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"Mafia Capitale": Zingaretti interviene in Aula

03/08/2015
Il consiglio regionale del Lazio si è aperto con le comunicazioni del presidente della Regione Nicola Zingaretti a proposito delle indiscrezioni riportate dalla stampa sulle dichiarazioni ai pm di Salvatore Buzzi, in carcere per l'inchiesta "Mondo di mezzo", nel corso di alcuni interrogatori resi nelle ultime settimane. "Nelle deposizioni - ha detto Zingaretti - Buzzi fa un lungo preciso elenco di personalità politiche a cui ammette di aver corrisposto cifre a scopo corruttivo. Tra queste non risulta nessun esponente di questa amministrazione".

Zingaretti - nel corso del suo intervento in aula - ha smentito una a una le affermazioni. Quelle sull'acquisto del palazzo della Provincia, quelle sulla gara regionale multiservizi e quelle sulla gara Cup. Nessun accordo spartitorio tra centrodestra e centrosinistra, a detta di Zingaretti. "Lo dico se non altro per rispetto di tutti noi e degli assegnatari dei circa quattro miliardi di euro di gare assegnate, tra cui nessuna delle società collegate a Mafia Capitale".

Ricordata la storia degli ultimi due anni che ha visto tutti impegnati a demolire "quella sovrastruttura regionale che, a volte, è stata il terreno di pratiche consociative che hanno creato nel tempo costi insostenibili, debiti e anche opacità". Zingaretti ha parlato del protocollo con l'Anac e della recente legge sulla sicurezza che pone vincoli, unici in Italia, sul finanziamento della politica, prevede l'ingresso della DIA nell'Osservatorio e l'istituzione di una Commissione sulla criminalità organizzata e le mafie.

"Ora chi è accusato dal carcere accusa - ha affermato Zingaretti - Io credo che nel nostro ordinamento l'accusato ha il diritto di mentire sulle proprie responsabilità, ma non certamente di calunniare terzi. Il signor Buzzi, perciò, risponderà di tutto ciò di fronte alla giustizia. Confermo, anche se ci troviamo di fronte per ora solo a indiscrezioni giornalistiche, di aver conferito mandato ai miei legali di querelare il signor Buzzi per le sue dichiarazioni".

"Ho parlato nei giorni scorsi - ha detto in conclusione il presidente della Regione - di rischio di impraticabilità di campo, e non per sottrarmi a nulla, ma perché vedo concretamente il rischio a questo punto di un perenne stillicidio non motivato dalle indagini ma spesso dall'uso distorto che se ne fa e che può inquinare in un polverone nel quale sono tutti uguali il clima di civiltà, chiarezza e credibilità che io credo debba esserci sempre intorno alle istituzioni repubblicane".

Al termine dell'intervento di Zingaretti è iniziato il dibattito generale in Aula sulle sue dichiarazioni, da parte dei capogruppi e consiglieri regionali. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa