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Rendiconto generale 2011, il Consiglio approva

Parere favorevole anche al conto consuntivo del Consiglio regionale. I lavori proseguono con la discussione dell'articolato dell'assestamento di Bilancio
28/06/2012
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese (Pdl), ha approvato, con 35 voti a favore e 8 contrari, la proposta di legge regionale n. 367 del 21 giugno 2012, concernente il "Rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio 2011". Parere favorevole anche alla proposta di deliberazione consiliare n. 53 del 15 giugno 2012, concernente il conto consuntivo 2011 del Consiglio regionale del Lazio. Dopo l'illustrazione dell'assessore al Bilancio, Stefano Cetica, in serata si è svolta la discussione generale sull'assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2012-2014 della Regione Lazio (PL 357/2012), seguita dalla replica di Cetica.

Presente la presidente della Regione, Renata Polverini, dopo il voto sul Rendiconto generale e sul conto consuntivo del Consiglio regionale, alle 23, 45 il presidente, Abbruzzese, ha sospeso la seduta, stabilendo altresì la ripresa dei lavori per le ore 10 di oggi, giovedì 28 giugno, per l'esame dell'articolato dell'assestamento.

La relazione dell'assessore Cetica

"Siamo po' le avanguardie delle tecniche amministrative. Non era mai stata fatta una manovra di assestamento a giugno, eppure va fatta, se vogliamo rispettare questi impegni che non riguardano soltanto il Lazio ma riguardano tutte le regioni e anche i comuni e le province che hanno accettato questa sperimentazione. Credo che ci valga anche un po' dal punto di vista dell'orgoglio di essere rappresentanti di questa Regione. Quindi, vi chiedo di provare ad approvare questo assestamento entro il mese di giugno dando così la possibilità alla Regione di mantenere un impegno che ha preso.". Così l'assessore al Bilancio della Regione Lazio, Stefano Cetica, a conclusione della sua relazione all'Aula consiliare sull'assestamento di Bilancio 2012 (PL 357/2012) e sul Rendiconto generale della Regione Lazio 2011, auspicandone l'approvazione entro il 30 giugno, in base alle nuove regole della contabilità pubblica (dlgs 118/2011) che la regione Lazio sta sperimentando assieme alla Lombardia, la Basilicata, la Campania e la Sicilia. L'assestamento in genere viene approvato i primi di agosto, il Rendiconto generale a dicembre dell'anno successivo al quale si riferisce.

Cetica ha ricordato gli ulteriori vincoli alla contabilità regionale introdotti da una serie di nuovi provvedimenti e causati dai riflessi della politica del governo e della situazione economica internazionale. Cetica l'ha definita "una piccola rivoluzione, passata sotto silenzio" la legge costituzionale n.1 del 2012 che modifica dell'articolo 81 della Costituzione e che impone l'obbligo del pareggio di bilancio. Cetica ha ricordato anche una recente sentenza della Corte costituzionale avversa alla regione Campania e la spending review, per poi passare a illustrare le variazioni agli stanziamenti di bilancio per quei settori più bisognosi d'interventi.

Cetica ha iniziato il suo intervento nell'Aula consiliare ricordando che "la crisi dell'Eurozona sta segnando in modo quasi irreversibile un solco nella storia della politica comune europea. La mancanza di una visione condivisa fra gli stati membri - ha proseguito a tal proposito l'assessore al Bilancio - ,in merito alle contromisure più opportune da adottare per riconquistare la fiducia dei mercati o, a seconda dei punti di vista, bloccare la speculazione sui titoli dei paesi ritenuti più deboli, ha condizionato negativamente le scelte del Governo italiano chiamato ad assicurare la solidità a breve termine dei saldi finanziari del proprio bilancio. Sarebbe stato lecito aspettarsi rispetto al passato un cambio di passo più incisivo, non solo una disciplina di bilancio più rigorosa, ma anche una visione di più lungo periodo incentrata sul ridare competitività al nostro sistema paese già gravato dalle pesanti lacune strutturali che lo affliggono da decenni. In questo contesto, e il contesto di queste ore è di quelle che precedono un importantissimo Consiglio europeo che si terrà domani e dopodomani a Bruxelles dal quale dovranno uscire, speriamo, delle soluzioni definitive per uscire da questa crisi, le manovre finanziarie del governo degli ultimi due anni hanno inciso duramente ed in particolare modo sul bilancio della Regione Lazio e in particolare modo sul percorso di risanamento dei conti avviato dalla giunta Polverini che al momento del suo insediamento si è trovata a gestire una situazione finanziaria particolarmente difficile.".

Il punto sul disavanzo e sui conti della sanità

"Soltanto grazie alle quattro manovre varate da questa giunta regionale per un totale di 3,7 miliardi di euro è stato possibile arrestare la crescita del disavanzo regionale", ha detto Cetica il quale sui conti della sanità ha aggiunto che "il dimezzamento del disavanzo sanitario in meno di diciotto mesi, da 1.490 milioni a meno di 800 milioni del 2011, ultima stima, e di conseguenza lo sblocco di una parte delle risorse necessarie alla sua copertura, ci ha consentito di avviare un percorso di risanamento del bilancio regionale e al tempo stesso di cancellare le super aliquote sull'Irap, 0,15 per cento, e sull'Irpef, 0,30 per cento, che nel 2010 erano state deliberate dal Mef per il mancato rispetto degli accordi sul Piano di rientro sanitario da parte della precedente giunta. Con la Finanziaria dello scorso dicembre siamo stati chiamati a rispondere alle pesanti misure varate con la legge di stabilità 2012, il decreto 'salva Italia' del Governo Monti, le quali si andavano ad aggiungere ai già forti tagli operati con il decreto legge n 78 del 2010 e con le manovre estive del 2011, il Decreto legge n. 98 e il Decreto legge n. 138, soltanto per citarne alcuni. Tutte queste misure si abbattono come uno tsunami sul bilancio regionale determinando un taglio complessivo di risorse fino al 2014 di circa 2 miliardi di euro, di cui 850 milioni soltanto per la sanità, ed una contrazione dei vincoli sul patto si stabilità interno di circa 1 miliardo. Abbiamo pertanto costruito la Finanziaria regionale 2012 con un'ottica molto prudenziale, cercando in primo luogo di contenere al massimo gli effetti discorsivi delle scelte fatte dal Governo.".

Sul fronte del contenimento della spesa, Cetica ha riferito di un emendamento al decreto sulla spending review suggerito al supercommissario Bondi, al fine di superare il problema di quegli appalti che non sono convenienti per la Regione, ricordando che "soprattutto nel campo della sanità, abbiamo ereditato vecchi bandi che non sono più attuali, forse non lo sono mai stati.". Cetica ha inoltre parlato di "casi veramente clamorosi, come quelli, per esempio, già citati in altre occasioni, di due ospedali romani che sono contigui, come lo Spallanzani e il San Camillo, dove lo stesso fornitore ci fa pagare la giornata alimentare 12 euro allo Spallanzani e 24 al San Camillo.".

I numeri e gli interventi della manovra estiva
"La proposta di legge di assestamento - ha spiegato Cetica - a cui non si affianca alcun provvedimento cosiddetto 'collegato', rappresenta un momento di consolidamento della finanziaria regionale 2012 (che era stata pari a 1,7 miliardi di euro: 1,4 miliardi di tagli e 300 milioni di maggiori entrate), che è stata, dunque, ben calibrata nonostante le limitate risorse a disposizione. Pertanto, l'assestamento 2012 si presenta come un aggiornamento della manovra 2012 per dare una risposta ai settori più colpiti, come il trasporto pubblico locale e il sociale, e per fornire le risposte opportune alle già citate rilevanti novità normative intervenute in questi primi sei mesi dell'anno. La manovra di assestamento 2012 vale, quindi, 1,5 miliardi di euro, ovvero: un miliardo di re-iscrizione della perenzione (di cui 250 mln già stanziati con il Bilancio di previsione); 470 milioni di sblocco del 30% di tutti i capitoli di spesa che erano stati congelati in attesa dell'esito dei tavoli di verifica della Sanità sui risultati del disavanzo 2011; 30 milioni precedentemente accantonati per dare copertura al disavanzo 2011, ora destinati al finanziamento del tpl. Inoltre, si è scelto di integrare le risorse per il sociale con 10 milioni di fondi in più, di cui 5 milioni per gli asili nido nel 2012 e nel 2013.".

Cetica ha sottolineato il peso molto importante della cosiddetta perenzione amministrativa - ovvero quegli impegni di spesa che presentano un'anzianità di oltre due anni relativi a interventi già compiuti ma non liquidati oppure a interventi mai iniziati o terminati - che genera un notevole impatto nei confronti del disavanzo regionale. Tra gli altri interventi della manovra di assestamento, si disciplina il recupero delle risorse relative all'edilizia sovvenzionata ex fondi Gescal (Gestione case per i lavoratori), giacenti presso la cassa depositi e prestiti, si fissa un tetto di 293 milioni di euro all'impegno di spesa della partecipazione della Regione alla costruzione della linea C della metropolitana di Roma.

"Per il lavoro - ha continuato Cetica - stanziamo un milione di euro per l'implementazione di nuovi strumenti finalizzati all'inserimento ed al re-inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso il co-finanziamento da parte dei privati, per cassaintegrati, mobilitati e disoccupati e per incentivare il ricambio generazionale attraverso il finanziamento della fuoriuscita di lavoratori prossimi alla pensione in favore dell'assunzione di due nuovi giovani apprendisti per ogni persona in uscita. Previste anche risorse aggiuntive all'Istruzione, con 5,2 milioni per il finanziamento dei percorsi sperimentali triennali per l'obbligo di istruzione, per la Sicurezza (1,5 milioni) e per la cultura e lo sport (quattro milioni). Inoltre, per dare un'immediata risposta alle fasce più deboli della popolazione e alle imprese in difficoltà, mettiamo in campo nuove risorse che rappresentano un volano potente per l'economia del Lazio, attraverso l'istituzione di un fondo di due milioni di euro per l'accesso al credito per le pmi.".

Federalismo fiscale: la Regione Lazio si prepara a incassare
Con l'assestamento 2012 la Regione si dota degli strumenti normativi per incassare direttamente la quota di compartecipazione Iva, attribuita alle regioni dalle nuove regole in materia di federalismo fiscale (dlgs 68/2011) e abolisce le agevolazioni Irap introdotte in seguito alla crisi economica seguita all'attentato alle torri gemelle nel 2001. A tale proposito, Cetica ha precisato che la disapplicazione delle agevolazioni fiscali Irap avverrà a partire dal 2013, "al fine di assicurare una corretta ripartizione del carico fiscale tra i contribuenti e di preservare gli ulteriori spazi di flessibilità fiscale in materia di addizionale Irpef previsti dal 2014 (dlgs 68/2011 - ulteriore maggiorazione aliquote di 0,6% nel 2014 e 1,6% nel 2015). Il maggior gettito atteso è pari a 45 milioni di euro all'anno.". Sul riversamento dei proventi da recupero fiscale riferiti alla quota di compartecipazione regionale all'Iva, Cetica ha dichiarato: "completiamo cosi il percorso che abbiamo già avviato con la legge finanziaria regionale del 2012, che ha previsto il riversamento alla Regione dei proventi da recupero fiscale riferiti all'Irap e all'addizionale Irpef. In attesa di definire i meccanismi operativi di riversamento di tali somme, prudenzialmente non iscriviamo in bilancio tale entrata. Dal 2013 stimiamo un gettito potenziale pari a 150 milioni di euro.". A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa