Legge 'Delrio'. Scopo centrato dal Cal incontrando gli enti locali
Nel secondo incontro tenuto a Latina la presidente della Provincia Eleonora Della Penna definisce "aberrante" la Legge 56/2014
11/12/2014Nel secondo incontro tenuto a Latina la presidente della Provincia Eleonora Della Penna definisce "aberrante" la Legge 56/2014Si è tenuto a Latina il secondo incontro organizzato dal Consiglio delle autonomie locali del Lazio (Cal) per un totale di cinque convegni, uno per ciascuna provincia laziale, per discutere dell'attuazione della Legge 56/2014 (cosiddetta 'Delrio') concernente "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni".
Amministratori a confronto sul nuovo assetto di competenze tra Città metropolitane, Province, unioni di Comuni. Questo lo scopo 'centrato' dal Cal, così come ha dichiarato il presidente dello stesso Nicola Marini: "Questi incontri approfondiscono i nostri compiti alla luce della Legge Delrio".
Assente per sopraggiunti impegni istituzionali il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, i lavori sono stati aperti dalla moderatrice e direttrice del coordinamento amministrativo organismi autonomi Consiglio regionale del Lazio, Cinzia Felci.
"Il Cal è il punto di raccordo tra Regione e enti locali - ha affermato Felci - e questi incontri hanno l'intento di giungere direttamente sui territori per focalizzare problematiche e criticità".
Saluti di Giovanni Di Giorgi nella duplice veste di sindaco di Latina e vicepresidente del Cal: "Sono stato designato componente dell'Osservatorio sulla Legge 56/2014 - ha detto Di Giorgi - e diverse sono le criticità della legge per la mancanza di rappresentanza popolare circa le Province; esubero del personale, 13 mila dipendenti in Italia assorbiti da altri enti, ma come? e con quali risorse? e come possono fare il bilancio le Province senza risorse umane e soprattutto economiche per portare avanti funzioni e comperenze?" ha chiesto il sindaco Di Giorgi evidenziando criticità come Città metropolitane, associazionismo dei Comuni e stazioni appaltanti. Problemi che si avvertiranno tra qui a breve. "Oggi gli 'architetti' della Legge hanno fatto una bella riforma sulla carta, ma servono gli 'artigiani' per attuare il progetto; artigiani che diano attuazione alla legge" ha evidenziato il vicepresidente del Cal.
Nei saluti iniziali anche quelli di Luigi Scipioni, viceprefetto vicario della provincia di Latina, il quale portando i saluti a nome del Prefetto Antonio D'Acunto (assente perché impegnato nella preparazione della visita della Commissione parlamentare antimafia in visita a Latina nella giornata di venerdì 12 dicembre) ha detto: "La Prefettura è vicina ai Comuni e alla Provincia; è disponibile all'ascolto e alla risoluzione delle problematiche che dovessero emergere".
"Abbiamo deciso di venire sui territori per dibattere le problematiche esistenti; le criticità che nascono con la Legge Delrio" ha esordito Nicola Marini, presidente del Cal, che spiegando i compiti e le funzioni del Cal, ha parlato della nuova norma come di "una legge che con convince pienamente perché intanto ci sono radici storiche delle Province fin dai tempi del Risorgimento ed oggi siamo come in un guado perché va comunque attesa la riforma costituzionale del titolo quinto della Costituzione". "Come pure - ha fatto notare Marini - non esiste una definizione chiara tra il presidente della Provincia, il consiglio e i consiglieri; e quali sono le loro funzioni. Altra anomalia è rappresentata dall'imposizione delle tasse pur essendo questo vietato ad un ente che ha perso la rappresentanza dei cittadini ed è diventato di secondo livello". Inoltre Marini ha fatto notare che "l'unione dei Comuni saranno capaci di organizzare i servizi dei propri cittadini senza scadere nel campanilismo?".
"La Legge Delrio è aberrante!" ha dichiarato Eleonora Della Penna, neo presidente della Provincia di Latina: "Ingessa l'azione necessaria per gli enti locali e soprattutto delle Province. Noi siamo stati relegati a fare i liquidatori della Provincia. Siamo destinati a morire andando in default e questo lo si vedrà chiaramente fra tre mesi".
Al convegno sono stati invitati tutti gli amministratori locali, tra questi hanno preso la parola il sindaco di Sabaudia Lucci e di Roccagorga Amici.
Vincenzo Petrozza dell'università "La Sapienza" ha assicurato la massima disponibilità dell'ateneo con le istituzioni e il territorio,
Bruno Manzi, componente dell'ufficio presidenza del Cal, ha fatto notare che "il Cal è uno strumento per gli enti locali nel loro luogo; è uno strumento potente o almeno dovrebbe esserlo". Manzi ha detto di "comprendere il grido di dolore della presidente Della Penna, ma la 'Delrio' è figlia degli errori delle autonomie locali; del fatto che non siamo stati in grado di fare una autoriforma del sistema e di non renderci conto che il mondo e le esigenze cambiavano". La Legge 56/2014 per Manzi "è figlia di una esigenza economica e non istituzionale, puntando al mero risparmio. Vero è che il momento è esaltante per gli amministratori ed è nei momenti difficili che si distinguono quelli più capaci e dotati di fantasia e creatività".
[GaOr]Il Consiglio delle autonomie locali: L'art. 123 della Costituzione prevede l'esistenza in ogni Regione del Consiglio delle autonomie locali, che deve essere oggetto di disciplina da parte dello Statuto.
Lo Statuto della Regione Lazio, all'art. 66, definisce il CAL "organo rappresentativo e di consultazione degli enti locali, ai fini della concertazione tra gli stessi e la Regione", stabilendo che sia istituito presso il Consiglio regionale.
Il CAL, pertanto, rappresenta la sede istituzionale nell'ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di politica legislativa e di programmazione territoriale ed economico-sociale che li vedano coinvolti o che comunque attengano ai loro interessi.
Con la legge regionale 1/2007 è stata data attuazione alle norme statutarie che riguardano il CAL, ed in particolare sono state determinate la composizione dell'Organo - complessivamente 40, tra membri di diritto e membri di natura elettiva - nonché le funzioni ed i compiti che è tenuto a realizzare.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio