Consiglio: in apertura 'caso Ravera' e cordoglio Sardegna
19/11/2013La seduta ordinaria del Consiglio regionale del Lazio, incentrata sul dibattito relativo alle dichiarazioni dell'assessore Lidia Ravera in merito ai cimiteri dei bambini mai nati, si è aperta con la richiesta del presidente
Daniele Leodori di un minuto di raccoglimento per esprimere "la vicinanza dell'assemblea al popolo sardo per la tragedia che li ha colpiti", in riferimento al nubifragio che ha flagellato l'isola nelle ultime ore.
Rispetto al 'caso Ravera', il presidente della Regione,
Nicola Zingaretti, rispondendo ad una interrogazione della scorsa settimana della consigliera
Olimpia Tarzia (Lista Storace) ha spiegato che "una opinione personale espressa su un blog non può essere considerata un indirizzo di governo" e che su temi particolarmente delicati e complessi il confronto in Aula debba riguardare l'azione amministrativa. "Da questo punto di vista - ha continuato - la Giunta presenterà un piano organico di interventi per il rilancio delle politiche a sostegno della donna e per la legittimazione del sistema dei consultori".
Alle comunicazioni di Zingaretti è seguito un dibattito al quale hanno partecipato i consiglieri: Olimpia Tarzia,
Francesco Storace (La Destra verso An),
Cristian Carrara (Per il Lazio),
Marino Fardelli (Lista Bongiorno-Udc),
Fabrizio Santori (Gruppo Misto),
Antonello Aurigemma (Pdl),
Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia),
Marco Vincenzi (Pd) e
Silvana Denicolò (M5S).
Dai banchi di opposizione è stata riproposta più volte la richiesta di dimissioni o di ritiro della delega.
Olimpia Tarzia ha sollecitato l'esame in commissione della proposta di legge di cui è prima firmataria - ma sottoscritta anche da altri - per la riforma dei consultori.
Storace ha evidenziato che un un assessore esterno non può esprimere opinioni personali senza coinvolgere il presidente. Il leader de La Destra ha annunciato che d'ora in poi diserterà l'Aula quando l'assessore sarà presente alla Pisana.
Carrara - pur non condividendo le parole di Ravera - ha invece invitato a giudicare l'assessore per il suo operato e ha invitato a lasciar da parte i muri e praticare il dialogo. Ricordato da Carrara che dopo le scuse di Ravera l'associazione che ne aveva domandato le dimissioni ha ritirato la richiesta.
"Così come sollevata dall'assessore Ravera - ha dichiarato
Fardelli - la questione non sta nella libertà di poter esprimere le proprie opinioni, ma in quella di poter scegliere un governo che sostenga la maternità, la vita, le donne".
Fabrizio Santori ha parlato di calpestamento dei diritti dei genitori che hanno perso un bambino e dell'autonomia dei Comuni di fare scelte in una certa direzione.
Antonello Aurigemma ha tenuto a ricordare che Zingaretti è venuto in aula "su nostra richiesta, e bene ha fatto a venire, nel fare il suo intervento e a prendere le distanze dall'assessore". Chiesto - dal consigliere Pdl - rispetto verso chi, cattolico o no, ha idee diverse dagli altri.
Righini - dopo aver ricordato le parole di Ravera - e quelle dell'articolo 5 dello Statuto della Regione Lazio ha chiesto a se questa disposizione è stata rispettata.
Marco Vincenzi ha apprezzato le parole di Zingaretti sulla necessità di coltivare il diritto alla vita, di essere vicino alle donne in ogni momento, nel momento del dolore e anche nel momento in cui questo dolore può e deve essere evitato. Il capogruppo Pd ha quindi rinnovato a nome della maggioranza l'attestato di stima nei confronti di Ravera e Zingaretti. Infine
Silvana Denicolò nell'apprezzare l'intervento di Carrara ha comunicato che il M5S deplora l'iniziativa di Ravera ma non ritiene la gaffe motivo per chiederne le dimissioni. Denicolò ha concluso infine che "l'azione politica deve essere essenzialmente laica e comunque rispettosa".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio