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Piano triennale studi universitari: al via iter in Consiglio

11/07/2012
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha avviato questa mattina l'esame del Piano triennale degli interventi per il diritto agli studi universitari 2011-2013. Alla relazione dell'assessore all'Istruzione Gabriella Sentinelli è seguita la discussione generale. Approvati due emendamenti proposti dall'opposizione, uno a firma dei consiglieri di Sel Luigi Nieri e Filiberto Zaratti ed uno che ha come primo firmatario Marco Di Stefano (Pd). La seduta è stata quindi aggiornata per la prosecuzione dei lavori.

"Si tratta del Primo piano triennale in materia di diritto agli studi universitari di cui si dota la Regione - ha spiegato Sentinelli nella relazione illustrativa del documento - e nasce da un complesso lavoro di concertazione con tutti i soggetti interessati: associazioni di studenti, C.R.U.L. (Coordinamento delle Università del Lazio) e sindacati. L'abbiamo costruito in maniera 'elastica', perché si possa adattare alle riforme legislative che hanno interessato e stanno ancora interessando il settore". Tra le principali novità segnalate dall'assessore: la 'Carta dei servizi' - che mira a definire la qualità dei servizi erogati attraverso una valutazione di soddisfazione fatta direttamente dallo studente - e il controllo di gestione interna imposto a Laziodisu, "per razionalizzare ed ottimizzare le risorse". L'assessore ha quindi ribadito l'intenzione della Regione di "permettere a tutti gli studenti nelle condizioni di merito e di reddito di fare richiesta della borsa di studio", mentre per quanto riguarda residenze universitarie e posti alloggio viene ipotizzato che Laziodisu possa "affittare agli studenti a prezzi di mercato gli alloggi universitari che dovessero rimanere liberi" .

Voto contrario al Piano triennale è stato annunciato dal vicepresidente della commissione Scuola Fabio Nobile (Fds), che ha giudicato il testo "superato" dalle ultime manovre economico-finanziarie attuate dal Governo. "La Regione - ha osservato - non fa alcuno sforzo finanziario per provare almeno a mettere riparo ai tagli operati a livello nazionale: si restringono i criteri e le possibilità per accedere ad un livello adeguato di diritti". Nobile ha quindi chiesto di azzerare le convenzioni con le università private per reperire risorse adeguare a sopperire ai tagli statali e, in materia di residenze universitarie, ha annunciato di aver presentanto un emendamento ed un ordine del giorno per chiedere "di prendere in considerazione la possibilità di realizzare alloggi destinati agli studenti nell'area occupata da quindici caserme attualmente in dotazione al Comune di Roma". Giulia Rodano (Idv) ha paventato la "lievitazione delle tasse universitarie in un quadro generale di riduzione di risorse per le Università" ed ha chiesto di mettere da parte gli interventi a sostegno del 'prestito d'onore' per concentrare tutte le risorse sul diritto allo studio. In merito alle borse di studio ha poi contestato un Piano che eleva di molto gli standard per definire gli aventi diritto, ipotizzando profili di incostituzionalità, ed ha proposto di introdurre la possibilità - come accade già in altre regioni - di "sottoporre a verifica fiscale sia gli studenti che vincono la borsa di studio sia quelli che ne fanno richiesta".
Di provvedimento "fuori tempo massimo" ha parlato Di Stefano, perché "si discute soltanto a luglio 2012 un piano che si riferisce al triennio 2011-2013" e perché il testo non tiene conto del decreto legislativo 68/2012 che rivede l'intera normativa in materia. Contestata, inoltre, la parte del Piano relativa all'assetto organizzativo di Laziodisu, alla luce del decreto sulla cosiddetta spending review "che prevede la chiusura, o almeno l'accorpamento" dell'ente. Ha quindi chiesto che la proposta di delibera sia ritirata e ridiscussa in commissione per poterla adeguare alle normative intervenute. Dello stesso tenore l'intervento del capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli, per il quale il testo è "decontestualizzato rispetto a quanto previsto nel decreto legislativo 68/2012 e in quello sulla spending review". Anche Bonelli ha chiesto di sospendere la delibera ed ha invitato assessore all'Istruzione e assessore al Bilancio a "fare il punto rispetto agli effetti dei provvedimenti adottati dal Governo, per evitare il rischio di essere chiamati a rimetter mano ai punti di ordine finanziario e organizzativo" del documento.

Pieno sostegno al Piano è stato, invece, annunciato da Roberto Carlino (Udc) e dal vicepresidente della commissione Scuola Chiara Colosimo (Pdl). Carlino ha definito "obbligo morale" approvare il Piano perché "siano rimossi gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale per rendere effettivo il diritto allo studio, con particolare riguardo agli studenti meritevoli". Ha inoltre sottolineato l'importanza di adottare un testo "dinamico e flessibile" in considerazione di un quadro normativo ancora in mutamento. Colosimo ha tenuto a ringraziare la Giunta "perché anche su questo tema ha deciso di non lavorare sulle emergenze ma su una programmazione degli interventi. E' vero che sono intervenuti dei cambiamenti rispetto all'approvazione in commissione - ha osservato - ma il Piano definisce obiettivi di carattere generale e strutturale. Dobbiamo approvarlo a prescindere dai tagli, perché c'è la necessità di sancire il principio fondamentale su cui si basa, quello della centeralità dello studente".

A conclusione del dibattito generale e prima dell'esame degli emendamenti, l'assessore Sentinelli ha tenuto a precisare che "in carenza di fondi e disponibilità finanziarie è necessario procedere ad una razionalizzazione del sistema Adisu. All'interno di Laziodisu - ha detto - è già in atto una spending review e stiamo lavorando ad una legge che rivisita interamente il sistema e che sarà presentata in commissione a settembre". In proposito Di Stefano ha suggerito di internalizzare l'ente. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa