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Approvati due articoli proposta su attività europea della Regione

20/01/2015
Nella seduta di oggi, il Consiglio regionale del Lazio è entrato nel merito, approvando due articoli, della proposta di legge n. 60, concernente "Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio", dopo la relazione fatta dal presidente della II Commissione Affari comunitari e internazionali, cooperazione tra i popoli e tutela dei consumatori, Piero Petrassi, il 14 gennaio scorso.

Approvati i l'art. 1 ("Finalità") e il 2 ( "Oggetto") della proposta di legge: il secondo è stato parzialmente modificato da quattro emendamenti, uno a firma di Gaia Pernarella e Silvana Denicolò (Movimento 5 stelle), tre a firma del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Storace (La Destra) e di Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia).

Di questi ultimi, uno era stato riformulato dall'Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio Alessandra Sartore, con l'accettazione del nuovo testo da parte dei proponenti, e un altro integrato da un'aggiunta di Daniele Mitolo (Per il Lazio). In particolare, quest'ultimo fa riferimento al "ruolo attivo" del Consiglio e della competente commissione consiliare nella partecipazione della Regione alla formazione degli atti e delle politiche dell'Unione europea.

Nel dibattito generale, Gian Paolo Manzella (Per il Lazio) aveva parlato di "europeità della regione Lazio" (con riferimento a Ventotene e ai Trattati di Roma); a suo avviso, lo Statuto regionale non deve essere in contrasto con i valori europei e bisogna cogliere le occasioni a disposizione; "è una legge cha parla alla macchina politico-amministrativa", ha proseguito Manzella, e "non possiamo perdere questo appuntamento". Collaborare con la Giunta e controllare l'esecutivo sull'attuazione sono le altre priorità, a suo avviso. Pernarella ha dichiarato di essere in "completo accordo" con questa proposta; soprattutto sui princìpi, che dovrebbero essere anche quelli informatori dell'intera opera della Regione, anzi a suo avviso andrebbe inserito anche il principio dell'"armonizzazione"; sessione europea e legge regionale europea sono altrettante iniziative lodevoli. Anche l'idea della verifica dei risultati di questa normativa tra due anni piace al M5S; in tal modo si spiega la presentazione di un solo emendamento, che peraltro riguarda le finalità e non l'articolato della legge. Per Mario Abbruzzese (PDL - Forza Italia), si tratta di una legge "che deve servire di stimolo anche alle comunità locali", dove spesso non si riesce nemmeno a conoscere le opportunità esistenti; la legge può essere ulteriormente migliorata in Aula, ma è comunque uno strumento prezioso in un momento difficile. Secondo Michele Baldi (Lista Zingaretti), la legge si pone in continuità con la tradizione europeista di Ventotene; i suoi complimenti vanno al presidente Petrassi per come ha gestito il lavoro ed egli formula l'auspicio di poter votare all'unanimità "per far sentire che il Lazio c'è". Francesco Storace aveva annunciato una ventina di emendamenti presentati insieme a Righini; il problema è anche la spoliazione di sovranità subita dagli stati nazionali da parte dell'Europa nei tempi più recenti; da questo punto di vista, "non si può dire che questa legge sia sufficiente"; l'articolo 3, infine, è "abbastanza fumoso", a suo avviso. L'auspicio di Storace è che si possa ragionare sugli emendamenti.

Proprio sulla discussione degli emendamenti all'art. 3 si chiudeva la seduta odierna, con la sospensione disposta dal presidente Leodori; i lavori riprenderanno alle ore 11 del 21 gennaio, con termine alle 10 per la presentazione degli emendamenti.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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