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Bilancio. Zingaretti: "Iresa, ecco come sono andate le cose"

Il governatore del Lazio interviene nell'Aula sulla riduzione (cassata in IV commissione) dell'Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili
22/12/2013
La riduzione dell'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili non sarebbe il frutto di "un pressing intuibile delle cosiddette lobby", come aveva suggerito polemicamente il consigliere Daniele Sabatini (Ncd) nell'aula del Consiglio, bensì la risposta della Giunta a una precisa richiesta del governo nazionale. A chiarire i contorni della vicenda Iresa è il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, "perché è giusto ricostruire il contesto in cui tale decisione è nata".

"E' un'imposta che interviene nel Lazio, unica Regione assieme alle Marche - ha spiegato Zingaretti - Fin dall'inizio fu criticata, perché rappresenta un ulteriore aggravio nella fiscalità delle compagnie aeree. Inoltre, non riguarda genericamente tutte le compagnie - ha proseguito il governatore del Lazio -, ma per il 50% il vettore Alitalia.". Zingaretti ha spiegato che la questione s'inserisce nella discussione sulla crisi di Alitalia "che rischiava di colpire soprattutto la nostra regione". Di qui la richiesta pressante da parte del governo. di annullare l'imposta. "In questo contesto, - ha proseguito il governatore del Lazio - come segnale di disponibilità abbiamo deciso una riduzione del 30%". "

Introdotta con la Finanziaria regionale 2013, nella proposta di legge di stabilità regionale 2014 d'iniziativa della Giunta era stata ridotta del 30 per cento. Riduzione non arrivata all'Aula, a causa di un emendamento soppressivo, d'iniziativa del consigliere Francesco Storace (La Destra verso An), approvato a maggioranza in commissione Bilancio. La possibilità che la riduzione possa rientrare nel testo all'esame dell'Aula con un emendamento della Giunta sta tenendo banco nel dibattito politico fuori e dentro l'Aula. Su tale possibilità Zingaretti ha precisato quanto segue: "Queste cose le racconto non per difendere ad oltranza un processo o per mettere sotto ricatto nessuno come, lo confesso, in parte noi ci siamo sentiti durante la trattativa. Però io ho il dovere di dirvi che, allo stato attuale, il problema dell'interlocuzione col governo rimane tutto aperto e verrei meno al mio compito se non informassi il Consiglio del contesto nel quale è nato questo orientamento della Giunta. Questo non vuol dire che dobbiamo reintrodurre la riduzione - ha concluso Zingaretti - quello che vi posso dire è che aprirò un'interlocuzione col governo e tenteremo di trovare una soluzione, perché tutti siamo più contenti se possiamo contare su 15 milioni di euro da utilizzare nelle politiche di sviluppo. Lavoreremo in queste ore per cercare soluzioni alternative e, nel corso della fase emendativa, vedremo cosa si può proporre.".

Dopo la replica dell'assessore al Bilancio, patrimonio e demanio, Alessandra Sartore, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, a maggioranza, un Ordine del giorno che impegna il presidente della Regione a rinegoziare il debito sanitario e a promuovere la cessazione del regime di commissariamento della sanità laziale.

Il presidente Daniele Leodori (Pd) ha sospeso i lavori dell'Aula poco dopo le ore 18 e ha aggiornato la seduta a domani, lunedì 23 dicembre 2013, alle ore 11,30.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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