1997 e successive modificazioni.



La presente legge regionale sara' pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Lazio.

Data a Roma, addi' 26 ottobre 1999

BADALONI

Il visto del Commissario del Governo e' stato apposto il 22 ottobre 1999.




ALLEGATO A

REGIONE LAZIO

SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETE

Riserva Naturale
MONTE CASOLI DI BOMARZO

Quadro di unione della Carta Tecnica Regionale

Omissis


ALLEGATO B



RISERVA NATURALE "MONTE CASOLI DI BOMARZO"


RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PERIMETRO


La perimetrazione della riserva naturale "Monte Casoli di Bomarzo" e' riportata nella carta tecnica regionale in scala 1:10.000 Sezioni 345070-345080-345110-345120.

Il perimetro e' compreso nel comune di Bomarzo nella provincia di Viterbo.


DESCRIZIONE DEL PERIMETRO

Il perimetro si svolge nel territorio del comune di Bomarzo.Parte dalla strada provinciale Sipiccianese in corrispondenza del confine tra il comune di Bomarzo e il comune di Celleno, segue il confine comunale in direzione sud, coincidendo prima con il fosso di S. Maria, continua poi risalendo il fosso Serraglio fino alla localita' Poggio delle Forche, dove risale sulla scarpata che delimita la zona boscata; segue la scarpata prima in direzione nord-ovest per circa 350 metri e poi in direzione nord-est per 700 metri circa, continua lungo il confine delle particelle catastali nn. 11, 78, 66 del foglio 17, scende lungo l'impluvio naturale da quota 250 metri s.l.m. fino ad incontrare il fosso di S. Maria Monte Casoli, segue quest'ultimo fino ad incontrare il torrente Vezza; risale lungo il torrente fino ad incontrare, includendola, la particella catastale n. 40 del foglio 8; continua ancora risalendo il torrente Vezza fino ad incontrare il confine delle particelle catastali nn. 15, 10, 9, 1 del foglio 17 che segue in linea retta fino ad incontrare di nuovo la strada provinciale Sipiccianese.

Il testo non ha valore legale; rimane, dunque, inalterata l'efficacia degli atti legislativi originari.