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Fondi Ue, Storace: "Il nostro non è un gesto di fiducia verso la maggioranza ma verso l'istituzione"

10/04/2014
Numerosi gli interventi in aula sulla deliberazione di Giunta per la destinazione dei fondi Ue. Mario Abbruzzese (Pdl- Forza Italia) ha sottolineato come il documento in discussione sia un documento strategico in grado di incidere su tutto il territorio, sui distretti di eccellenza locali, sull'accesso al credito fino all'internazionalizzazione. Dobbiamo cercare di accompagnare le nostre imprese al di fuori di nostri confini, per dare una speranza di ripresa".

" Noi preferiamo fare squadra con i cittadini - ha dichiarato Silvana Denicolò (M5S) - e con l'Unione Europea, orientata verso un nuovo progetto. L'unione ha deciso che una parte dei fondi debba andare verso una strategia di sviluppo locale. Questi fondi sono risorse addizionali, devono essere destinati allo sviluppo. Ci auspichiamo che il partenariato sia presente in tutti le fasi del programma. Ci fa piacere vedere l'inserimento del testo i nostri suggerimenti anche se questo documento ci appare una banale ripartizione di fondi; speriamo che durante i lavori con le parti sociali sarà declinato nel migliore dei modi".
Francesco Storace (La Destra Storace verso Alleanza Nazionale) nel suo intervento ha evidenziato come "anziché dare solo sangue all'Europa, adesso è tempo di portare risorse a casa che sono nostre ed è per questo che abbiamo deciso di non presentare emendamenti in aula, non ci manca certo la fantasia. In gioco ci sono 2,700 mld e dovremmo considerare l'effetto moltiplicatore di questa cifra. Il nostro è non è un gesto di fiducia alla maggioranza ma verso l'istituzione"

Olimpia Tarzia (Lista Storace) ha auspicato "che non ci siano più episodi di fondi assegnati al Lazio e non spesi. Se oggi l'Europa è vista come un'istituzione lontana e fredda, proviamo ad invertire questa rotta, cercando di far arrivare i fondi a chi ne ha diritto senza che sia poi torturato da un eccesso di burocrazia. Ci auguriamo che questo momento di negoziazione delle linee guida serva anche a far riflettere gli uffici centrali dell'Unione Europea anche in merito alle modalità di accesso: serve a poco stanziare dei fondi se poi quelli che ne devono beneficiare sono messi nell' impossibilità di ottenerli".

Per Gian Paolo Manzella (Per il Lazio) :"i fondi europei sono uno straordinario collante europeo; e solo la politica di coesione è quella che parte da Bruxelles e arriva fino al più piccolo comune. Certo non le politiche antitrust, certo non le grandi politiche che sono scelte appunto nelle grandi burocrazie europee. La politica di coesione ha questo di diverso da tutte le politiche, che anche un assessore di un piccolo comune del Lazio si dovrà interrogare su come stare in questa grande vicenda. Come vedete è una politica che porta insieme le diverse Istituzioni europee nel senso più pieno del termine, cioè le diverse Istituzioni che governano in Europa"

Giancarlo Righini (FdI) "Due miliardi e 600 milioni potranno fare la differenza, all'esito della conclusione di questo periodo, in un contesto socioeconomico drammatico, come quello che stiamo vivendo. Queste risorse potranno veramente fare la differenza e tracciare un solco con il passato".
Per il consigliere Giuseppe Maria Cangemi (Ncd)" siamo di fronte ad una programmazione che deve pensare anche a un riordino del territorio. Voi citate l'importanza della nuova organizzazione che la Regione sarà costretta a darsi perché i tempi lo impongono cioè quella dell'Unione dei Comuni che vede uno stravolgimento territoriale importante".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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