Spending review, il dibattito in Aula e la replica dell'assessore Sartore
26/06/2014Nel corso della discussione generale è intervenuto per primo il consigliere
Giuseppe Simeone (Pdl - FI), il quale, pur riconoscendo che qualcosa è stato fatto allargando la soglia dell'esenzione dalla maggiorazione dell'Irpef per il 2014, "la programmazione della Regione si riduce ad un insieme di norme e 'normette', 46 articoli, in cui è inserito in modo disorganico di tutto e di più, a discapito di una gestione oculata che imporrebbe a questa Regione di procedere all'ammodernamento delle leggi ed alla loro semplificazione.".
Il capogruppo della Lista per il Lazio,
Riccardo Valentini, ha annunciato la presentazione di un emendamento alla legge elettorale regionale volto all'abolizione del cosiddetto "listino", vale a dire la lista di consiglieri attribuita come premio alla maggioranza su base non elettiva di cui, nell'attuale legislatura, lo stesso Valentini fa parte. "Siamo impegnati - ha dichiarato Valentini - , insieme al presidente, alla Giunta, agli altri gruppi consiliari che sostengono questo emendamento, anche noi in questa riforma.". Secondo
Gino De Paolis (Sel), molto è stato fatto, ma nel provvedimento ci sono anche cose che non dovrebbero esserci.
Mario Abbruzzese (Pdl-FI) ha manifestato apprezzamento per la ratio della pl 147, "che mira a un'ulteriore riduzione della spesa della Regione, iniziata con la fine della scorsa legislatura.". Duro l'intervento della capogruppo del Movimento 5 stelle,
Silvana Denicolò (M5s), secondo la quale "il tentativo di fare passare per spending review una collezione di emendamenti a leggi esistenti è veramente scandalosa". La consigliera Denicolò ha ricordato tre punti per i quali il Movimento 5 stelle intende battersi: "l'abolizione di tutti i vitalizi, il fondo per il microcredito che deve essere aperto anche ai privati e la diminuzione delle prebende dei consiglieri.".
Adriano Palozzi (Pdl-FI) punta il dito sulla Giunta che "non produce, non produce nulla.". Secondo Palozzi, "non c'è un atto qualificante della Giunta, un'idea, un'impostazione di governo; non c'è un'impronta di rinnovamento all'interno dell'azione che la Giunta quotidianamente pone in essere". Per
Daniele Sabatini (Ncd), nel provvedimento all'esame dell'Aula sono del tutto assenti "un'idea e un punto chiaro su che cosa voglia fare questa Regione nella sua prerogativa di Giunta e di esecutivo rispetto alla disoccupazione", "un'idea sul piano della tutela ambientale, sulla conservazione del patrimonio artistico architettonico e culturale", nonché "qualsiasi elemento che possa dare un pizzico di serenità in più a qualsiasi cittadino di questa regione rispetto all'assetto della salute pubblica" e "un'idea rispetto alle politiche sociali di questa Regione e alle politiche di sostegno alle fasce più fragili della popolazione.".
Davide Barillari (M5s) ha definito il provvedimento "legge minestrone", mentre a tirare le fila per la maggioranza ha provveduto il capogruppo del Pd,
Marco Vincenzi, il quale ha espresso "un giudizio complessivo positivo sulla proposta di collegato, così come è stato licenziato dalla commissione Bilancio, modificando in alcuni casi anche in modo importante la proposta pervenutaci dalla Giunta, in un lavoro di contraddittorio sempre propositivo tra la Giunta, la maggioranza, la commissione e quindi anche l'opposizione.".
La replica dell'assessore Sartore"Ringrazio tutti i Consiglieri per gli interventi effettuati in Aula - ha dichiarato l'assessore Sartore nel corso della sua replica - anche per quelli, e sono molti, che hanno sollevato e rappresentato le criticità del provvedimento al nostro esame. Critiche che sono sicuramente utili anche a migliorare ancora il testo con l'equilibrio con il quale, voglio ricordare, abbiamo affrontato insieme i provvedimenti che ci hanno visto dibattere misure su questioni del tutto diverse. Voglio segnalare - ha proseguito l'assessore al Bilancio - che mi vede personalmente d'accordo l'esigenza rappresentata da più parti di un esame settoriale nelle singole Commissioni di merito di discipline che sicuramente hanno bisogno di specifici approfondimenti. Ricordo, però, che per sua natura il provvedimento al nostro esame ha carattere ordinamentale ed organizzatorio, così come definito dalle norme di contabilità e può contenere modifiche e riforme in particolari settori, e, quindi, non ritengo che vi siano contenuti, benché eterogenei, estranei alla natura stessa dell'atto.".
"Con la consueta disponibilità al dialogo - ha concluso Sartore -, spero si possano affrontare nel proseguio del dibattito i problemi sollevati nella discussione generale che emergeranno dall'analisi degli emendamenti.".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio