Manifesto/Agenda: E tu, di che talento sei?
Mercoledì 17 marzo è stato presentato presso la Saletta delle Conferenze
dell' Associazione Stampa Romana il Manifesto / Agenda E TU, DI CHE TALENTO SEI? per una plurale visione e rappresentazione della figura femminile in tv, un contributo di analisi e proposte ai decisori del mondo dell'informazione e della politica, e alla discussione parlamentare in atto, della Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità.
Il rapporto Donne e Media è in Italia un rapporto difficile da sempre. In tv le donne sono fortementesottorappresentate, o comunque rappresentate per stereotipi ormai consolidati che non rispecchiano
quello che vogliamo, pensiamo e rappresentiamo nella società.
Il dibattito sul "corpo femminile in tv" che in questi mesi, e per tutto il 2009, si è animato di sacrosanta denuncia prefigura adesso un nuovo obiettivo: cosa vogliamo rappresentare, quando parliamo di donne in tv?
Molti paesi europei hanno prodotto Codici di autoregolamentazione media e donne, leggi specifiche, Osservatori permanenti, corsi di formazione, campagne di comunicazione su larga scala, buone pratiche. In Italia siamo ancora all'anno zero.
La Consulta Femminile per la Pari Opportunità della Regione Lazio, con il Gruppo 7 InformazioneComunicazione Pluralismo, ha prodotto un'accurata analisi su quanto il nostro paese sia deficitario proprio nell'applicazione delle politiche dell'Unione europea e dell'Onu in tema di immagine delle donne in tv,
politiche che pure ha più volte sottoscritto nel corso degli ultimi venti anni.
A seguito della recente legge di riforma della Consulta stessa, che le assegna responsabilità di analisi e proposta di genere nei confronti degli atti predisposti dal Consiglio Regionale, l'analisi è stata focalizzata sulla RAI Radiotelevisione Italiana, azienda di servizio pubblico, mission che costituisce la peculiare specificità della principale agenzia informativa italiana.
L'approccio operativo ha privilegiato la raccolta, analisi e trasmissione di più dati, alfine di offrire alla sfera decisionale parlamentare e dell'informazione una rassegna il più possibile completa, articolata ed utile di
documenti istituzionali, punti di vista, produzione intellettuale, memoria, azioni positive della società civile.
La proposta è un lavoro in rete tra soggetti protagonisti della questione "Donne e Media" finalizzato alla costituzione di un "Osservatorio gender e media" quale naturale sede di confronto plurale.