Fondi Ue, la relazione dell'assessore Sartore sulle linee guida
Con la relazione dell'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, sì è aperta la discussione sulle linee di indirizzo per l'utilizzo degli oltre 2,6 mld di euro di finanziamenti comunitari, cofinanziamenti nazionali e risorse regionali.
10/04/2014Con la relazione dell'assessore al Bilancio,
Alessandra Sartore, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente
Massimiliano Valeriani (Pd), ha iniziato l'esame della
proposta di deliberazione consiliare n. 26 d'iniziativa della Giunta, concernente "Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020", vale a dire il programma di interventi della Regione Lazio per l'impiego di oltre 2,6 miliardi di euro di fondi europei (Fondi Sie), cofinanziamenti nazionali e risorse regionali. Presente nell'Aula consiliare il presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, la richiesta che la Giunta regionale sottopone al giudizio del Consiglio, - "dopo il proficuo dibattito già svoltosi in seno alle commissioni competenti", come ha sottolineato l'assessore Sartore - concerne l'approvazione del documento sulle linee d'indirizzo, l'autorizzazione alla Giunta ad adottare gli strumenti di programmazione e le modalità di gestione dei relativi interventi e la delega al presidente della Regione Lazio a condurre le conseguenti attività negoziali con la Commissione europea.
"Il confronto svoltosi nelle commissioni consiliari congiunte 'Bilancio' e 'Affari comunitari' - ha dichiarato l'assessore Sartore - ha dato un contributo prezioso alla versione del documento di linee guida proposto dalla Giunta, sia con riferimento al testo, sia rispetto alla definizione e individuazione delle priorità di investimento, sia nel riparto tra obiettivi tematici delle risorse complessivamente assegnate al Lazio. Gli emendamenti approvati hanno contribuito a migliorare il documento qualificandolo ulteriormente. ".
"Il documento di linee di indirizzo - ha spiegato l'assessore Sartore - definisce il quadro di sintesi del processo di pianificazione e programmazione per lo sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo per il medio- lungo periodo. Tale disegno programmatico, in linea con le 7 macro aree di interventi indicate, è stato collegato agli 11 obiettivi tematici previsti nei regolamenti comunitari per la programmazione 2014-2020 e strutturato in modo da garantire piena corrispondenza con l'approccio strategico comunitario relativamente alla concentrazione tematica delle risorse.".
"Gli obiettivi della Strategia Europa 2020 e la condizione attuale del Lazio - ha proseguito l'assessore Sartore - indicano la necessità di incrementare la spesa in ricerca e sviluppo; incrementare fortemente l'educazione terziaria e l'occupazione; ridurre il livello di povertà; incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili; contrastare il cambiamento climatico, contraendo le emissioni gassose nocive. Sono questi i grandi temi prioritari indicati dall'Europa; temi che incrociano l'articolazione in macroaree, indirizzi e obiettivi programmatici già indicati nel Documento di economia e finanza regionale 2014-2016 (Defr 2014-2016) approvato dal Consiglio regionale nel dicembre 2013. Temi che nel documento di linee di indirizzo vengono approfonditi con la proposta di alcune priorità di intervento che abbiamo inteso definire come 'azioni cardine' per la loro capacità di determinare cambiamenti strutturali nel territorio e nell'economia regionale.".
La Regione Lazio è classificata dalla Commissione europea come regione economicamente avanzata, "nondimeno il Lazio presenta alcuni ritardi strutturali che condizionano negativamente la capacità competitiva del suo tessuto di impresa e la qualità della vita del suo tessuto sociale", come ha osservato l'assessore Sartore.
Sui temi del lavoro e dell'occupazione, "sappiamo di dover intervenire per fluidificare i processi e offrire nuove opportunità", ha dichiarato l'assessore al Bilancio. "Anzitutto ai giovani - ha proseguito Sartore - incrementando e migliorando l'offerta formativa, dando loro strumenti di conoscenza e capacità che aumentino le possibilità di lavoro e reddito, formandoli alle nuove professioni. Dobbiamo poi intervenire per ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro, anche sviluppando strumenti e servizi idonei a far incontrare le esigenze delle imprese con le competenze dei lavoratori supportando anche il reinserimento lavorativo di disoccupati e inoccupati. (...) Le politiche sanitarie assorbono una porzione preponderante del bilancio regionale, ma anche in questo campo le risorse europee possono consentirci di implementare il disegno di un modello di welfare imperniato sul territorio e sulla progressiva integrazione tra offerta sanitaria e assistenza sociale.".
"E' necessario, - ha concluso l'assessore Sartore - cercare di utilizzare al meglio le risorse messe in campo tra finanziamenti europei, cofinanziamento nazionale e risorse regionali ammontanti a 2,6 miliardi per il settennio 2014-2020 e di adottare un criterio di programmazione degli interventi che consenta un monitoraggio costante della loro efficacia, agendo sui settori annessi con interventi, ad esempio, nel campo del rischio idrogeologico, dell'inquinamento ambientale, investendo, inoltre, sulle reti telematiche ad alta velocità, realizzando infrastrutture per lo sviluppo dei servizi di e-government. Infine, anche per la politica sociale, si dovrebbe intervenire per migliorare, in un disegno di politiche attive per il lavoro, le condizioni materiali della popolazione più disagiata e per innalzare l'offerta di servizi fondamentali quali quelli per la prima infanzia.".
Dopo l'intervento dell'assessore Sartore si è aperta la discussione generale.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio