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Bilancio. Le dichiarazioni di voto dei gruppi consiliari

29/12/2013
Il Consiglio regionale del Lazio è stato impegnato cinque giornate nella sessione di bilancio, a partire da sabato 21 dicembre. La seduta è terminata 3,39 di domenica 29 dicembre, pochi minuti dopo il voto finale sulla legge di bilancio. In fase di dichiarazione di voto non ci sono state sorprese: tutti gli otto gruppi di minoranza si sono dichiarati contrari alla manovra. Tra i temi più ricorrenti, quello del debito della Regione verso lo Stato, l'Imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili (Iresa), la cui riduzione a favore delle compagnie aeree è stata cassata in IV commissione, l'aumento dell'addizionale Irpef. Sullo svolgimento dei lavori in commissione e nell'Aula, alcuni consiglieri hanno lamentato l'estrema ristrettezza dei tempi per esaminare e valutare con attenzione una mole così imponente di documenti. Non sono tuttavia mancate parole di apprezzamento da parte delle opposizioni, per il clima di dialogo costruttivo con cui si sono svolti i lavori, e per la disponibilità da parte dell'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ad accogliere alcune proposte, non ostante le ristrettezze di un bilancio nel suo complesso abbastanza avaro.

I gruppi d'opposizione

Nel suo intervento, Francesco Storace (La Destra verso An) ha ribadito la sollecitazione, rivolta alla Giunta anche attraverso un apposito ordine del giorno, di una rinegoziazione del debito della Regione verso lo Stato e ha manifestato apprezzamento sul fatto "che non si sia insistito sull'Iresa", auspicando nel contempo, rivolgendosi alla Giunta, "che siate capaci di resistere alle richieste pressanti delle compagnie aeree anche nel collegato". Un plauso da Olimpia Tarzia (Lista Storace) al finanziamento della legge sul contrasto al gioco d'azzardo patologico e sull'emendamento accolto dalla Giunta sul fondo mutuo prima casa per le famiglie in difficoltà, e sull'accoglimento dell'emendamento per l'abbattimento dell'Irpef, riguardante le famiglie con tre figli a carico. Sulle risorse a disposizione della Regione Pietro Sbardella (Gruppo misto) immagina una "battaglia comune con il Governo nazionale". "Continuo a ritenere anche io che il Lazio non solo meriterebbe di più, ma avrebbe diritto ad avere di più", ha dichiarato Sbardella, il quale ha comunque manifestato il suo giudizio negativo sulla manovra che avrebbe preferito "più coraggiosa". Sulla vicenda dell'Iresa Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia) ha apprezzato "il contributo determinante del presidente Zingaretti, che almeno in questa fase ha saputo resistere all'assalto delle compagnie aeree" e che la somma prevista per la riduzione dell'Iresa sia stata devoluta al fondo per la riduzione dell'Irpef e al fondo per il mutuo prima casa proposto con un emendamento corale delle opposizioni. Marino Fardelli (Lista civica Bongiorno-Udc) ha dichiarato il suo voto contrario, "ma con fiducia, perché la maggioranza ha saputo cogliere alcuni aspetti positivi provenienti da coloro che rappresentano in quest'Aula dei territori di riferimento".

Voto negativo anche da Valentina Corrado (Movimento 5 stelle beppegrillo.it) sulla legge di stabilità, "perché a nostro avviso è una legge vuota, che ha poche misure", e sul bilancio, "perché dieci giorni per esaminare una manovra così importante sono pochi".
Pietro Di Paolantonio (Nuovo Centrodestra), ha riscontrato una "corretta dialettica che si è instaurata fra maggioranza e opposizione", sintetizzando con una metafora queste due leggi, quella di bilancio e quella di stabilità: "una sorta di giornata uggiosa, una manovra triste che si basa semplicemente su misure tecniche". L'unico "squarcio di sole", secondo Di Paolantonio, è arrivato con l'articolo 8 bis, a seguito "di una fortissima battaglia delle opposizioni, che hanno individuato una delle corde sensibili, scoperte rispetto alle tante lacune che la manovra metteva in evidenza, e cioè le misure a tutela della famiglia, in particolare sulla prima casa". Ha chiuso la serie di dichiarazioni di voto dei gruppi di opposizione il capogruppo del Popolo della libertà, Luca Gramazio, secondo il quale nella manovra non compare "alcuna misura strutturale per il contenimento del debito". Apprezzamento da Gramazio per il rifinanziamento della legge sulle Foibe, "che ha aperto all'Italia la giornata del ricordo".

La maggioranza

A nome di tutta la maggioranza è intervenuto il capogruppo del Partito democratico, Marco Vincenzi, il quale ha ricordato, come aveva fatto anche il presidente della commissione Bilancio, Mauro Buschini (Pd), che questo è "sostanzialmente il primo vero bilancio del presidente Zingaretti, della sua Giunta, della sua maggioranza".
"Le tappe che ci hanno portato all'approvazione di questo bilancio - ha proseguito Vincenzi - non stanno soltanto in questi giorni e nelle settimane che lo hanno preceduto, ma anche negli atti che in questi mesi quest'Aula ha approvato. Abbiamo lavorato non soltanto in termini di sobrietà e di credibilità, con le quali abbiamo restituito una funzione all'istituzione-Regione, ma anche con politiche attive, sull'innovazione, sulle start up, sulle imprese. È stata molto criticata l'addizionale Irpef - ha concluso Vincenzi - , però lo dobbiamo dire con franchezza: è il prezzo che paghiamo per una manovra di importanza straordinaria per il Lazio, che dopo anni ha immesso nuovamente nel sistema Regione una quantità di soldi che ammonta a quasi 10 miliardi di euro".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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