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Legge per lingua segni e accessibilitā per sordi, al via l'iter in aula

Relazioni del primo firmatario Eugenio Patanč (Pd) e del presidente della commissione Cultura Cristian Carrara (Pd). La seduta proseguirā il 6 maggio prossimo alle ore 11 con la discussione generale.
29/04/2015
Č iniziato oggi pomeriggio, con la relazione del primo firmatario Eugenio Patanč (Pd), l'iter in Consiglio regionale delle "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilitā delle persone sorde alla vita collettiva. Disciplina dello screening uditivo neonatale". La proposta di legge porta la firma anche dei consiglieri pd Rodolfo Lena, Rosa Giancola e Daniela Bianchi, di Piero Petrassi (Centro democratico), di Marta Bonafoni (Sel) e di Davide Barillari (M5s).

Il Lazio intende dare attuazione, con questa proposta di legge, all'articolo 21 della convenzione Onu del 2006 sui diritti delle persone con disabilitā e alle risoluzioni del parlamento europeo adottate a partire dal 1998. "Riconoscere la lingua italiana dei segni č dare sostanza al principio costituzionale dell'uguaglianza", ha detto Patanč. Cristian Carrara (Pd), presidente della V commissione consiliare, ha ricordato come il parere positivo che ha portato in aula sia stato votato all'unanimitā in commissione e si č mostrato aperto, come Patanč, nell'ascoltare le istanze delle varie associazioni delle persone sorde. Sempre Carrara ha ricordato che il Lazio č stato preceduto nell'approvazione di una legge in questa materia soltanto da Basilicata, Sicilia, Piemonte e Abruzzo.

Al termine delle due relazioni il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, ha aggiornato la seduta a mercoledė 6 maggio, alle ore 11, per la discussione generale. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa