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Acqua pubblica, seduta aggiornata a domani. Aula su Ipab Gaeta

29/09/2015
Il presidente Daniele Leodori ha aggiornato a domani alle ore 14 la seduta del Consiglio regionale del Lazio. La comunicazione è stata data questa sera dopo una sospensione pomeridiana dei lavori. L'assemblea legislativa ha all'ordine del giorno l'esame della proposta di modifica della legge n. 5 "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque" del 2014. Su quest'ultima normativa pende un ricorso del Consiglio dei ministri davanti alla Corte Costituzionale. L'iniziativa legislativa punta a aggiornare l'articolato in quelle parti su cui sono stati sollevati dubbi di legittimità costituzionale.

La seduta del Consiglio regionale, convocata oggi sempre per l'esame delle modifiche alla legge sull'acqua pubblica, si è però incentrata sulle richieste di chiarimenti da parte dell'opposizione sul caso della procedura avviata dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) nei confronti del presidente della Regione, Nicola Zingaretti (non in aula, causa impegni istituzionali). Un procedimento che può comportare l'interdizione per tre mesi dalla possibilità di conferire incarichi a causa della nomina, annullata dall'Anac per incompatibilità, del commissario straordinario dell'Ipab SS. Annunziata di Gaeta, Giovanni Agresti (risultato responsabile di due cliniche accreditate). La delibera Anac porta la data del 23 settembre.

È stata presentata, a questo proposito, una risoluzione delle opposizioni di centrodestra (primo firmatario Daniele Sabatini) con la quale si chiede a Zingaretti e alla Giunta di accertare - e riferire al Consiglio - "negligenze personali e relative responsabilità legate all'istruttoria che ha portato al conferimento dell'incarico". L'atto di indirizzo deve essere ora sottoposto al voto del Consiglio regionale. Per Fabio Bellini (Pd) però i controlli spettano all'Anac regionale, non alla Giunta, e il procedimento di accertamento delle responsabilità non si è ancora concluso.

A invocare chiarezza, nel corso della seduta, sono stati Francesco Storace (la Destra), Pietro Sbardella (gruppo Misto), Antonello Aurigemma (Pdl-FI), Giancarlo Righini (FdI), Fabrizio Santori (gruppo Misto), Daniele Sabatini (Ncd) e Valentina Corrado (M5s), che ha sollecitato un consiglio straordinario. L'assessore Rita Visini - in parte anticipata dal capogruppo Pd Riccardo Valentini - ha spiegato che l'Anac non ha sanzionato Zingaretti, ma ha rinviato alla responsabile per l'anticorruzione della Regione Lazio l'accertamento di eventuali responsabilità soggettive del presidente della Giunta. Storace ha contestato l'affermazione che Zingaretti non sia stato interdetto dalla firma. Il leader de la Destra ha evidenziato che ora si pone la questione su chi lo sostituirà, se ad esempio il vicepresidente Massimiliano Smeriglio. Nel dibattito da più parti, dai banchi dell'opposizione, sono state anticipate le richieste di verifica sull'istruttoria, poi riassunte nella risoluzione. Chiesto pure un esame in commissione degli atti. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa