ISTAT/CNEL. Nei dodici domini del benessere, le indicazioni proposte dalla Consulta Femminile della Regione Lazio
Si è tenuta questa mattina presso la sede del Cnel la conferenza stampa per la presentazione delle 12 dimensioni del benessere scaturite dai lavori della Commissione interistituzionale Cnel/Istat incaricata di sviluppare una definizione condivisa del progresso e del benessere della società italiana. Ad illustrare il lavoro della Commissione sono stati rispettivamente il presidente del Cnel, Antonio Marzano, e il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini.
Il Lazio è una delle tre regioni, insieme al Piemonte e alla Puglia, presenti nella Commissione tramite la Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità. Erano presenti questa mattina in conferenza stampa, la presidente della Consulta, Donatina Persichetti, e le vicepresidenti Patrizia Germini e Federica De Pasquale, delegata a rappresentare la Consulta all'interno della Commissione Cnel/Istat.
Scopo della Commissione, all'opera dallo scorso mese di aprile, è stato quello di sviluppare un approccio multidimensionale del "benessere equo e sostenibile" (Bes), che integri l'indicatore dell'attività economica, il Pil, con altri indicatori, compresi quelli relativi alle diseguaglianze (non solo di reddito) e alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Questi i 12 ambiti (domini) individuati dalla Commissione: 1. Ambiente 2. Salute 3. Benessere economico 4. Istruzione e formazione 5. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita 6. Relazioni sociali 7. Sicurezza 8. Benessere soggettivo 9. Paesaggio e patrimonio culturale 10. Ricerca e innovazione 11. Qualità dei servizi 12. Politica e istituzioni.
Da oggi è aperta la consultazione pubblica tramite il sito dedicato www.misuredelbenessere.it, rivolta agli esperti, alla società civile e ai singoli cittadini. L'obiettivo è di raccogliere contributi sulla natura e sull'importanza delle dimensioni del benessere rilevanti per la società italiana.
"Invitiamo tutte le donne a partecipare e a promuovere questa consultazione pubblica - hanno dichiarato a margine della Conferenza le esponenti della Consulta Femminile regionale -
proprio per rafforzare in questa fase di consultazione la dimensione di genere, che trasversalmente è stata presa in considerazione in tutti i dodici domini come da noi proposto".
I risultati di questa consultazione verranno utilizzati per operare la scelta definitiva dei domini del "benessere equo e sostenibile", per ognuno dei quali verranno selezionati dalla Commissione gli indicatori statistici più significativi nella realtà italiana.